WOMEN IN DIGITAL CINEMA
Giorgia Guarino, Attività Cinematografiche
s.r.l
Gestisco
tre monosale ed un teatro nella mia città, Sassari. Mi posso
definire una figlia d’arte, infatti la passione per il cinema e per
questo lavoro mi è stata trasmessa da mio padre, che intraprese
questa attività nel lontano 1960.
Dal 2008 uno dei miei cinema, il Moderno, è stato digitalizzato
e dal 2009 è stato predisposto anche per le proiezioni 3D.
Penso che oggi sia molto difficile fare il mestiere dell’esercente in
un mercato dominato ormai dai grandi circuiti di multiplex, ma ritengo
che investire nelle nuove tecnologie sia un passo obbligatorio ed importante:
per questo l’ho intrapreso con grande entusiasmo.
In particolar modo sono rimasta affascinata dalle potenzialità
dei contenuti alternativi che queste nuove attrezzature offrono. La
possibilità di trasmettere opere liriche, concerti e tanto altro
ancora, permette ai nostri cinema sia di diventare centri poli-culturali
sia di attirare segmenti di pubblico che raramente li frequenterebbero.
Ed infatti, da oltre un anno, ho avviato con successo il progetto Operalcinema,
trasmettendo opere liriche sia in diretta sia in differita attraverso
il circuito di Microcinema (distributore italiano non solo di contenuti
ma anche di attrezzature digitali), che ha raccolto enormi consensi
sia di pubblico sia di critica.
Altre grandi soddisfazioni le sto ricevendo dal 3D. E’ stato inaugurato
con L’Era Glaciale 3, ed oltre ad un incremento del 40% degli spettatori,
ho avuto il piacere di vedere il pubblico contento ed entusiasta del
nuovo prodotto.
Devo però confessare che non sono per niente contenta di come
è stata fino ad oggi gestita la digitalizzazione delle sale in
Italia. Pur comprendendo le problematiche della mia associazione di
categoria, l’Anec, trovo assurdo che non abbiamo ancora un sistema di
Virtual Print Fee. Questo ha comportato che io e tutti i miei colleghi
abbiamo per adesso dovuto accollarci l’intero investimento.
La grande particolarità dell’esercizio cinematografico italiano
è sempre stata la presenza di tanti piccoli imprenditori che,
come me, hanno creduto ed investito nel cinema, ma ritengo che, se al
più presto non verrà fatto qualcosa per sostenerci, saremo
costretti a soccombere di fronte ai grandi circuiti multiplex.
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