Balto
di Simon Wells
 
Sinopsi
Analisi della struttura
Itinerari didattici
Elementi per la discussione
Idee
 

Dati generali
 
Produzione: 
Produttori esecutivi: 
Steve Hickner per Universal Picture e Amblin Entertainment 
Steven Spielberg, Kathleen Kennedy, Bonne Radford
Soggetto: Cliff Ruby & Elana Lesser
Sceneggiatura: Cliff Ruby & Elana Lesser  
David Steven Cohen & Roger S.H. Schulman
Montaggio: James Horner
Interpreti: Miriam Margolyes (nonna Rosy) 
Lola Bates-Campbell (nipotina)
Distribuzione:  UIP
Durata 90' - USA 1996

Sinopsi
Durante una passeggiata per i viali di Central Park a New York un'anziana signora conduce la sua nipotina ai piedi di una statua raffigurante un cane da slitta di nome Balto. Appena la nonna comincia a raccontare alla bambina le straordinarie imprese della coraggiosa bestiola il film, iniziato con personaggi in carne ed ossa, si trasforma in un colorato cartoon, e la fiaba, tratta da una storia vera, ha inzio. Siamo in Alaska nel 1925. Per Balto, metà Husky e metà lupo, la vita è dura e solitaria: considerato selvaggio e pericoloso, viene tenuto a distanza da tutta la città di Nome. I suoi amici sono Boris, un'oca russa delle nevi e due orsi polari, allegri e pasticcioni, Musk e Luk. Ma anche la piccola Rosy e il suo bellissimo husky Jenna apprezzano il cuore d'oro che si nasconde sotto il pelo di Balto. Improvvisamente una gravissima epidemia di difterite si diffonde velocemente fra i bambini di Nome e la scorta più vicina di medicinali si trova a circa mille chilometri di distanza, allo scalo ferroviario di Nenana. Ma una terribile tormenta paralizza tutte le vie di comunicazione impedendo la consegna dell'antidoto. L'unica speranza è una squadra di cani da slitta. Spinto dall'amore per Jenna e Rosy e dal desiderio di essere accettato dagli abitanti della città, Balto ottiene di far parte della squadra impegnata a recuperare la medicina, ma ingannato dal suo perfido e arrogante rivale Steele, viene ancora una volta cacciato ed amarginato. Nel frattempo Steele e la sua squadra partono per Nenana, prendono la medicina e fanno dietro front verso casa. Ma le condizioni atmosferiche peggiorano e Steele perde l'orientamento. A Nome arriva intanto la terribile notizia: della medicina non c'è più traccia! Scosso dall'aggravarsi della malattia e messa da parte la propria frustazione, Balto parte alla ricerca di Steele e della medicina. Lo accompagnano nel suo difficile viaggio l'oca Boris e gli orsi Muk e Luk. Per evitare di smarrire la via, Balto segna il percorso sugli alberi. Ma la bufera si fa sempre più furiosa e la squadra di soccorso viene aggredita da un orso grizzly, sconfitto grazie all'arrivo di Jenna desiderosa di unirsi alle ricerche, ma costretta a tornare indietro, scortata da Boris, Muk e Luk, per una brutta ferita. Balto decide di proseguire comunque grazie anche alle parole di incoraggiamento di Boris: "Un cane non può fare questo viaggio da solo. Ma un lupo sì". Non sarà facile per Balto portare a termine la missione, ostacolato dalla neve e dall'invidia di Steele. Ma proprio quando tutto sembra perduto, eccolo entrare trionfante in città con la medicina coraggiosamente recuperata. Finalmente per Balto è l'ora del riscatto e tutta la città di Nome riconoscerà da quel giorno la sua perseveranza, fedeltà, intelligenza. Con parole di grande commozione e gratitudine termina così il racconto di nonna Rosy, sopravvissuta settant'anni prima all'epidemia di difterite grazie alla generosità di Balto.

Analisi della struttura
Balto, il lungometraggio d'animazione prodotto dalla Amblin di Steven Spielberg che in passato ha realizzato la saga di Fievel e quella dei dinosauri de La Valle incantata, dimostra che per battere il colosso Disney bisogna far uso di armi disneyane, almeno per quanto riguarda lo stile di rappresentazione. Le forme dei personaggi sono morbide, il tratto del disegno è tondo e rassicurante, il colore viene utilizzato in modo narrativo. Tutti gli animali sono disegnati con uno stile antropomorfo, fatta eccezione per Muk e Luk, più stilizzati e meno immediatamente identificati come orsi polari.
La storia mescola sapientemente diversi generi cinematografici: Balto è prevalentemente un film d'avventura, tuttavia è anche una romantica storia d'amore fra il protagonista e Jenna, un western con sfida finale fra i due rivali, una divertente commedia, soprattutto quando sono in scena i due protagonisti (Boris, Muk e Luk) e un musical.
Un film per molti versi disneyano, allora, ma che tuttavia da Disney si allontana proprio a proposito dei temi più frequentati dalla major americana. Ad esempio la natura, madre protettiva nel re Leone e in Pocahontas, diventa matrigna imprevedibile e crudele nel film di Spielberg Lontano dall'ossessione dell'"ecologicamente corretto" secondo la quale l'uomo realizza se stesso annullandosi nell'ambiente che lo circonda ed ogni tronco sembra animato da uno spirito benigno, Spielberg ribalta il concetto disneyano di natura mostrandocela non più attraverso il suo idilliaco e talvolta stucchevole rapporto con il genere umano, ma piuttosto come una forza da cui difendersi, contro la quale combattere. Scopo dell'uomo è allora quello di riuscire a dominare con la propria intelligenza e determinazione quel mondo ostile nel quale è costretto a vivere.
Adatto ad un pubblico di ogni età e realizzato in tre anni da un team d'animatori per la maggior parte europei, il film inizia con immagini dal vivo ambientate a Central Park, New York, ai piedi della statua dedicata a Balto. In questo modo viene immediatamente sottolineato che l'appassionante storia a cui stiamo per assistere racconta un fatto realmente accaduto: il viaggio di una squadra di cani da slitta attraverso i ghiacci dell'Alaska per salvare i bambini della città di Nome da un'epidemia di difterite. Il vero Balto, felicemente vissuto in gloria fino a 11 anni, era già un divo di Hollywood all'epoca grazie al film Bato's Race to Nome.
E tutt'ora "la grande corsa" è celebrata con una faticosa gara di cani lungo l'Iditarod Trail, l'intero percorso della posta di 1680 chilometri da Anchorage a Nome.
Balto è una storia che celebra la perseveranza, la fedeltà, l'intelligenza di un gruppo di animali capaci con impareggiabile abnegazione di salvare decine e decine di vite umane. Ma è soprattutto un film sulla solitudine e l'emarginazione di chi è considerato "diverso". Balto è infatti un incrocio fra un cane lupo e la sua mancanza di pedigree è causa di discriminazione da parte degli uomini che lo giudicano troppo selvaggio e degli stessi cani che invece lo disprezzano in quanto bastardo. Inizialmente escluso dalla spedizione destinata a portare il vaccino in città proprio a causa della sua impurità, Balto sarà invece l'unico in grado di salvare la popolazione dalla terribile malattia. Fra le righe un'evidente condanna della fanatica e irrazionale esaltazione della razza pura che alla fine si rivela la più debole e incapace. Argomento particolarmente importante, com'è facile intuire, per l'ebreo Spielberg.
Grazie a sofisticati ma non invadenti effetti speciali denominati "Particle Animation System" Balto vanta inoltre la più grande varietà di immagini di neve di qualsiasi altro film d'animazione.

Itinerari didattici
- Il razzismo nella storia
- Le discriminazioni razziali nella società moderna

Elementi per la discussione
- Le nozioni di normalità e diversità
- La difficile integrazione sociale di coloro che vengono emarginati perchè considerati diversi
- L'integrazione sociale di ogni individuo è possibile solo in seguito all'autoaccettazione
- La fiducia in se stessi è la chiave di molte grandi imprese
- Il mondo è sempre più orientato verso una società multitecnica
- I grandi atti di generosità di cui sono capaci gli animali, pronti a donare la propria vita per l'uomo.

Idee
-Studio dell'itinerario della "grande corsa" dei cani da slitta che ogni anno celebra la coraggiosa impresa di Balto
-Confronto con altri film d'animazione che trattano il tema della diversità.