I circuiti europei verso la digitalizzazione totale entro il 2012
Continua nel 2012 il processo, iniziato nel corso del 2011, che vede le maggiori catene europee implementare schemi di conversione totale alla nuova tecnologia.
Tra i protagonisti della digitalizzazione al 100%, figurano, in Italia UCI e The Space Cinema.
Un analogo processo è avvenuto in Spagna, dove Yelmo, la principale società d’esercizio, che aveva 209 schermi digitali all’inizio del 2011, ha ora completato il processo di installazione di proiettori digitali in tutti i suoi 403 schermi. Sulla stessa scia si collocano Cinesa, Kinepolis e Cinesur, sempre in Spagna.
Lo stesso si può dire di Utopia, che gestisce cinema in Benelux e in Francia, e di Zon Lusomundo in Portogallo.

Tra i grandi circuiti che entro il 2012 completeranno la transizione digitale, anche SF Bio, la principale società d’esercizio svedese con 35 cinema e 244 schermi. Il gruppo ha infatti firmato, il 28 febbraio 2012, un accordo esclusivo con Barco per digitalizzare il circuito con l’installazione di proiettori DP2K e DP4K.

Nel Regno Unito, le maggiori società d’esercizio sono già completamente digitalizzate. Possiamo citare, a titolo d’esempio, Vue, Apollo (recentemente acquisita da Vue), Showcase, che hanno scelto la tecnologia digitale 4K di Sony.
Un’altra grande catena, City Screen, proprietaria di Picturehouse Cinemas, con 20 complessi, per un totale di 58 schermi già digitalizzati al 100%, ha firmato in gennaio un accordo con Arts Alliance Media per i servizi di manutenzione e supporto tecnico. I siti saranno inoltre dotati di sistemi di Theatre Management per la gestione dei contenuti digitali.
Un recente progetto di completa conversione riguarda poi G1 Group, società scozzese indipendente che gestisce, oltre a diversi bar, ristoranti, club e hotel, anche due cinema: il Grosvenor Cinema a Glasgow e il Playhouse a Perth.
Grazie all’accordo concluso in aprile con Arts Alliance Media, entrambi i siti, per un totale di 9 schermi, saranno completamente digitalizzati.

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