Cinema e Robot: una storia con un lungo passato, proiettata nel futuro

Che cosa c'entra una mostra che si chiama "Hello, Robot" con il cinema e con i cinema? Moltissimo, almeno secondo le scelte dei curatori dell'iniziativa promossa dal Vitra Museum di Weil am Rhein, aperta sino al 14 maggio.
In tanti non sapremmo forse definire che cosa sia un robot, ma sicuramente, quando ne vediamo uno, lo riconosciamo. Abbiamo molto probabilmente imparato a farlo più dalla fiction che dalla realtà. Libri, teatro e cinema ci hanno fatto conoscere gli automi addirittura prima che entrassero nella vita quotidiana: lo stesso nome "robot" è comparso per la prima volta nella piece teatrale "R.U.R." del ceco Karl Čapek.
Grazie ai film non solo ognuno di noi ha in mente un modello di "robot", ma ha avuto molte occasioni per riflettere sul rapporto tra uomo e automi. Dove passa il confine tra le due realtà, che cosa può essere considerato "le propre de l'homme" ed essere precluso ai robot? Intelligenza, sentimenti, vita interiore, affetti? La mostra del Vitra, più che affrontare gli aspetti tecnologici, invita lo spettatore a porsi questo tipo di domande e lo fa spesso ricorrendo agli audiovisivi e al cinema. Non a caso dunque nella "Sala Rosa", lo spazio della mostra dipinto del colore che allude alle relazioni emotive ed affettive, compare "Robot & Frank", il film di Jake Schreier premiato al Sundance 2012, che esplora il rapporto quasi simbiotico che si sviluppa tra un anziano ladro di gioielli affetto da demenza e il suo badante robotico. Sulla stessa scia si pone "Her", del regista Spike Jonze: un sofisticato sistema operativo arriva a colmare il vuoto affettivo di cui soffre Theodore dopo la fine di un amore.
Fin qui il legame del mondo degli automi con il cinema. Ma una delle prossime frontiere della robotica è quella dei cinema. Il Vitra ce ne offre un esempio presentando Frebble, un sistema che consente di trasmettere sensazioni tattili a distanza. Pensato da Holland Haptics come un accessorio per il computer, per aggiungere il senso del tatto alle comunicazioni online, è una delle prime applicazioni di un approccio tecnologico che mira a cambiare il mondo d come un accessorio per il computer, per aggiungere il senso del tatto alle comunicazioni online, è una delle prime applicazioni di un approccio tecnologico che mira a cambiare il mondo dello spettacolo, ed in particolare quello del cinema, associando alle classiche sensazioni visive e sonore anche quelle tattili.
Per non parlare degli occhiali che sembrano fatti per proteggersi dal sole, ma che in realtà consentono di vedere un film senza l'ausilio di uno schermo, né grande né piccolo.
"Hello, Robot" ha come sottotitolo una domanda: "Have you ever met a robot?".
Saranno tante le risposte possibili, ma una sembra veramente a portata di mano: "Certo, al cinema!"

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