1. Introduzione
La competitività dei
prodotti cinematografici statunitensi nei confronti di quelli europei genera
un forte squilibrio nel consumo e quindi nella bilancia commerciale del
settore audiovisivo dei rispettivi mercati. Lo squilibrio nel consumo è
evidenziato dal confronto tra la quota di mercato dei film americani in
Europa (superiore al 65% nel 1996) e la quota di mercato dei film europei
negli U.S. (inferiore al 2% nel 1996). Nello stesso anno gli incassi totali
dei film U.S. in Europa sono stati pari a 1,826 miliardi di ECU, mentre
quelli dei film europei negli U.S. sono stati pari a 56 milioni di ECU.
Per comprendere le differenze
competitive esistenti tra il settore cinematografico statunitense e quello
europeo e i rispettivi punti di forza e di debolezza è necessario
fare riferimento alle specifiche caratteristiche strutturali di entrambi.
Questo richiede l’analisi della domanda, e quindi dei modelli di consumo
sviluppati nei due continenti; e l’analisi delle componenti dell’offerta,
e quindi le pratiche operative e le strategie adottate per soddisfare e
alimentare i bisogni dei consumatori.
2. Le differenze strutturali:
un modello di analisi
In ogni Paese il valore
dei consumi di film sul mercato di sbocco primario è pari agli incassi
realizzati nelle sale cinematografiche. Gli incassi totali (vedi
Figura 1) sono determinati dalla sommatoria degli incassi relativi
a ciascun film distribuito nell’unità di tempo, in genere corrispondente
alla stagione di programmazione o all’anno solare. In riferimento al singolo
film gli incassi sono pari al prodotto del numero di biglietti venduti
e del prezzo di acquisto dei biglietti.1
Il numero dei biglietti
venduti per ogni film dipende da un elemento spaziale e da un elemento
temporale. L’elemento spaziale è definito in base al numero di schermi
in cui il film viene programmato. Poiché ad ogni schermo corrisponde
un numero fisso di posti, il numero degli schermi determina la capacità
di dell’offerta. Gli schermi sono distribuiti in modo non uniforme all’interno
di un mercato geografico. Alcuni schermi sono concentrati in uno stesso
esercizio (multisala) al fine di aumentare la varietà dell’offerta;
alcuni esercizi sono concentrati in specifiche aree geografiche (aree metropolitane)
al fine di aumentare principalmente la capacità dell’offerta. L’elemento
temporale è definito in base al periodo prescelto per l’uscita del
film (release date) e al numero di giorni di programmazione del
film, e di conseguenza anche al numero di spettacoli. Questo è necessariamente
vincolato dalla durata del film e dagli orari di apertura degli esercizi.
Esiste una relazione tra l’elemento temporale e quello spaziale. Essa è
determinata dalla variazione del numero degli schermi nel tempo. Tale variazione
è funzione del successo del film e delle politiche della distribuzione.
Le variabili temporale e
spaziale sono il risultato delle decisioni di due categorie di soggetti:
gli esercenti delle sale e i distributori. Il numero di schermi è
determinato dal distributore e dagli esercenti. Essi detengono un potere
contrattuale di forza diversa e realizzano stime differenti sulla consistenza
della domanda cui indirizzare l’offerta di film. Il mercato geografico
e la release date sono controllati dal distributore: le decisioni
in merito al mercato geografico sono condizionate dalle previsioni relative
alla collocazione territoriale della domanda; le decisioni in merito alla
release date sono condizionate dalla stagionalità caratteristica
dei singoli mercati e dai comportamenti della concorrenza. Le decisioni
dei distributori sono naturalmente influenzate anche dai tempi di realizzazione
e consegna del film. Tali fattori possono generare ritardi nella data di
distribuzione rispetto a quella di completamento del film. L’attività
di realizzazione definisce le componenti, la fase di sviluppo e le caratteristiche
finali del prodotto. I produttori, qui intesi come i detentori del copyright
sul prodotto, possono coincidere con i soggetti responsabili dell’attività
di realizzazione. Soggetti diversi possono altrimenti essere responsabili
delle singole operazioni che costituiscono l’attività di realizzazione.
Lo svolgimento delle attività
connesse ai soggetti sopra citati – esercenti, distributori e produttori
- genera categorie di costo specifiche: costi di esercizio, costi di distribuzione
e costi di realizzazione. Tali categorie concorrono alla determinazione
dei costi totali di offerta di un singolo film. Gli incassi totali del
film vengono ripartiti tra i diversi soggetti in funzione del potere contrattuale
da questi detenuto. E’ necessario tenere presente che solo una parte dei
film prodotti viene distribuita e raggiunge il mercato. I costi di realizzazione,
quindi, fanno riferimento ai film prodotti, mentre i costi di marketing
fanno riferimento a quelli distribuiti.
Il successo commerciale
di un film è determinato da numerosi fattori, in particolare le
componenti del prodotto percepite come rilevanti dallo spettatore nel processo
di scelta definite come segnaletiche (attori, trama, regista) e gli investimenti
di marketing. La scarsità di componenti segnaletiche potenzialmente
in grado di attrarre gli spettatori e la necessità di indicare la
presenza di tali componenti al pubblico, soprattutto quando l’offerta di
prodotto aumenta, generano un impatto sensibile rispettivamente sui costi
di realizzazione e sui costi di marketing. L’impiego di questi fattori
ha come scopo il contenimento del rischio di insuccesso del film.
Il consumo di film, e di
conseguenza gli incassi totali, viene espresso dal numero di spettatori2
(penetrazione del consumo)3, dalla frequenza
media di acquisto (intensità del consumo), dalla stagionalità
(distribuzione temporale del consumo) e dalla varietà delle preferenze
(segmentazione del consumo). Le prime tre variabili sono a loro volta determinate
dalle scelte di allocazione dei consumatori in riferimento sia al tempo
libero sia al reddito disponibile. La frequenza media del consumo di film
è influenzata dal prezzo del biglietto. In particolare, le scelte
di allocazione sono influenzate dalla concorrenza che gli altri canali
di distribuzione (home video, pay tv, tv) esercitano sulla allocazione
del tempo libero destinato al consumo audiovisivo e dai rispettivi prezzi
di accesso. Gli incassi totali sono funzione dell’ampiezza del mercato.
L’ampiezza massima del mercato potenziale è definita dalla popolazione,
intesa come limite teorico. Il mercato effettivo è definito invece
dal numero di spettatori. Il valore del mercato effettivo è funzione
del numero degli spettatori, della frequenza del consumo e del prezzo medio
di acquisto del biglietto.
Le variabili del consumo
descritte condizionano direttamente la struttura dell’offerta. In riferimento
al comparto dell’esercizio cinematografico, il numero di spettatori e la
varietà delle preferenze esistenti in ogni unità di tempo
influiscono sul numero di posti a disposizione e sul numero di schermi.
Poiché ogni esercizio è composto di uno o più schermi
e a ciascuno di questi corrisponde un numero di posti, numero e varietà
influiscono, insieme con le scelte imprenditoriali, sul numero totale e
tipologia di cinema presenti in una determinata area geografica. In riferimento
ai comparti della distribuzione e della produzione, la frequenza e la varietà
influiscono sul numero dei film distribuiti e realizzati; la varietà
influisce anche sulla differenziazione dell’offerta. Inoltre, dato che
il numero degli spettatori e la frequenza determinano, insieme con il prezzo
di acquisto, la dimensione del mercato, essi influenzano attraverso le
relazioni di breakeven l’importo medio dei budget di produzione e di marketing
destinati ad ogni film. Un mercato più ampio permette infatti investimenti
più elevati.
La struttura dell’offerta,
a sua volta, condiziona e vincola le modalità del consumo e le possibilità
di soddisfazione della domanda. In riferimento al comparto dell’esercizio
cinematografico, il numero, la concentrazione e la gestione degli esercizi
presenti, determinando la capacità massima e le condizioni di offerta,
influenzano il numero di spettatori, la frequenza e la varietà offerta.
In riferimento ai comparto della distribuzione e della produzione, la scelta
dei film da distribuire e realizzare determina ampiezza e profondità
dell’assortimento di film offerti. Una volta selezionati i film da produrre
e distribuire, i costi di marketing e i costi di produzione influenzano
indirettamente, come già spiegato, il numero degli spettatori, la
frequenza del consumo e in misura minore la varietà.
3. Il confronto tra Stati
Uniti e Unione Europea4
Il mercato statunitense
e il mercato europeo presentano caratteristiche strutturali molto diverse.
E’ essenziale premettere che il mercato europeo pur essendo considerato
qui di seguito come unitario rappresenta un insieme di mercati nazionali
separati da differenze linguistiche, culturali e sociali.
Pur in presenza di un mercato
potenziale più grande (+40%), l’Unione Europea dispone di un mercato
effettivo di dimensioni inferiori (-45%) rispetto a quello US. Nel 1997,
infatti, la popolazione dell’UE era pari a 373 milioni di abitanti mentre
quella degli US era pari a 266 milioni; il numero di biglietti venduti
nell’UE è stato di 755 milioni e quelli venduti negli U.S. sono
stati 1,387 miliardi. La superiorità del prezzo medio del biglietto
di ingresso nell’UE5 (+30%) riduce solo
parzialmente la differenza rispetto agli US (-35%) nel valore del mercato
(totale degli incassi). E’ possibile comprendere tali divari analizzando
le determinanti del consumo cinematografico nei due mercati, in particolare
la penetrazione e l’intensità. Negli Stati Uniti la penetrazione
è aumentata nell’ultimo decennio e nel 1997 il numero degli spettatori6
ha raggiunto il 72% della popolazione. In riferimento all’intensità
del consumo, la frequenza media annua procapite in Europa nel 1997 (2,0)
è risultata inferiore rispetto a quella statunitense (5,2) di oltre
il 60%. Queste differenze, a loro volta, sono il risultato delle specificità
dei due mercati riguardo le scelte di allocazione del tempo libero e del
reddito disponibile. Per quanto concerne il tempo libero, pur non potendo
operare un confronto diretto, si può presumere una omogeneità
nelle preferenze; per quanto concerne il reddito disponibile la spesa destinata
all’intrattenimento nell’UE nella prima metà del decennio è
stata in media del 2,5% dei consumi totali, mentre negli US è stata
in media del 5,0%. I dati precedenti evidenziano come gli US privilegino
il consumo per intrattenimento e quindi quello cinematografico sia in termini
di tempo sia in termini di reddito ad esso destinati.
Le diverse caratteristiche
strutturali nel consumo tra i due mercati sono il risultato di rilevanti
differenze anche nei rispettivi sistemi di offerta. Negli Stati Uniti le
tre componenti dell’offerta (produzione, distribuzione ed esercizio) sono
state originariamente caratterizzate dalla completa integrazione verticale.
La grandezza del mercato americano ha permesso e favorito l’elevata dimensione
media delle imprese cinematografiche che hanno trovato il proprio spontaneo
equilibrio in una struttura oligopolistica (sistema delle majors). In seguito,
le misure antitrust (specificamente la sentenza Paramount del 1948) da
un lato, e le strategie di contenimento del rischio di mercato da parte
delle majors dall’altro, insieme con l’evoluzione del settore audiovisivo,
hanno parzialmente attenuato il loro grado di controllo economico nei confronti
dell’esercizio e della produzione. La posizione strategica mantenuta dalle
majors nell’attività di distribuzione, intermedia tra la fase di
realizzazione a monte e di esercizio a valle, ha permesso loro di condizionare
il sistema dell’offerta selezionando l’accesso al mercato dei film prodotti
da un lato e la composizione dei film disponibili in catalogo. Ciò
ha reso possibile un efficace coordinamento tra le componenti dell’offerta.
In Europa la frammentazione
e la dimensione inferiore dei mercati non hanno consentito alle imprese
il raggiungimento di dimensioni comparabili con quelle americane. Tale
condizione, non permettendo il conseguimento di economie di scala e di
varietà, ha avuto come effetto volumi di produzione e/o investimenti
medi unitari inferiori.
Le differenze strutturali
rilevate si riflettono sul comparto della produzione e della distribuzione
nella superiorità degli Stati Uniti in termini di numero di film
prodotti (+5% nella prima metà degli anni ‘90) e distribuiti (+23%
nel 1997) e nei costi di realizzazione e di marketing (oltre 10 volte nel
1997). Nel comparto dell’esercizio, pur in presenza di un grado di copertura
della popolazione7 sostanzialmente uguale
(18.348 negli US e 18.425 media UE8 nel
1997), gli Stati Uniti in quanto caratterizzati da un’incidenza degli esercizi
multisala superiore9 (2,71 rispetto a 2,01
nel 1997) offrono agli spettatori una maggiore varietà di prodotti;
sia la copertura sia l’incidenza dell’offerta multisala, aumentando la
varietà di film, permettono una frequenza di consumo più
alta e pertanto un numero di presenze più elevato.
Bibliografia
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Chandler A.D., The Visibile Hand, Cambridge MA, 1971, Harvard University" Press.
Chandler A.D., Scale and Scope – The Dynamics of Industrial Capitalism, 1990, Belknap Press.
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Creton L., Cinema et Marché, Paris 1997, Masson et Armand Colin Editeurs.
Dematté C. e Perretti F., L’industria Cinematografica in L’Impresa Televisiva, Milano 1997, Etas.
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Gomery D., The Hollywood Studio System, 1986, St. Martin Press.
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Negro Giacomo, L’industria Cinematografica Statunitense: Concentrazione, Integrazione e Flessibilità, Tesi di Laurea, Aprile 1998, Università Commerciale L. Bocconi.
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Segrave K, American Films Abroad, Jefferson NC 1997, McFarland & Co., Inc., Publishers.
Thompson K., Exporting Entertainment, London 1985, BFI Publishing.
Vogel H.L., The Entertainment
Industry Economics, New York 1994, Cambridge University Press.
Appendice
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Popolazione | ||||||||
Francia |
56.577.000
|
56.893.206
|
57.217.577
|
57.529.705
|
57.779.052
|
58.020.080
|
58.258.071
|
58.491.571
|
Germania |
62.678.000
|
79.753.227
|
80.274.564
|
80.974.632
|
81.338.093
|
81.538.603
|
81.817.499
|
82.012.162
|
Italia |
56.694.360
|
56.744.119
|
56.757.236
|
56.960.300
|
57.138.489
|
57.268.578
|
57.332.996
|
57.460.977
|
Spagna |
38.826.297
|
38.874.568
|
38.965.150
|
39.050.606
|
39.121.448
|
39.177.377
|
39.241.933
|
39.298.600
|
UK |
57.459.319
|
57.684.514
|
57.907.255
|
58.098.221
|
58.292.966
|
58.500.249
|
58.703.673
|
58.901.825
|
5 EU |
272.234.976
|
289.949.634
|
291.121.782
|
292.613.464
|
293.670.048
|
294.504.887
|
295.354.172
|
296.165.135
|
EU |
347.328.531
|
365.429.936
|
367.068.026
|
368.989.604
|
370.432.741
|
371.589.521
|
372.679.943
|
373.713.402
|
USA (1) |
249.949.000
|
252.636.000
|
255.382.000
|
258.089.000
|
260.602.000
|
261.700.000
|
264.200.000
|
266.500.000
|
Incasso Lordo (000) | ||||||||
Francia |
548.893
|
559.415
|
592.359
|
688.455
|
654.474
|
703.180
|
724.539
|
781.894
|
Germania |
405.113
|
482.767
|
456.894
|
605.225
|
647.050
|
629.686
|
678.445
|
743.081
|
Italia |
384.241
|
417.252
|
363.397
|
387.812
|
404.375
|
370.224
|
444.171
|
455.351
|
Spagna |
215.731
|
239.236
|
262.583
|
255.150
|
269.905
|
301.333
|
338.893
|
351.443
|
UK |
309.037
|
360.202
|
342.703
|
428.420
|
450.720
|
413.452
|
536.329
|
726.960
|
5 EU |
1.863.015
|
2.058.872
|
2.017.936
|
2.365.062
|
2.426.524
|
2.417.875
|
2.722.377
|
3.058.729
|
EU |
2.297.467
|
2.525.359
|
2.459.664
|
2.860.520
|
2.964.777
|
2.959.695
|
3.269.865
|
3.676.126
|
USA |
4.245.000
|
4.677.000
|
5.682.000
|
|||||
Presenze (000) | ||||||||
Francia |
121.925
|
117.498
|
115.995
|
132.724
|
124.419
|
130.235
|
136.741
|
148.935
|
Germania |
102.500
|
119.900
|
105.800
|
130.500
|
132.800
|
124.485
|
132.885
|
143.122
|
Italia |
87.043
|
84.851
|
80.147
|
88.769
|
94.580
|
86.520
|
92.354
|
94.054
|
Spagna |
78.500
|
79.000
|
83.302
|
87.704
|
89.097
|
94.638
|
104.265
|
105.065
|
UK |
88.703
|
92.528
|
98.045
|
112.593
|
123.532
|
114.558
|
123.480
|
138.922
|
5 EU |
478.671
|
493.777
|
483.289
|
552.290
|
564.428
|
550.436
|
589.725
|
630.098
|
EU |
582.211
|
593.693
|
578.853
|
661.090
|
672.237
|
656.261
|
704.250
|
755.075
|
USA |
1.188.600
|
1.140.600
|
1.173.200
|
1.244.000
|
1.291.700
|
1.262.600
|
1.338.600
|
1.387.700
|
Frequenza Annuale Pro-capite | ||||||||
Francia |
2,2
|
2,1
|
2,0
|
2,3
|
2,2
|
2,2
|
2,3
|
2,5
|
Germania |
1,6
|
1,5
|
1,3
|
1,6
|
1,6
|
1,5
|
1,6
|
1,7
|
Italia |
1,5
|
1,5
|
1,4
|
1,6
|
1,7
|
1,5
|
1,6
|
1,6
|
Spagna |
2,0
|
2,0
|
2,1
|
2,2
|
2,3
|
2,4
|
2,7
|
2,7
|
UK |
1,5
|
1,6
|
1,7
|
1,9
|
2,1
|
2,0
|
2,1
|
2,4
|
5 EU |
1,8
|
1,7
|
1,7
|
1,9
|
2,0
|
1,9
|
2,1
|
2,2
|
EU |
1,7
|
1,6
|
1,6
|
1,8
|
1,8
|
1,8
|
1,9
|
2,0
|
USA |
4,8
|
4,5
|
4,6
|
4,8
|
5,0
|
4,8
|
5,1
|
5,2
|
Spesa Pro-capite | ||||||||
Francia |
9,70
|
9,83
|
10,35
|
11,97
|
11,33
|
12,12
|
12,44
|
13,37
|
Germania |
6,46
|
6,05
|
5,69
|
7,47
|
7,96
|
7,72
|
8,29
|
9,06
|
Italia |
6,78
|
7,35
|
6,40
|
6,81
|
7,08
|
6,46
|
7,75
|
7,92
|
Spagna |
5,56
|
6,15
|
6,74
|
6,53
|
6,90
|
7,69
|
8,64
|
8,94
|
UK |
5,38
|
6,24
|
5,92
|
7,37
|
7,73
|
7,07
|
9,14
|
12,34
|
5 EU |
6,84
|
7,10
|
6,93
|
8,08
|
8,26
|
8,21
|
9,22
|
10,33
|
EU |
6,61
|
6,91
|
6,70
|
7,75
|
8,00
|
7,96
|
8,77
|
9,84
|
USA |
16,22
|
17,70
|
21,32
|
|||||
Prezzi Medi dei Biglietti | ||||||||
Francia |
4,50
|
4,76
|
5,11
|
5,19
|
5,26
|
5,40
|
5,30
|
5,25
|
Germania |
3,96
|
4,03
|
4,32
|
4,64
|
4,87
|
5,06
|
5,11
|
5,19
|
Italia |
4,41
|
4,92
|
4,53
|
4,37
|
4,28
|
4,28
|
4,81
|
4,84
|
Spagna |
2,75
|
3,03
|
3,15
|
2,91
|
3,03
|
3,18
|
3,25
|
3,35
|
UK |
3,48
|
3,98
|
3,50
|
3,81
|
3,65
|
3,61
|
4,34
|
5,23
|
5 EU |
3,82
|
4,14
|
4,12
|
4,18
|
4,22
|
4,31
|
4,56
|
4,77
|
USA |
3,36
|
3,49
|
4,09
|
|||||
Numero di Cinema | ||||||||
Francia |
2.300
|
2.271
|
2.140
|
2.110
|
2.106
|
2.119
|
2.150
|
2.157
|
Germania |
2.055
|
1.965
|
1.999
|
1.985
|
1.898
|
1.894
|
1.817
|
|
Italia |
1.990
|
2.106
|
2.086
|
2.087
|
2.053
|
|||
Spagna |
1.322
|
1.258
|
1.186
|
1.190
|
1.226
|
1.217
|
1.226
|
|
UK |
691
|
681
|
694
|
748
|
735
|
749
|
||
5 EU |
7.966
|
8.081
|
8.077
|
8.083
|
8.002
|
|||
USA |
7.744
|
7.798
|
7.480
|
|||||
Numero di Schermi | ||||||||
Francia |
4.590
|
4.490
|
4.297
|
4.272
|
4.291
|
4.377
|
4.530
|
4.659
|
Germania |
3.269
|
3.706
|
3.658
|
3.735
|
3.763
|
3.814
|
4.035
|
4.128
|
Italia |
2.276
|
2.241
|
2.175
|
2.154
|
2.263
|
2.281
|
2.326
|
2.401
|
Spagna |
1.773
|
1.806
|
1.807
|
1.791
|
1.888
|
2.090
|
2.354
|
2.584
|
UK |
1.763
|
1.757
|
1.883
|
1.970
|
2.095
|
2.369
|
||
5 EU |
13.700
|
13.709
|
14.088
|
14.532
|
15.340
|
16.141
|
||
UE |
15.992
|
16.156
|
17.589
|
17.472
|
17.926
|
18.446
|
19.350
|
20.283
|
USA |
23.814
|
24.639
|
25.214
|
25.626
|
26.689
|
27.805
|
29.690
|
31.640
|
Numero Presenze/Numero Cinema |
||||||||
Francia |
61.461
|
63.600
|
69.047
|
|||||
Germania |
65.587
|
70.161
|
78.768
|
|||||
Italia |
41.477
|
44.252
|
45.813
|
|||||
Spagna |
77.192
|
85.674
|
85.697
|
|||||
UK |
153.152
|
168.000
|
185.477
|
|||||
5 EU |
68.149
|
72.959
|
78.743
|
|||||
USA |
84.744
|
90.312
|
100.946
|
|||||
Numero Presenze/Numero Schermi |
||||||||
Francia |
29.754
|
30.186
|
31.967
|
|||||
Germania |
32.639
|
32.933
|
34.671
|
|||||
Italia |
37.931
|
39.705
|
39.173
|
|||||
Spagna |
45.281
|
44.293
|
40.660
|
|||||
UK |
58.151
|
58.940
|
58.642
|
|||||
5 EU |
37.878
|
38.444
|
39.037
|
|||||
USA |
35.577
|
36.395
|
37.227
|
|||||
Numero Schermi/Numero Cinema | ||||||||
Francia |
2,07
|
2,11
|
2,16
|
|||||
Germania |
2,01
|
2,13
|
2,27
|
|||||
Italia |
1,09
|
1,11
|
1,17
|
|||||
Spagna |
1,70
|
1,93
|
2,11
|
|||||
UK |
2,63
|
2,85
|
3,16
|
|||||
5 EU |
1,80
|
1,90
|
2,02
|
|||||
USA |
2,38
|
2,48
|
2,71
|
|||||
Numero Popolazione/ Numero Cinema |
||||||||
Francia |
27380,88
|
27096,78
|
27117,09
|
|||||
Germania |
42960,28
|
43198,26
|
45136,03
|
|||||
Italia |
27453,78
|
27471,49
|
27988,79
|
|||||
Spagna |
31955,45
|
32244,81
|
32054,32
|
|||||
UK |
78208,89
|
79868,94
|
78640,62
|
|||||
5 EU |
36462,16
|
36540,17
|
37011,39
|
|||||
USA |
47984,18
|
47791,73
|
49961,68
|
|||||
Numero Popolazione/ Numero Schermi |
||||||||
Francia |
13255,67
|
12860,50
|
12554,53
|
|||||
Germania |
21378,76
|
20276,95
|
19867,29
|
|||||
Italia |
25106,79
|
24648,75
|
23932,10
|
|||||
Spagna |
18745,16
|
16670,32
|
15208,44
|
|||||
UK |
29695,56
|
28020,85
|
24863,58
|
|||||
5 EU |
20265,96
|
19253,86
|
18348,62
|
|||||
USA |
20144,72
|
19259,95
|
18424,96
|
|||||
Numero di Posti | ||||||||
Francia |
1.016.298
|
989.613
|
931.206
|
916.642
|
908.619
|
921.975
|
954.638
|
973.038
|
Germania |
607.989
|
763.384
|
725.267
|
745.704
|
741.034
|
729.915
|
760.282
|
772.515
|
Spagna (e) |
886.000
|
900.000
|
900.000
|
800.000
|
850.000
|
900.000
|
900.000
|
1.000.000
|
UK |
472.000
|
500.000
|
516.000
|
530.000
|
544.000
|
552.000
|
567.219
|
602.773
|
4 EU |
2.982.287
|
3.152.997
|
3.072.473
|
2.992.346
|
3.043.653
|
3.103.890
|
3.182.139
|
3.348.326
|
Numero di Film Prodotti (coproduzioni incluse) | ||||||||
Francia |
146
|
156
|
155
|
152
|
115
|
141
|
134
|
163
|
Germania |
48
|
72
|
63
|
67
|
60
|
63
|
64
|
76
|
Italia |
119
|
129
|
127
|
106
|
95
|
75
|
99
|
87
|
Spagna |
47
|
64
|
52
|
54
|
44
|
59
|
91
|
80
|
UK |
60
|
59
|
47
|
69
|
84
|
78
|
121
|
114
|
UE |
451
|
471
|
489
|
504
|
444
|
446
|
531
|
550
|
USA |
477
|
583
|
519
|
|||||
Numero di Film Distribuiti | ||||||||
Francia |
370
|
438
|
381
|
359
|
407
|
387
|
391
|
394
|
Germania |
304
|
334
|
288
|
263
|
263
|
260
|
276
|
309
|
Italia |
461
|
479
|
462
|
381
|
346
|
341
|
372
|
380
|
Spagna |
421
|
482
|
||||||
UK |
282
|
285
|
249
|
255
|
280
|
292
|
||
Media |
354
|
384
|
345
|
315
|
339
|
317
|
365
|
371
|
USA |
385
|
423
|
425
|
440
|
410
|
370
|
420
|
458
|
Quote di mercato dei film nazionali | ||||||||
Francia |
37,5
|
30,6
|
35,0
|
35,1
|
28,3
|
35,3
|
37,5
|
34,2
|
Germania |
9,7
|
13,6
|
9,5
|
7,2
|
10,1
|
6,3
|
15,3
|
16,7
|
Italia |
21,0
|
26,8
|
24,4
|
18,0
|
22,0
|
23,7
|
23,9
|
31,3
|
Spagna |
10,4
|
10,0
|
9,3
|
8,5
|
7,1
|
11,9
|
9,3
|
13,0
|
UK |
7,0
|
13,8
|
6,8
|
2,5
|
10,2
|
26,0
|
||
5 EU |
17,1
|
19,0
|
17,0
|
14,3
|
16,9
|
17,5
|
21,5
|
24,2
|
USA |
96,8
|
98,9
|
98,8
|
96,7
|
||||
Quote di mercato dei film europei |
||||||||
Francia |
5,7
|
10,0
|
4,7
|
4,4
|
8,7
|
8,4
|
6,2
|
10,0
|
Germania |
5,6
|
4,0
|
6,2
|
3,4
|
6,5
|
5,1
|
8,9
|
11,5
|
Italia |
8,4
|
12,6
|
14,2
|
12,4
|
11,0
|
11,7
|
12,5
|
15,9
|
Spagna |
16,1
|
20,0
|
13,2
|
10,1
|
16,9
|
14,1
|
11,8
|
17,6
|
UK |
1,9
|
0,8
|
1,3
|
6,1
|
||||
5 EU |
9,0
|
9,7
|
7,8
|
6,3
|
10,8
|
9,1
|
9,9
|
13,8
|
USA |
2,3
|
1,1
|
1,2
|
3,0
|
||||
Quote di mercato dei film americani |
||||||||
Francia |
55,9
|
58,0
|
58,1
|
57,1
|
61,0
|
53,9
|
54,3
|
52,5
|
Germania |
83,8
|
80,2
|
82,8
|
87,8
|
81,6
|
87,1
|
75,1
|
70,5
|
Italia |
70,0
|
58,6
|
59,4
|
68,1
|
65,0
|
62,8
|
60,8
|
48,7
|
Spagna |
72,0
|
69,0
|
77,1
|
75,5
|
72,3
|
72,1
|
78,3
|
67,9
|
UK |
89,0
|
84,0
|
90,6
|
94,2
|
83,7
|
|||
5 EU |
74,1
|
70,0
|
73,6
|
76,5
|
70,0
|
71,9
|
67,1
|
59,9
|
Quote di mercato degli altri film | ||||||||
Francia |
0,9
|
1,4
|
2,2
|
3,4
|
2,0
|
2,4
|
2,0
|
3,3
|
Germania |
0,9
|
2,2
|
1,5
|
1,6
|
1,8
|
1,5
|
0,7
|
1,3
|
Italia |
0,6
|
2,0
|
2,0
|
1,5
|
2,0
|
1,8
|
2,8
|
4,1
|
Spagna |
1,5
|
1,0
|
0,4
|
5,9
|
3,7
|
1,9
|
0,6
|
1,5
|
UK |
0,3
|
1,8
|
2,0
|
|||||
5 EU |
1,0
|
1,4
|
1,6
|
2,9
|
2,4
|
1,9
|
1,5
|
2,6
|
USA |
0,9
|
0,0
|
0,0
|
0,3
|
||||
Spettatori (% della popolazione) | ||||||||
USA |
67
|
68
|
72
|
73
|
75
|
74
|
72
|
73
|
Spese
per il consumo
di intrattenimento(% dei consumi) |
||||||||
Francia |
2,0
|
2,0
|
2,2
|
2,3
|
2,3
|
2,3
|
||
Italia |
2,5
|
2,4
|
2,6
|
2,7
|
2,6
|
2,6
|
||
Spagna |
1,7
|
1,7
|
1,7
|
1,7
|
||||
UK |
3,3
|
3,3
|
3,2
|
3,2
|
3,2
|
3,6
|
||
Media |
2,4
|
2,4
|
2,4
|
2,5
|
2,7
|
2,8
|
||
USA |
5,0
|
5,0
|
5,0
|
5,3
|
4,9
|
5,0
|
5,4
|
5,2
|
Ripartizione Incassi 1997 (stagionalità) | primo trimestre | secondo
trimestre |
terzo
trimestre |
quarto trimeste | ||||
Francia |
24,3%
|
24,1%
|
19,4%
|
32,1%
|
||||
Germania |
27,7%
|
18,6%
|
25,2%
|
28,5%
|
||||
Italia |
35,9%
|
14,9%
|
9,7%
|
39,5%
|
||||
Spagna |
25,7%
|
19,8%
|
25,3%
|
29,2%
|
||||
UK |
24,4%
|
21,3%
|
29,1%
|
25,2%
|
||||
Media |
27,6%
|
19,7%
|
21,7%
|
30,9%
|
||||
USA |
18,3%
|
14,3%
|
35,0%
|
32,3%
|
||||
(1) I dati USA sono tratti dalle seguenti fonti: NATO Annual Report, US Bureau of Census, Current Population Report, European Audiovisual Observatory |
Tabella 1. (Fonte: Media
Salles European Cinema Yearbook 1998).
Note:
1 Il prezzo di acquisto,
come noto, è soggetto a discriminazione. La discriminazione è
funzione degli orari di programmazione del film e delle categorie di spettatori.
2 Con il termine
spettatore si indica l’individuo che in un determinato periodo di riferimento
assista a pagamento alla proiezione di uno spettacolo cinematografico.
3 Esiste chiaramente
anche una distribuzione del consumo nello spazio determinata dalla localizzazione
e concentrazione territoriale degli spettatori.
4 Per un confronto
più ampio, si vedano i dati presentati in Appendice.
5 Il dato si riferisce
ai 5 maggiori Paesi UE (Francia, UK, Germania, Italia, Spagna).
6 Si veda nota 2.
7 Esso viene misurato
dal rapporto tra la popolazione e il numero degli schermi.
8 Si veda nota 4.
9 Essa viene misurata
dal rapporto tra numero di schermi e numero di cinema.