Silvia Cibien
EUROVOD General Delegate

Silvia CibienSe il mondo del cinema è stato suo malgrado messo sotto i riflettori per certe dinamiche fortemente conservatrici e maschiliste, bisogna anche dire che l'imprenditoria femminile sta facendo passi da gigante nel mondo degli audiovisivi rispetto a qualche decade fa. Il settore cinematografico è costellato di donne, e nei miei 15 anni di attività  non mi sono mai sentita esclusa in quando donna, se non forse da certi manager (uomini o donne che siano) che non hanno saputo adeguarsi ai tempi, non solo nella relazione con i propri collaboratori, ma anche nella gestione delle strutture che rappresentavano, utilizzando uno stile di management oltrepassato e quindi con strascichi di ineguaglianze sociali.
Quando però si entra nel mondo della tech e del digitale, ci si rende conto di quanto ancora il settore sia ancora dominato dalla presenza maschile.
Secondo uno studio della Commissione Europea "Women in the Digital Age", il numero di donne che hanno iniziato a studiare e hanno intrapreso una carriera nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è diminuito, mentre i posti vacanti nelle TIC sono aumentati. Lo studio ha anche riscontrato che, se più donne dovessero entrare nel mercato del lavoro digitale, si potrebbe aumentare il PIL dell'UE di € 16 miliardi ogni anno.*
Partecipando alla conferenza tenutasi a Bruxelles  #Digital4Her del 19 Giugno 2018 a Bruxelles, mi sono resa conto che il problema della mancata presenza di donne nel settore digitale e tecnologico non venga tanto dal mondo del lavoro in sé stesso, ma ancora prima, dall'educazione. Come in molti altri settori, bambine ed adolescenti che vogliano intraprendere studi tecnici vengono spesso ostacolate da pregiudizi, provenienti dalla famiglia, ma anche dalla scuola stessa e dalla società di cui è specchio. Sono in questo senso più avvantaggiate le studentesse con un backgroud familiare dove siano già presenti genitori inseriti nella professione.
Dal 2017 lavoro nel mondo del cinema e della tech, per lo sviluppo internazionale e per le politiche pubbliche di due piattaforme Video on Demand (lacinetek.comuniverscine.com) e coordinando EUROVOD, ad oggi unica associazione di categoria, che unisce e rappresenta i servizi VoD europei, a forte identità editoriale, con un'importante presenza di cinema d'autore ed una media del 77% di films europei nel catalogo dei membri del network. Ad EUROVOD, escluso il Consiglio di Amministrazione, siamo un team di sole donne, incaricate dello sviluppo dell'associazione nel quotidiano e dell'organizzazione delle attività, come gli European VoD Meetings, il VoD Market Day ed il nuovo progetto di piattaforma professionale online per il settore della distribuzione digitale. La composizione del team non è stata una scelta voluta per questioni di genere, ma una pura combinazione di competenze umane e professionali. Per quanto le piattaforme VoD contino una maggioranza di collaboratori di genere maschile, soprattutto se con un dipartimento tech in-house, vedo anche che ci sono sempre più donne che entrano nel settore digitale, grazie ad una nuova generazione di professionisti e di manager, più attenti non solo alle questioni di giustizia e di eguaglianza sociale, ma anche semplicemente motivati dalla scelta dei migliori profili professionali, senza pregiudizi.

* Comunicato stampa Commissione Europea - Conferenza Digital4Her, 19 Giugno 2019

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