Cari lettori,
 
sono lieta di aprire questo nuovo numero del DGT online informer con la presentazione delle più recenti statistiche sulla digitalizzazione in Europa, aggiornate al 30 giugno 2013, che sono state pubblicate sullo European Cinema Yearbook.
Dalle rilevazioni condotte da MEDIA Salles sull'andamento della digitalizzazione in Europa (36 paesi dall'Islanda alla Russia) risulta che i tre quarti degli schermi nel Continente sono ormai passati alle nuove tecnologie. Le statistiche al 30 giugno 2013 mostrano infatti che a quella data 27.457 schermi europei erano ormai dotati di proiettori digitali, con un incremento del 9,5% rispetto a sei mesi prima.
Al di là dei numeri assoluti, un dato assai indicativo per valutare la diffusione delle nuove tecnologie è il tasso di penetrazione del digitale, ovvero la percentuale di schermi digitali rispetto agli schermi totali. Qui sotto troverete un cartogramma che mostra l'incidenza del digitale nei vari paesi europei.
I 27.457 schermi digitali rappresentano complessivamente circa il 75% degli oltre 36.600 attivi nei paesi analizzati da MEDIA Salles.
Peraltro, il dato medio europeo cela grandi disparità a seconda dei singoli paesi. Tra di essi, alcuni si collocano decisamente al di sopra della media europea rilevata a metà del 2013, altri a un livello pari a quello della media, altri ancora sensibilmente al di sotto.
Le disparità appaiono evidenti già all'analisi dei sei principali mercati europei.
Se Francia e Regno Unito sono molto vicini alla digitalizzazione totale, con rispettivamente il 98% e il 97%, Germania e Russia presentano un'incidenza di schermi digitali di poco superiore al 75% e quindi alla media del Continente (rispettivamente 79% e 78%), mentre decisamente al di sotto del dato medio si trovano l'Italia (60%) e la Spagna (55%).
Quanto ai restanti territori, accanto a chi - come Norvegia, Lussemburgo e Paesi Bassi - ha già completato il processo di digitalizzazione, troviamo ancora paesi in cui gli schermi digitali rappresentano una percentuale molto bassa del parco sale. Tra questi si trovano piccoli e medi mercati, come la Serbia (24%), la Lituania (28%) e l'Estonia (26%), ma anche territori ben più estesi e popolosi, come la Grecia (21%) e la Turchia (19%).
Questi dati sono ovviamente molto preoccupanti e comportano una riflessione sul futuro di quel 25% degli schermi che ancora non ha adottato la tecnologia digitale.
Qualche anno fa, lodando l'intervento che ha permesso alla Norvegia di raggiungere per prima il traguardo della digitalizzazione al 100%, avevamo utilizzato l'espressione "non uno di meno".
Speriamo che l'Europa si ponga lo stesso obiettivo e che riesca in tempi brevi a completare il processo di transizione senza che venga perso nemmeno uno schermo.

Elisabetta Brunella
Segretario Generale di MEDIA Salles


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