Tutti diversi, tutti digitali
di Elisabetta Brunella

Questa rubrica ospita ritratti di cinema d'Europa e del resto del mondo assai diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di aver adottato la proiezione digitale

Paese
Nome del cinema
Città
Società
Numero di proiettori digitali
Marca del proiettore digitale

Risoluzione
Server
N. di schermi 3D
Fornitore di tecnologia 3D

Paesi Bassi

CineLounge

Houten

Roma Service Bioscopen

4

Christie

2k
Dolby
3
Dolby

 

CineLounge - Houten

Se sia l'ultimo nato non lo so. Di sicuro è il cinema olandese più innovativo. A cominciare dal fatto che è stato il primo complesso dei Paesi Bassi venuto alla luce solo con la tecnologia digitale. Aperto il 26 febbraio 2010, il CineLounge di Houten - una cittadina di 48.000 abitanti, in forte espansione al punto di lambire ormai i confini della più grande e famosa Utrecht - non ha mai visto una pellicola 35mm.

"A dire il vero - precisa Annemieke Mc Cabe, la direttrice che al tratto gentile e pacato abbina un'attenzione estrema ai vari aspetti di un cinema piccolo, ma dalla gestione complessa - dei film 35mm siamo riusciti a vedere ancora le scatole di latta: i primi tempi i distributori non si erano ancora attrezzati con imballaggi adatti all'era digitale. Così aprivamo il grande coperchio di latta e ci trovavamo dentro il pacchettino dell'hard disk".

Ora le cose sono cambiate al punto che la distribuzione fisica sta cedendo il passo all'invio via cavo.

"È stata una scommessa aprire un cinema senza passare per il 35mm. Eppure la nostra scelta è stata quella giusta ed ha avuto la collaborazione dei distributori: non abbiamo mai dovuto rinunciare a un film che avessimo deciso di proiettare".

Come ha vinto la sfida del digitale "puro", così il CineLounge ha guadagnato anche quella di dare nuova vita al "service bioscoop".

Nei Paesi Bassi, soprattutto nei centri minori, esisteva infatti la tradizione di piccoli cinema dotati di bar nella sala stessa, dove veri e propri camerieri sapevano rendersi (quasi) invisibili e servire cibi e bevande agli spettatori, durante la proiezione stessa.

Han Wolf, proprietario della Roma Service Cinemas, che potremmo definire "figlio d'arte", perché discendente da una famiglia di gestori di "service bioscoop", ha immaginato una nuova versione di queste sale, supportata dalle tecnologie più innovative e da un'estetica raffinata, con 4 cinema nei Paesi Bassi. Il CineLounge è l'ultimo nato.

Qui, nelle quattro sale, ciascuna contraddistinta da un colore - il verde acqua, il lilla, il rosso, il marrone - declinato in più tonalità, riappare il tradizionale concetto della platea e della galleria.

Mentre al piano inferiore, davanti alle poltrone una mensola in legno, dotata di abat-jours dalla luce soffusa, consente agli spettatori di appoggiare piatti e bicchieri, nella galleria ci sono coppie di poltrone abbinate a un tavolino. In entrambi i casi lo spettatore può, con un pulsante, chiamare i camerieri che, elettronicamente, trasferiranno gli ordini a chi prepara i cibi "dietro le quinte".

Chiamarli "cuochi" sarebbe forse eccessivo: al CineLounge non si può immaginare di consumare un pasto come al ristorante. Si è comunque molto al di là del classico popcorn.

Entro dieci minuti dalla chiamata i clienti si vedranno servire salsicce e patatine fritte oppure tapas miste o anche mini cocktail di gamberetti.

Potranno abbinare un'ampia scelta di bevande che, oltre all'immancabile birra nazionale - in questo caso la Dommelsch, tipica del Sud dei Paesi Bassi - comprendono vini francesi e sudafricani, ma anche cocktails e liquori robusti, dal whisky all'olandesissimo Jeniever.

Chi non voglia eccedere con l'alcol - o magari abbia già mangiato a casa - potrà optare per una fetta di torta con caffè o tè, oppure per il gelato, di marca "Australian", anche se inventato da un dinamico imprenditore belga.

Un'offerta di questo tipo è pensata non per il pubblico dei teen-agers o dei giovanissimi, ma per una clientela più adulta e disposta anche a programmare per tempo, che desidera una serata particolare, in un'atmosfera del tutto diversa da quella dei multiplex.

"La galleria - aggiunge Annemieke - è ambitissima. Vendiamo l'80% dei biglietti su prenotazione, con posto assegnato".

Inoltre, chi sceglie le "poltrone lusso" della galleria (100 su 527), vendute con sovrapprezzo di 4 euro, ha il privilegio di usufruire del "Club Lounge", una sorta di salotto esclusivo situato nel foyer, che ugualmente offre la possibilità di consumare cibi e bevande.

La programmazione basata sui successi del momento e lo stile raffinato hanno reso il CineLounge un indirizzo apprezzato non solo dagli abitanti di Houten - di cui questo è l'unico cinema - ma anche della decisamente più grande e servita Utrecht.

"All'inizio i clienti locali erano quasi il 100%, dopo poco più di un anno di attività la loro percentuale era già scesa al 75%. Il fatto che molti spettatori che non vivono a Houten siano disposti a raggiungere proprio il nostro cinema ci fa molto onore".