Dati generali
Produzione: | Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Jane Starts in associazione con Scholastic Productions |
Soggetto: | tratto dal libro "L'indiano nell'armadio" di Lynne Reid Banks |
Sceneggiatura: | Melissa Mathison |
Direttore della fotografia: | Russell Carpenter |
Musica originale: | Randy Edelman |
Montaggio: | Ian Crafford |
Interpreti: | Hal Scardino (Omri)
Litefoot(Piccolo Orso ) Lindsay Crouse (Jane) Richard Jenkins (Victor) Rishi Bhat(Patrick ) Steve Coogan (Tommy) David Keith (Boone) Tom Bewley ("Dart Vader") Keii Johnston ("G.I. Joe") J.R.Horsting ("Robocop") |
Distribuzione: | Columbia Tristar Films Italia |
Sinopsi
Per Omri è giunto finalmente il giorno
del suo nono compleanno. I regali non mancano e alcuni sono particolarmente
graditi: uno skateboard, un casco, un robot. Ci sono però due doni,
sicuramente meno attraenti dal punto di vista estetico, che si dimostreranno
di gran lunga superiori agli altri. Si tratta di un vecchio armadietto
trovato tra i rifiuti (che gli viene regalato dal fratello) e di un indiano
di plastica alto una decina di centimetri, dono dell'amico Patrick. Con
l'aiuto della madre, che ha una vasta raccolta di chiavi, Omri riesce a
trovare quella che meglio si adatta alla serratura del piccolo armadio.
Ci mette dentro l'indiano e chiude.
Nella notte l'avventura ha inizio. Infatti,
non avvertiti dal ragazzo, dall'armadietto provengono dei suoni soffocati.
Al mattino, aprendo le ante, Omri si trova di fronte a una sorpresa davvero
straordinaria: l'indiano è divenuto un essere vivente, pur conservando
le sue ridotte dimensioni. Afferma di chiamarsi Piccolo Orso. Sia lui che
Omri sono sconcertati da questa situazione ma, alla fine, debbono convenire
che il fatto è realmente accaduto.
Omri decide di rivelare quanto è successo
a Patrick, che è il suo migliore amico. I due decidono di non far
sapere agli adulti quanto è accaduto. Patrick però, nonostante
il parere contrario di Omri, mette nell'armadietto un cowboy di plastica
che diventa a sua volta vivente. Boone, questo è il suo nome, ben
presto si trova a combattere contro Piccolo Orso. Ai ragazzi tocca scoprire
le conseguenze delle loro azioni. La camera di Omri diviene così
campo di un'accesa battaglia che si concluderà con un'apparizione
che consentirà sia ai due ragazzi che ai loro 'giocattoli viventi'
di apprendere una lezione da non dimenticare.
Analisi
della struttura
La chiave magica trova le sue origini in un
libro, edito in Italia da Salani, dal titolo "L'indiano nell'armadio".
Con oltre cinque milioni copie vendute e una serie di premi assegnati dai
giovani lettori non poteva non diventare, prima o poi, un film anche se
le sue origini sono decisamente più 'domestiche'. La storia nasce
infatti da un racconto che l'autrice, Lynne Reid Banks, aveva fatto al
figlio, che si chiama Omri come il protagonista del film, all'ora di andare
a dormire.
Le dichiarazioni della scrittrice e della
sceneggiatrice Melissa Mathison (sceneggiatrice di E.T.) si rivelano molto
interessanti per quanto riguarda la chiave di lettura dell'intera vicenda."Naturalmente
ero terribilmente emozionata all'idea che il mio libro sarebbe stato trasposto
sul grande schermo, ma ero anche molto preoccupata che la storia rimanesse
il più possibile credibile, che non vi fosse alcun elemento capace
di diminuire la forza dell'idea che la magia è qualcosa di reale"
ha dichiarato Lynne Reid Banks. Mentre Melissa Mathison sottolinea l'attenzione
particolare che ha prestato alla fase di sviluppo fisico e psicologico
che il giovane protagonista sta attraversando: "Nove anni sono un'età
a cavallo tra l'infanzia e l'adolescenza. Omri non ha ancora assimilato
alcuni concetti come, ad esempio, quello delle prove e degli errori che
tutti dobbiamo attraversare per divenire grandi. Le giornate a fianco di
Piccolo Orso lo aiutano a comprendere le differenze tra l'infanzia e la
maturità. Diventerà una persona più attenta e comprensiva
perchè per un po' ha visto il mondo attraverso gli occhi di Piccolo
Orso".
Il film ha richiesto un massiccio intervento
della Industrial Light & Magic di George Lucas ma l'esibizione degli
effetti speciali non è stata prevaricante rispetto ai valori che
il film voleva promuovere. Potrà essere però interessante
per gli alunni sapere che, dato che i personaggi dovevano corrispondere
a un ventiquattresimo delle normali dimensioni, ogni oggetto di scena con
cui dovevano interagire o attorno al quale dovevano camminare è
stato costruito di dimensioni ventiquattro volte più grandi spostando
di conseguenza la macchina da presa 24 volte più lontano e più
in alto.
Per quanto riguarda poi il tema principale
è legato al percorso dell'apprendere che si esplicita in due filoni
principali. Il primo, più 'universale', è legato al processo
di crescita di un bambino. Omri, nel corso della vicenda, impara a conoscere
il potere della fantasia ma, soprattutto, il rispetto per i valori altrui
e l'ineluttabilità della conclusione del ciclo della vita. Si trova
inoltre spinto a valutare i rischi che stanno all'interno delle immagini
televisive più violente e coinvolgenti.
Omri scopre inoltre (e questo è il
filone più specificamente 'americano' ma che può essere concettualmente
trasposto anche nelle altre realtà) le radici autentiche della storia
patria. Piccolo Orso, è interpretato da Litefoot, il primo musicista
rap pellerossa membro della nazione Cherokee. L'attore ricorda che "Piccolo
Orso sta vivendo la sua vita normale nell'anno 1761 quando d'improvviso
si ritrova dentro il mobile. Fa parte della nazione Onondaga, che appartiene
alla confederazione Irochese. All'epoca di Piccolo Orso la sopravvivenza
dipendeva dalle capacità di adattamento all'ambiente circostante
e penso che questo spieghi come mai Piccolo Orso riesca così bene
ad adeguarsi a questo nuovo mondo pieno di giganti. Appena capisce che
Omri è un ragazzino e non un Grande Spirito, Piccolo Orso si mette
ad insegnargli delle cose. Uno dei messaggi più importanti del film
è che possiamo tutti apprendere dagli altri, a prescindere dall'età
o dal luogo da cui proveniamo". E' stata utilizzata anche una consulente
del popolo Onondaga, di nome Shenandoah, che conferisse all'indiano le
caratteristiche precipue di quel popolo. Ella afferma: " Ho parlato con
persone della mia comunità esperte in settori diversi. In questo
film ho visto un'opportunità per eliminare alcuni stereotipi. Molta
gente non ha idea che il mio popolo è vivo e vitale e che segue
ancora molti dei nostri stili di vita tradizionali. Una delle scoperte
di Omri nel corso del film è che il nostro popolo tiene in altissima
considerazione tutte le componenti della Natura." Per rafforzare poi l'interesse
per un passato trattato troppo spesso con facili schematismi si è
sviluppato in chiave particolare il personaggio di Boone, il cowboy. E'
ancora la Mathison a parlare: "Nella Lega delle Sei Nazioni indiane, gli
Onondaga sono i Portatori della Luce, i Guardiani della Fiamma. La realtà
del diciottesimo secolo da cui proviene Piccolo Orso è tale che
l'uomo bianco non è ancora divenuto la minaccia che sarebbe stato
in seguito, mentre nel mondo di Boone le tradizioni dei pellirossa sono
state calpestate. Quando si incontrano, si affrontano reciprocamente come
esseri umani e non come la minaccia che le loro razze rappresentano l'una
per l'altra. Per Boone è una grande lezione apprendere che gli indiani
sono gente come lui." La memoria storica quindi, attraverso la rivisitazione
in chiave fantastica di uno degli elementi fondamentali della storia degli
Stati Uniti, viene proposta come uno dei possibili e più forti antidoti
al razzismo.
Itinerari
didattici
Il rispetto delle minoranze
1) Il concetto di minoranza etnica
2) La tutela degli appartenenti alle minoranze
etniche
3) Ricerca sulle minoranze etniche presenti
in Italia
Elementi
per la discussione
- Esiste un'età in cui si 'deve' smettere
di fantasticare?
- I doni più costosi sono sempre i
più graditi?
- Riusciamo a ricordarci di quando eravamo
'piccoli' e tutto quanto ci circondava ci sembrava enorme?
- Nella realtà è possibile rinunciare
ai ruoli precostituiti ( quello di 'nemici' ad esempio) per cercare di
comprendere gli altri e di farsi comprendere?
- Cosa sappiamo degli indiani d'America?
- E' vero che la televisione 'fa male'? A
chi?
- Il ruolo di un vero amico è quello
di uno che ti dà sempre ragione?
Idee
Incontro con esponenti di una minoranza linguistica
o etnica o con appartenenti a comunità non italiane presenti in
loco per cercare di conoscere la loro storia personale e le tradizioni
del loro popolo.