WOMEN IN DIGITAL CINEMA  

Cristina Santagiuliana
Business Development Manager, Open Sky

È stato prima del liceo che ho cominciato a sentirmi attratta dal mondo dello spettacolo. Sapevo che all'università avrei studiato materie economiche, ma mi incuriosivano molto le dinamiche dello showbusiness: mi piaceva l'idea di organizzare, di lavorare per gli artisti, in particolare per i musicisti. Cosicché nel 1997, dopo il diploma, ho deciso di scegliere un corso di studi internazionale: International Business con specializzazione in management degli eventi. Ho conseguito la laurea quattro anni dopo alla Nottingham Trent University e, tornata in Italia dopo un'esperienza di diversi mesi in Australia, ho avuto la possibilità di collaborare con tutti i piĆ¹ grandi organizzatori di eventi musicali in Italia, con la mia piccola società Planet Wave.

Nei sette anni come assistente alla produzione ho vissuto un'esperienza impagabile in termini professionali e di rapporti umani, anche di crescita personale. Quello che mi dava maggior piacere era portare a termine un progetto che ogni volta era diverso da quello precedente. Era sempre un impegno entusiasmante: i problemi da risolvere differenti, le persone con cui confrontarsi avevano sensibilità ed esigenze speciali. Era stress, adrenalina, soddisfazione finale quando finalmente l'artista saliva on stage e la stanchezza svaniva tra le urla del pubblico. Quell'esperienza ha forgiato in me l'attitudine alla sfida e perciò, ritenendo conclusa l'esperienza in Planet Wave, ho accettato la proposta di Open Sky. Era il 2009. Allora la società era ancora in fase di start up, avendo avviato solo l'anno prima la divisione Cinema con le prime trasmissioni di eventi live. Lo spettacolo cambiava: dagli eventi dal vivo passavo al cinema, stando sempre dietro le quinte. Un settore per me totalmente sconosciuto: dalla pura organizzazione passavo alla pura tecnologia, unica donna tra tecnici ed ingegneri! Una nuova sfida si profilava all'orizzonte: da una parte creare il network di sale equipaggiate con il kit satellitare di Open Sky, dall'altra stringere i rapporti con le case di distribuzione per far in modo che Open Sky diventasse il carrier privilegiato per i loro film in formato digitale. Il cinema via satellite in Italia era tutto da inventare e Open Sky l'ha creato. Inizialmente avrei dovuto occuparmi solo di eventi live, ma dai mesi successivi come "business developer" di Open Sky Cinema ho contribuito alla nascita di un nuovo mercato e ho avuto l'opportunità di vivere in prima persona tutto il processo di digitalizzazione delle sale e dei contenuti, fianco a fianco di esercenti e distributori. Una trasformazione lunga, talvolta faticosa per l'investimento necessario, ma anche per le resistenze di carattere culturale che ogni cambiamento radicale implica. Per vincerle Open Sky aveva - e continua ad avere - l'argomento giusto: la qualità del prodotto e dell'assistenza. Insomma, essendo precursore dei tempi, Open Sky ha il futuro dalla sua parte. Oggi, perciò, a sei anni di distanza, posso essere serenamente soddisfatta del risultato che Open Sky ha ottenuto: in Italia sono circa 600 i cinema dotati del nostro kit di ricezione satellitare, un numero che rappresenta l'86% del mercato sul totale del box office italiano rilevato da Cinetel.

Torno, infine, a parlare di sfida anche in merito al nuovo servizio che abbiamo lanciato a fine 2014, ovvero il servizio On Demand. Si tratta di nuova dimensione della delivery di contenuti digitali che utilizza la connessione a banda larga terrestre. Abbiamo creato la piattaforma On Demand per dare alla distribuzione l'occasione di uno sfruttamento prolungato dei titoli e per valorizzare le library, mentre agli esercenti offriamo la possibilità di rendere flessibile e di personalizzare il cartellone degli spettacoli, uno strumento con cui reperire facilmente i titoli senza disperdere energie e tempo. Con il nostro servizio On Demand l'esercente ha a disposizione i film quando effettivamente ne ha bisogno, usufruendo della massima flessibilità del download per trasmissioni singole.

Il cinema digitale non ha ancora concluso la sua evoluzione.

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