Cari lettori,

in queste settimane natalizie, tradizionale periodo di forte consumo di cinema sul grande schermo, a causa dell'accelerazione del diffondersi del Covid, molti territori hanno adottato misure che restringono la frequentazione delle sale cinematografiche. Cinque governi europei hanno addirittura decretato la chiusura - per periodi più o meno estesi - dei cinema, come parte della politica finalizzata a scoraggiare l'accesso a luoghi pubblici di ritrovo e di spettacolo.
A differenza di precedenti misure pesantemente restrittive, questo tipo di intervento estremo ha toccato anche un paese del Nord Europa come la Danimarca.
Inoltre ha suscitato in Belgio l'opposizione di un certo numero di esercenti che si sono uniti per far riconoscere le condizioni di sicurezza in cui hanno proposto e continuano a proporre le proiezioni. 
Grazie al fatto che gli spettatori occupano un posto fisso e seduto e che è relativamente facile applicare norme come distanziamento, obbligo di mascherina, controllo del green pass, gestione dei flussi in entrata e in uscita, la sala cinematografica è un luogo in cui passare il tempo libero in condizioni di particolare sicurezza.
Inutile dire che questa stretta di fine d'anno non solo abbia avuto un impatto negativo sui risultati dell'intero 2021, ma anche agito come una doccia fredda sul cauto ottimismo degli operatori del settore che contavano su una netta ripresa rispetto al 2020.
Questo numero del DGT online informer - attraverso la mappa interattiva - offre una pratica visione delle misure contro il Covid attuate nei vari paesi europei dal manifestarsi della pandemia sino ad oggi.
Con l'augurio che il 2022 sia veramente l'anno del ritorno alla normalità, fatta anche di tanti film sul grande schermo,

Buona lettura,
Elisabetta Brunella
Segretario generale di MEDIA Salles


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