An initiative of the EU MEDIA Programme with the support of the Italian Government
Since 1992 MEDIA Salles has been promoting the European cinema and its circulation at theatrical level

Il 2005 segna l’anno di minima per il pubblico

Non ha evitato il calo degli spettatori tipico del 2005 nemmeno l’Australia, terra di forti frequentatori di sale cinematografiche.
Secondi – tra i grandi mercati internazionali – ai Nordamericani, gli abitanti del Continente Nuovissimo comprano mediamente circa 4,5 biglietti a testa ogni anno. Nel 2005 si è toccato il livello più basso dall’inizio del nuovo secolo: 82,2 milioni di biglietti, ovvero una frequenza media di 4.
Un calo significativo rispetto ai 91,5 milioni del 2004 (con una frequenza media di 4,6), ma comunque un bel risultato, se si pensa che una trentina di anni fa gli spettatori erano meno di un terzo di quelli di ora (24,6 milioni nel 1977).
Nel frattempo sono cresciuti gli schermi (erano 829 nel 1980, hanno toccato quota 1.943 nel 2005). Di questi, circa un migliaio appartengono alle prime tre società di esercizio: Greater Union – la maggiore e la più antica, fondata nel 1910 –, Village Roadshow – nata nel 1954 con i drive in – e Hoyts, che generano insieme circa il 70% e che, a parte Hoyts, sono presenti in maniera rilevante anche sulla scena internazionale.
Segni incoraggianti vengono dai risultati dei primi cinque mesi del 2006, anche se la pirateria, che in Australia riguarda soprattutto lo scarico dei film da Internet, rappresenta una delle minacce più temute dagli esercenti.

Elisabetta Brunella

<<