Tutti diversi, tutti digitali

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale.
 

Paese
Cinema
Città
No. di schermi
No. di schermi digitali
Proiettore
USA
Ciné
Athens, GA
2
2
Christie

Ciné - Athens, GA
di Elisabetta Galeffi

Athens è una cittadina della Georgia che conta meno di 120.000 abitanti, ma oltre 35.000 studenti. Sono quelli che frequentano l'UGA, un'istituzione accademica di grande prestigio. Il suo atto di fondazione, che risale al 1785, non solo è antichissimo - ovviamente in rapporto alla giovane storia degli Stati Uniti - ma rappresenta anche il primo segno della volontà di uno stato della Federazione di creare una propria università.
Athens vive dunque della sua Università: quando i ragazzi vanno a casa, la Cittadina si spopola. La sua biblioteca, la sua sala concerti, lo stadio, la palestra, il museo sono parte del grandissimo campus, i cui giardini sono i giardini pubblici della Città.
Strettamente legati a questa caratteristica di Athens sono anche il cinema e la fruizione cinematografica. Una delle vie su cui si affaccia l'UGA è la strada più elegante della Città: qui, dove trionfa la City Hall con le sue possenti colonne bianche, sorge il Ciné, proprio accanto al National, il ristorante della buona società di Athens.
Ed è con un aperitivo al National che spesso inizia la serata per chi va al cinema. Studentesse delle sororities - usanza tipicamente statunitense, con regole piuttosto rigide e un po' all'antica sulla vita sociale - si presentano elegantissime al Ciné, insieme con i loro accompagnatori. Vi trovano uno spazio che - nato negli anni '40 come salone per la vendita di auto Chrysler-Plymouth e successivamente riadattato ad altri usi commerciali - è stato convertito in sala cinematografica nel 2007, con una ristrutturazione che ha valorizzato il carattere industriale originario.
Ma non è solo per una questione di etichetta e di stile che il Ciné si distingue rispetto alla sala cinematografica "standard". Ciò che fa la differenza di questa bisala è la sua "philosophy", a cominciare dalla programmazione. Un'ampia e ragionata scelta di film contemporanei di qualità - espressione di culture, lingue e paesi diversi - insieme con l'interesse per i classici di tutti i tempi e per le produzioni a basso budget o di interesse locale, rendono il Ciné più simile ad un cinema d'essai europeo che a un multiplex a stelle e strisce. Alla programmazione "fuori dagli schemi" si abbina un'elevata attenzione per le condizioni in cui i film devono essere proposti al pubblico. In senso tecnico, ma non solo. Se da una parte le poltrone del Ciné sono disposte a gradoni, la leggibilità dei sottotitoli è garantita in ogni punto della sala, la tecnologia di proiezione è la più avanzata sul mercato, dall'altra gli spazi sono organizzati in modo da favorire la socializzazione prima e dopo la fruizione. Oltre ai due schermi, equipaggiati per la proiezione sia digitale sia 35 mm), ci sono infatti un bar, che serve anche alcolici - cosa non così comune nei cinema statunitensi - e un versatile "Cinelab", che può essere utilizzato per riunioni, laboratori, spettacoli dal vivo, proiezioni ed eventi privati. Come gli essere umani interagiscono tra loro - nei film e nella vita di tutti i giorni - è sempre stato un interesse centrale per Brigitta Hangartner, fondatrice del Ciné ed ispiratrice della sua impostazione. Dunque, film non banali e tante occasioni di incontro e confronto tra appassionati di cinema: due buone ragioni per gli studenti dell'UGA - che costituiscono un pubblico particolarmente in sintonia con l'approccio multiculturale di questa art-house - per uscire dal campus e partecipare alla vita cittadina.

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