MEDIA SALLES DA CANNES 2007
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I dati aggiornati sul consumo di cinema nel 2006 mostrano un andamento positivo: nell’Unione Europea gli spettatori crescono del 3,5%

Nuovi aggiornamenti sul consumo di cinema in Europa nel 2006 nella Newsletter di MEDIA Salles “European Cinema Journal” n. 2/2007, presentata il 21 maggio durante il Festival di Cannes. Alla “happy hour” di MEDIA Salles, tradizionale punto di incontro per i professionisti del cinema e i giornalisti del settore, il Presidente dell’Associazione Jens Rykær ha commentato: “Siamo lieti che il 2006 abbia visto aumentare gli spettatori nelle sale europee e che in diversi territori i film dell’Europa abbiano ottenuto significative quote di mercato. Questi risultati sono motivo di soddisfazione per MEDIA Salles, che da oltre 15 anni si impegna per incrementare la visibilità dei film europei e favorire il consumo di cinema nelle sale di tutta Europa attraverso le sue iniziative di informazione, promozione e formazione nel settore”.
A commentare l’andamento del consumo di cinema nel 2006 sono intervenuti Elisabetta Brunella, Segretario Generale di MEDIA Salles, e Mike Vickers, Tesoriere.
Joachim Ph. Wolff, Consulente Scientifico dell’Annuario “European Cinema Yearbook”, ha illustrato l’analisi riportata in questo nuovo numero della Newsletter sulle ragioni del calo degli spettatori nel 2005, dovuto soprattutto al minor grado di attrattività dei film più popolari.

Per quanto riguarda il 2006, i dati relativi a schermi e presenze in 33 paesi europei, raccolti nella Newsletter, mostrano un andamento generalmente migliore rispetto all’anno precedente. Peraltro, questo incremento non ha riguardato tutti i territori.
Le statistiche che MEDIA Salles ha elaborato possono essere analizzate in diversi raggruppamenti: i mercati dell’Unione Europea e quelli, in molti casi evidentemente coincidenti con i primi, dell’Europa Occidentale da una parte, dell’Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo dall’altra.
Qui di seguito troverete una sintesi dei principali risultati di questa analisi.

Nei 25 territori dell’Unione Europea, nel 2006 gli spettatori risultano mediamente in crescita del 3,5%, passando da 893,0 a 924,1 milioni.
I 18 paesi dell’Europa Occidentale che hanno reso noti i loro dati mostrano un incremento medio dei biglietti venduti di circa il 2,4%. Un buon segno per il futuro, anche se non all’altezza delle aspettative, se si pensa che in diversi territori il primo semestre era stato caratterizzato da un incremento a due cifre. Il miglioramento c’è comunque stato – da 862,2 a 882,9 milioni di presenze – e a contribuirvi in larga parte sono due dei cinque grandi mercati continentali. In testa è la Francia che, con oltre 188 milioni di spettatori (+7,6% rispetto al 2005), ottiene il secondo miglior risultato dal 1984. Segue la Germania, che vede il suo pubblico crescere del 7,4% rispetto al 2005. Nonostante però un incremento di oltre 9 milioni di spettatori, questo mercato non riesce ad assorbire il pesante calo registrato tra il 2004 e il 2005. Il totale di 136,7 milioni di spettatori resta ancora al di sotto della media degli anni Duemila (oltre 150 milioni). Cresce, seppur di poco, anche un terzo grande mercato come l’Italia, dove le stime, riferite agli schermi attivi almeno 60 giorni l’anno, parlano di un aumento medio annuale dell’1,7%, dopo un primo semestre che aveva registrato un incremento superiore al 10%. Col segno più anche mercati di dimensioni minori, come l’Austria (+10,6%), la Finlandia (+10,4%), la Svizzera (+9,6%), i Paesi Bassi (+9,1%), l’Irlanda (+8,9%), il Belgio (+8,7%), il Lussemburgo (+8,1%), la Norvegia (+6,2%), la Svezia (+4,7%), la Danimarca (+3,4%) e la Grecia (+2,4%). In controtendenza il Liechtenstein, che arretra del 3,8%, e il Portogallo (+4,6%).
A soffrire di un importante calo di spettatori sono due tra i cinque grandi mercati: il Regno Unito (-4,9%) e la Spagna (-4,7%). Mentre il primo paese, pur lasciandosi dietro quasi 8 milioni di biglietti, ottiene un risultato in linea con quelli dei primi anni del Duemila, la Spagna, perdendo circa 6 milioni di spettatori, scende a 121,6 milioni di presenze, il risultato più modesto dal 1998. Per il secondo anno consecutivo si contrae anche il parco sale della Spagna, riducendosi di oltre 200 schermi nel biennio. Aveva conosciuto un periodo di crescita ininterrotta dal 1990 al 2004.

L’Europa Centro-Orientale e il Bacino del Mediterraneo ottengono dei risultati decisamente lusinghieri nel complesso, registrando – nei 15 paesi di cui si conoscono i risultati – presenze in aumento del 20,4%. Gli spettatori passano così da 94,6 a 113,9 milioni. Anche qui non si sfugge però alla tendenza generalizzata, che vede situazioni assai diverse nei singoli territori.
Più della media aumentano sia grandi mercati come la Polonia (+29,7%), che recupera quasi tutti gli spettatori persi nel 2005, e la Turchia (+26,3%) sia territori di dimensioni minori come la Repubblica Slovacca (+55,5%), l’Estonia (+40,1%), la Lettonia (+27,5%), la Croazia (+22,8%), la Repubblica Ceca (+21,4%) e la Slovenia (+9,9%). Una crescita eccezionale si registra in Lituania, dove gli spettatori sono più che raddoppiati. (+108,6%).
Cali si registrano invece in Serbia e Montenegro (-36,7%) e, in misura molto più contenuta, a Malta (-4%), in Ungheria (-3,8%), Bulgaria (-2,5%), Romania (-1,9%) e Cipro (-1,1%).