Nasce verde il nuovo cinema di Pont-Sainte-Marie
di Elisabetta Brunella

Si chiama Utopia il cinema ecosostenibile che ha visto la luce proprio ieri a Pont-Sainte-Marie, la cittadina alle porte di Troyes, a circa 160 chilometri a sud est di Parigi. A dispetto del nome, questo piccolo complesso di quattro sale, per un totale di 296 posti, dimostra che è possibile costruire un cinema - struttura di per sé altamente energivora - che sia autosufficiente dal punto di vista del fabbisogno energetico e che riduca a zero le emissioni di anidride carbonica.

Per raggiungere questo obiettivo è stata necessaria una progettazione ad hoc. Anne Faucon, figlia del fondatore del circuito indipendente Utopia, presente in altre sei località francesi, precisa: "Solo le fondamenta sono in cemento. Per il resto la struttura è in legno, mentre l'isolamento è stato ottenuto soprattutto grazie alla paglia compressa. Il tetto ospita decine di pannelli solari, mentre il riscaldamento è assicurato da una caldaia a biomassa. L'intento dei cinema Utopia è sempre stato quello di creare un ambiente accogliente e a misura d'uomo, ma questa volta abbiamo voluto fare molto di più!".
A Pont-Sainte-Marie, gli spettatori sono accolti in un foyer dotato di poltrone fiorate attorno ad un vero caminetto ed invitati, invece che a consumare del pop corn, ad arrostirsi le castagne dopo la proiezione.

Ma l'attenzione all'ambiente non finisce qui: l'Utopia è destinato a passare alla storia per i suoi WC a secco, che convertono le deiezioni in concime. Assolutamente in sintonia con lo spirito dell'ecoquartiere di Moulinet, frazione della cittadina sul bordo della Senna dove il Comune, che pionieristicamente aveva introdotto la raccolta dei rifiuti con veicoli trainati da cavalli, ha concesso l'uso di un terreno per la costruzione del cinema a condizioni particolarmente favorevoli.

Grazie anche al sostegno di un comitato di cittadini che amano tanto il cinema di qualità quanto l'ecologia, Anne Faucon è riuscita a dimostrare che è possibile realizzare un complesso diverso da quelli tradizionali. Il progetto è costato 2,6 milioni di euro ed ha avuto una lunga gestazione, ma è riuscito a conquistare il sostegno europeo, che gli ha valso un finanziamento di 300.000 euro a cui se ne sono aggiunti 200.000 provenienti dal Consiglio dipartimentale, 100.000 dal CNC e 100.000 raccolti col crowdfunding, a cui hanno partecipato 608 donatori.

Il legame col territorio e con le comunità locali si concretizzerà anche nella programmazione e nelle attività di animazione. Tanto per cominciare pure il prezzo del biglietto è all'insegna della sostenibilità: 7 euro, che scendono a 5 se si acquista il forfait per dieci ingressi e a 3,50 per le scuole. Inoltre già per Natale è prevista un'iniziativa di significato sociale: una serata per le persone sole. La scelta dei titoli cercherà di soddisfare le esigenze di un pubblico che ama i film indipendenti, d'essai e le versioni in lingua originale, finora poco facilmente reperibili nell'unico complesso esistente in zona, improntato al cinema più commerciale. Tra le proiezioni previste per gennaio spicca una minirassegna dedicata a Francesco Rosi, che comprenderà titoli come "Cadaveri eccellenti", "Le mani sulla città" e "Salvatore Giuliano". Non mancheranno le proposte per le scuole che combineranno l'educazione ambientale alla formazione culturale attraverso il linguaggio cinematografico.

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