NON BASTA TENET A RIAVVOLGERE IL TEMPO
Crolla l’affluenza del pubblico nei primi 6 mercati del continente. Al lockdown si è aggiunta la mancanza di film.

Pur se non inaspettate, le cifre sugli incassi dei cinema europei nei primi nove mesi dell'anno del Covid non sono meno preoccupanti.

I paesi i cui dati ci sono noti, che includono i 6 principali mercati del Continente* - registrano cali drastici. I territori che più hanno contenuto le perdite totalizzano - al 4 ottobre 2020 - circa metà degli incassi dello stesso periodo del 2019.
La Turchia, che in tempi "felici" vale circa 200 milioni di euro con 70 milioni di biglietti, ha portato a casa il 51% degli incassi del 2019. Al 49% arrivano i Paesi Bassi, mercato che negli ultimi 12 anni non ha mai smesso di svilupparsi e che nel 2019 aveva totalizzato 347,5 milioni di euro con 38 milioni di spettatori (il doppio rispetto al 1997). In Russia, paese in crescita talmente forte da risultare nel 2019 il primo mercato europeo per spettatori, gli incassi del 2020 si situano al 46%. A quota 40% arrivano altri due dei maggiori mercati: Germania e Italia.
Risultati relativamente meno brillanti per Francia, dove le stime parlano del 36%, e Spagna, che chiude i primi tre trimestri al 32%, soglia raggiunta anche - con dati cumulati - da Regno Unito e Irlanda.
Benché per gli operatori del settore non sia una sorpresa, bisogna ricordare come - a differenza di altre attività ugualmente penalizzate dalla chiusura al pubblico - l'esercizio, quando ha potuto riaprire i battenti dopo il lockdown di primavera, si sia trovato di fronte ad un altro problema: la scarsità di prodotto.
Non solo i set di produzione avevano interrotto la loro attività, ma molte case di distribuzione hanno rimandato l'uscita dei film pronti, aspettando "tempi migliori".
Dei blockbusters annunciati praticamente solo Tenet è arrivato sulla scena internazionale.
Distribuito da Warner Bros, il film - al di fuori degli Stati Uniti - ha incassato 53 milioni di dollari nei primi cinque giorni. Tra il 3 luglio e il 10 settembre si è aggiudicato ovunque quote importanti di mercato, in alcuni casi addirittura decisive per la sopravvivenza delle sale.
In Turchia la programmazione di quel periodo si è basata essenzialmente sull'uscita di 32 titoli, di cui 6 nazionali. Ma Tenet da solo ha ottenuto il 37% delle presenze totali.
In Russia quasi uno spettatore su quattro l'ha scelto. Ed ai 722.000 biglietti venduti fino al 10 settembre, cioè all'indomani dell'uscita, entro il 4 ottobre se ne erano aggiunti circa 1,8 milioni. Il film di Nolan ha pesato - sino al 10 settembre - per il 17% delle presenze in Germania, per il 15% nei Paesi Bassi, per il 14% in Spagna e per l'11% in Francia. Un successo internazionale indiscusso, ma la situazione ad ottobre nei singoli mercati nazionali rivela interessanti specificità. La più significativa è la straordinaria affermazione in Spagna di Padre no hay más que uno 2: La llegada de la suegra. Il sequel della fortunata commedia di Segura, uscita nel 2019, ha attirato - al 4 ottobre - oltre 2,2 milioni di spettatori, il doppio di Tenet. Altro film spagnolo di richiamo è la commedia d'azione Superagente Makey che conquista la sesta posizione. Titoli nazionali anche nella top ten tedesca, grazie al film di animazione Meine Freundin Conni - Geheimnis um Kater Mau, che arriva terzo (settimo in Austria), a Jim Knopf und die Wilde 13 e Takeover, rispettivamente sesto e settimo. In Francia, Divorce Club è terzo, Bigfoot family quinto, la commedia T'as pécho? sesta, Le bonheur des uns ... settimo. In Italia il miglior risultato per un film nazionale è quello di Padrenostro, quinto in classifica, seguito da Volevo nascondermi, in Turchia l'horror Cin Bebek - 2 è quinto, mentre Zengo è sesto. In Russia in quarta e sesta posizione ci sono Sagittarius e Vratar galaktiki, nei Paesi Bassi al quarto e quinto posto troviamo Alles is zoals het zou moeten zijn e De piraten van hiernaast

Dulcis in fundo una buona notizia per il cinema italiano: in queste classifiche fatte soprattutto di film statunitensi o nazionali, spicca Pinocchio, quinto in Spagna, ottavo nei Paesi Bassi, nono in UK/Irlanda. Nei paesi analizzati, la fiaba di Garrone risulta così l'unico film europeo capace di raggiungere la top ten in tre mercati esteri.

* Per numero decrescente di presenze nel 2019: Russia, Francia, Regno Unito, Germania, Italia e Spagna.

Si ringrazia per la collaborazione Deniz Yavuz - Antrakt. Fonte dei dati: Comscore

Questo articolo è stato pubblicato sul n. 180/2020 di Cinema & Video Int'l, media partner di MEDIA Salles

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