Tutti diversi, tutti digitali

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.
 

Paese
Cinema
Città
No. di schermi
No. di schermi digitali
Proiettore
USA
Egyptian Theatre
Hollywood
2
2
NEC

Egyptian Theatre - Hollywood Boulevard
di Elisabetta Galeffi

Che Hollywood voglia dire cinema è fin troppo ovvio: nessun turista che abbia Los Angeles come meta può sottrarsi al richiamo della Walk of Fame, a una foto davanti al Dolby Theatre - quello degli Oscar - o all'eclettico ed orientaleggiante TCL Chinese Theatre che offre le proiezioni in 3D degli ultimi film con effetti speciali. Ma per essere un autentico cinefilo hollywoodiano la membership all'Egyptian Theatre è una condizione irrinunciabile. Il turista curioso potrà almeno andarci a vedere un film non appena sarà arrivato ad Hollywood. Assistere a una proiezione qui significa infatti ripercorrere la storia del cinema e dei cinema, magari seduti accanto a registi famosi che vengono a cercar ispirazione dai loro predecessori, a riaccendere la fantasia.
Tuttavia - habitués a parte - non molti sanno dove sia, anche se l'Egyptian è il più antico teatro della Walk of Fame, inaugurato nel 1922.
Si erge, fastoso e un po' nostalgico, alla fine di un cortile lungo e rettangolare, che ha perso molto del suo fascino di sobria e misteriosa anticamera sull'Hollywood Boulevard. L'entrata alla sala è maestosa, tra due grandi colonne. Sotto i finti geroglifici in oro non mancano però i tavolini del fast food e le pubblicità delle escursioni turistiche.
Anche la sala ha subito nel tempo delle trasformazioni. Solo quando calano le luci per le proiezioni, dietro gli arredi contemporanei, si scorge l'opulenza delle statue dei faraoni egizi in stile anni '20 americani. Un'epoca in cui l'America, affascinata dalle magnifiche scoperte delle spedizioni archeologiche dei primi anni del '900, vuole rivivere i fasti faraonici. Le piramidi, le immense statue, i manufatti preziosissimi e la lingua misteriosa dei geroglifici affascinarono in particolare Charles Toberman, un immobiliarista di Los Angeles, e Sid Grauman, un produttore teatrale, che ebbero l'idea di costruire questo teatro.
L'Egyptian fu inaugurato con la prima nazionale di uno dei più famosi film di sempre, il colossal "I dieci comandamenti", e rimase fino al 1927 l'unico teatro della Walk of Fame. Quando poi fu aperto, sempre su progetto di Grauman, il colossale Teatro Cinese, all'Egizio si tennero i primi e più importanti spettacoli dal vivo della Hollywood dell'epoca.
Per quanto riguarda i film, l'Egizio si specializzò nelle lunghe teniture dei maggiori successi cinematografici. Per mesi e mesi, sotto i silenti faraoni, gli spettatori si sono divertiti con "My Fair Lady" e hanno tenuto il fiato sospeso seguendo le gesta di "Ben Hur".
Oggi l'Egyptian Theatre si è reinventato come cineforum e un gruppo di volontari lo tiene in vita con la passione di autentici cinefili, pronti a raccontare aneddoti su ogni film in programma o sulla storia dell'edificio. È diventato sede dell'American Cinemathéque, il cui repertorio spazia dai grandi classici del passato fino a toccare proiezioni di "serie b" - come ad esempio "Naked Alibi", film del 1954 diretto da Jerry Hopper - o rassegne cinematografiche. Ha infatti ospitato a ottobre la 10° edizione di "German Currents Film Festival" e a novembre la 12° edizione di "Cinema Italian Style", festival di cinema italiano.
Ha inoltre fatto il salto al digitale: le due sale dell'Egyptian Theatre dispongono infatti, oltre che dei classici proiettori in formato 16mm, 35mm e 70mm, anche di un proiettore "Full Digital Cinema 2K" (NEC 2500) e attrezzati per il 3D".
Il nostro turista curioso potrà anche partecipare a una visita guidata la mattina prima dell'inizio delle proiezioni e fare una donazione per aiutare l'associazione a restaurare lo splendore di questo pezzo importante della storia del cinema, non solo di quello hollywoodiano.

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