Alcune considerazioni sull'esercizio cinematografico dell'Europa Orientale e Centrale e del Bacino del Mediterraneo nel 1997

Paola Bensi


L'esercizio cinematografico nell'Europa Orientale e Centrale e nel Bacino del Mediterraneo si caratterizza per una serie di profonde differenze fra i diversi Paesi con riferimento sia agli aspetti strutturali del parco sale, sia al numero di biglietti venduti, agli incassi lordi e al prezzo medio del biglietto (fig. 1).

Riguardo alla struttura dell'esercizio cinematografico il maggior numero di schermi è detenuto dalla Polonia, seguita dalla Repubblica Ceca, dall'Ungheria e dalla Turchia. I cinema sono prevalentemente monoschermo, ad eccezione di quelli della Turchia, in cui il 33% degli schermi è collocato in cinema con 3-5 schermi, il 7% in cinema con 6-7 schermi e il 2% in multiplex; di quelli di Cipro, in cui la metà è situato in cinema con 2 schermi; di quelli della Bulgaria, dove la percentuale di cinema con due schermi è del 36%, e dell'Ungheria, in cui i cinema multisala sono il 22% (fig. 2).

Con riferimento alle presenze, il maggior mercato è costituito dalla Polonia con 24 milioni di biglietti venduti nel 1997, seguito da quello della Turchia con 17,4 milioni di presenze e da quello dell'Ungheria con 16,8 milioni di spettatori.

Nel 1997, rispetto all'anno precedente, non si è verificato in tutti i Paesi un aumento delle presenze (fig. 3): l'incremento maggiore si è verificato in Ungheria (+21%), mentre i decrementi maggiori si sono avuti in Romania (-25%), nella Repubblica Slovacca (-17%) e in Slovenia (-6%). Inoltre, in tutti i Paesi in cui sono aumentate le presenze è stato registrato anche un aumento del prezzo medio del biglietto in termini reali e quindi un incremento degli incassi lordi in termini reali (particolarmente significativo in Turchia dove è stato pari al 110%). La Romania è risultato il Paese in cui si è verificato il maggior decremento non solo delle presenze, ma anche del prezzo medio del biglietto e degli incassi lordi in termini reali, diminuiti rispettivamente del 13% e del 35%.

Occorre sottolineare come in alcuni Paesi la crescita del settore cinematografico sia resa difficile dalla presenza di una situazione economica particolarmente complessa, con tassi di inflazione che nel 1997 hanno raggiunto, rispetto all'anno precedente, valori quali il 1.082% in Bulgaria, il 155% in Romania e l'86% in Turchia.

La frequenza media annua pro capite risulta generalmente piuttosto bassa, fatta eccezione per l'Ungheria (1,7 volte all'anno), ma raggiunge livelli più elevati nelle prime tre città, in cui la concentrazione degli schermi risulta relativamente alta (83% in Cipro, 18% in Slovenia e in Ungheria, per citare i valori maggiori) (fig. 4). Il divario fra la frequenza registrata nei principali tre centri urbani e quella a livello nazionale appare particolarmente elevata in Slovenia (4 volte all'anno contro l'1,3 a livello di Paese), in Ungheria (3,9 volte all'anno contro 1,7) e nella Repubblica Slovacca (2,2 contro 0,8).

Minori risultano, invece, le differenze fra i diversi Paesi per quanto riguarda da un lato la diffusa concentrazione delle presenze presso i primi dieci film (fig. 5), dall'altro lato la nazionalità di origine dei film proiettati: la produzione americana, infatti, si dimostra ovunque predominante, raggiungendo quote di mercato del 96% in Bulgaria e del 93% in Cipro (fig. 6). I film nazionali ottengono una quota di mercato relativamente elevata solo in Polonia e nella Repubblica Ceca, che rappresentano i Paesi che insieme all'Ungheria detengono la maggiore produzione di film (intorno ai 20 film all'anno).

Nonostante le quote relativamente modeste detenute dai film europei, sembra emergere un quadro più confortante per alcune coproduzioni come Microcosmos, Il Postino e Il Mostro, nel caso delle coproduzioni italiane, che negli ultimi anni hanno ottenuto un notevole successo di pubblico nei Paesi, come l'Ungheria, la Repubblica Ceca e la Polonia, in cui il settore dell'esercizio sembra ormai avviato all'assunzione delle caratteristiche dei mercati occidentali.

Figura 1 - I principali valori statistici dell'esercizio cinematografico dell'Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo nel 1997


 


 

 

 
 
Figura 2 - Densità degli schermi


 
 

Figura 3 - Variazioni degli incassi lordi in termini reali nel 1997 rispetto al 1996


 
 

Figura 4 - Presenze medie per schermo nelle tre principali città

 
Figura 5 - Percentuale di presenze dei primi dieci film

 
Figura 6 - Quote di mercato (in termini di incassi) dei film

Nota: I dati della Romania si riferiscono al 1995