DigiTraining Plus: New Technologies for the European Cinemas of the Future.
Il bilancio della decima edizione

È stata la Polonia ad ospitare la decima edizione di DigiTraining Plus: New Technologies for the European Cinemas of the Future, il corso di MEDIA Salles rivolto ai professionisti del cinema europeo che vogliano essere aggiornati sulle nuove tecnologie.
Quest'anno sono stati 28 i partecipanti, provenienti da 12 nazioni differenti - dalla Bosnia Erzegovina al Regno Unito, dalla Spagna alla Grecia - che si sono confrontati sulla situazione attuale e sulle prospettive future della digitalizzazione in Europa, ascoltando consulenti di levatura internazionale, come Michael Karagosian, ed esperti che hanno contribuito alla digitalizzazione di grandi circuiti privati, come il danese Jan Petersen, Direttore Tecnico di Nordisk Film Biografer, o alla costituzione di gruppi d'acquisto per l'esercizio medio-piccolo come Ron Sterk, Direttore dell'iniziativa olandese Cinema Digitaal.

La Polonia: una varietà di modelli economici per digitalizzare i diversi tipi di cinema
L'esperienza della Polonia, che, a metà del 2013, aveva digitalizzato 904 schermi, cioè circa i tre quarti del suo parco sale, si fonda su una varietà di modelli economici, legati a diversi tipi di cinema.
Da un lato, infatti, le tre maggiori società d'esercizio del paese - Multikino, Helios e Cinema City - hanno ormai da tempo - Multikino nel 2011, Helios e Cinema City nei primi sei mesi del 2012 - completato il processo di digitalizzazione.
Dall'altro, diversi schemi di supporto pubblico sono stati resi disponibili, a livello nazionale e locale, per i cinema di minori dimensioni e commercialmente più deboli.
Durante il corso Renata Pawlowska-Pyra ha presentato al corso il programma di sostegno alla digitalizzazione attivato nel giugno del 2011 dal Polish Film Institute, la cui caratteristica peculiare è quella di essere destinato specificamente ai cinema di qualità e d'essai, con l'obiettivo di creare luoghi di spettacolo con un ruolo culturale che siano allo stesso tempo all'avanguardia nelle tecnologie di proiezione.
Dopo due anni di attività, lo schema ha garantito il supporto alla digitalizzazione di più di 110 cinema, con uno stanziamento complessivo di 15 milioni di PLN (circa 3,5 milioni di euro).
A livello regionale si situa invece l'esperienza del "Małopolska Digital Cinemas Network", nato nel 2010 su iniziativa della Fundacja Rozwoju Kina e finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale con lo scopo di valorizzare l'attrattiva turistica del territorio della regione attraverso il miglioramento dell'offerta cinematografica. Una panoramica del funzionamento di questo modello è stata offerta a DigiTraining Plus 2013 da Marta Materska-Samek, nel corso di una delle visite in programma dedicata proprio ad un cinema appartenente alla rete della Małopolska, il cinema Centrum situato nel Centro Culturale di Wadowice.
L'attività di questo piccolo cinema, che sorge nel luogo d'origine di Papa Giovanni Paolo II, presentata dal Direttore Piotr Wyrobiec, è un esempio efficace dell'integrazione tra cinema e territorio e dell'utilizzo dell'offerta cinematografica in connessione al turismo: il cinema Centrum ha infatti incluso nella sua programmazione contenuti legati al turismo religioso incentrato sulla figura di Papa Wojtyła.

L'evoluzione della tecnologia
Mostrando le immagini del rinato cinema di Thurso - il cinema più settentrionale del Regno Unito, che ha riaperto i battenti nel 2012 puntando tutto sulla tecnologia digitale - Mike Vickers, Tesoriere di MEDIA Salles, ha aperto la decima edizione del corso sottolineando quale dovrebbe essere l'obiettivo prioritario della trasformazione digitale: valorizzare il ruolo della sala come luogo di spettacolo e di animazione culturale e consentire la fruizione sul grande schermo a un numero crescente di spettatori, portando il cinema dove oggi non c' è.
Le statistiche elaborate da MEDIA Salles - presentate da Elisabetta Brunella - mostrano tuttavia che - se ormai oltre 27.000 schermi, cioè quasi tre quarti del totale europeo, hanno scelto la tecnologia digitale - non si può dare per scontato che il restante 25% riuscirà a passare al digitale senza difficoltà. In alcuni territori o in certe tipologie di cinema la diffusione di proiettori digitali è decisamente inferiore alla media.
Una panoramica sulla situazione mondiale è stata invece offerta da Michael Karagosian, il quale ha dichiarato che sono ormai 36 i mercati in cui la pellicola è totalmente scomparsa mentre si stima che essi toccheranno quota 65 a metà del 2014.
L'installazione di proiettori digitali, che nell'ultimo triennio ha proceduto al ritmo di 30.000 unità, sta ormai perdendo di intensità. L'interesse dell'industria, dunque, si sta spostando su nuovi prodotti e applicazioni della tecnologia digitale, ma - ha continuato Karagosian rassicurando gli esercenti preoccupati di una rapida obsolescenza della tecnologia digitale - l'esperienza ha mostrato che i proiettori digitali hanno un'aspettativa di vita che va ben oltre i dieci anni inizialmente prospettati.
Alle nuove prospettive della tecnologia è stata dedicata un'ampia sessione curata da Emidio Frattaroli, Direttore della rivista tecnica AV Magazine, che ha stimolato uno sguardo critico su alcune tematiche cruciali per la qualità della proiezione digitale riscuotendo un grande interesse tra i partecipanti.

L'attenzione alla programmazione e alla comunicazione con il pubblico
Petr Vitek, il geniale co-fondatore dell'Aero di Praga, punto di riferimento del cinema di qualità, ha offerto ai partecipanti una serie di esempi su come coinvolgere il pubblico nella promozione della sala.
Accordi con accademie d'arte e istituti di design hanno consentito all'Aero e agli altri cinema suoi "satelliti" di avvalersi di una grafica e un'immagine di marca originali seppure a basso costo. Dall'altro lato gli autori dei posters dei festival o dei programmi delle varie iniziative - studenti delle scuole - si cimentano con una committenza reale e hanno occasione di far conoscere il proprio talento. Ma anche "lo spettatore medio" può giocare un ruolo attivo, per esempio decorando il proprio balcone con gli striscioni che il Bio Oko regala ai suoi fans. Nell'era digitale, attraverso un uso intenso e originale dei social media, l'Aero stimola praticamente ogni giorno i suoi aficionados a parlare del loro cinema preferito e dei suoi programmi, creando così una comunità di sostenitori sempre più ampia. A costo zero o quasi.
La programmazione dello Svetozor è altrettanto creativa, benché chiaramente inquadrata in un programma quindicinale. Imperniata sulla proiezione di uno o due titoli della cinematografia internazionale in prima uscita, - che a seconda dei giorni sono offerti ad orari diversi - si completa con produzioni di interesse più locale, documentari, anteprime, pellicole per ragazzi e contenuti aggiuntivi (a partire dalle opere del Metropolitan di New York), programmati negli orari più adatti a ogni tipo di spettatori.
Proprio sul posizionamento della sala, basato sulla conoscenza del pubblico - sia quello abituale sia quello potenziale - si è soffermato l'intervento di Peter Bosma, programmatore indipendente e ricercatore, partito con una categorizzazione delle sale. Dal "cinema nostalgia" a quello "lusso", Bosma, ha identificato sei modalità di programmazione sfidando i partecipanti al corso ad immaginare il settimo tipo, basato sulle tecnologie digitali.

Le visite: la tecnologia digitale al servizio di cinema e pubblici diversi
Uno dei punti di forza del corso DigiTraining Plus sono le visite a sale in cui le tecnologie digitali sono utilizzate per proporre al pubblico programmi diversificati e innovativi.
Esempio ne è stato il Cinema City Bonarka, un multiplex molto popolare alla periferia di Cracovia. Oltre alle proiezioni cinematografiche tradizionali, il Bonarka offre Cinema Park, un'iniziativa all'avanguardia nel campo del cosiddetto "edutainment", ovvero l'intrattenimento educativo, rivolto principalmente ai ragazzi e alle scuole - ma non necessariamente - che i partecipanti al corso hanno potuto sperimentare in prima persona.
Sempre a Cracovia, il cinema Kijów - che ha ospitato la serata inaugurale del corso - ha mostrato l'esempio di un cinema molto diverso: una sala che, con oltre 800 posti, è una delle più grandi della Polonia e propone numerosi eventi cinematografici tra cui, negli ultimi tre anni, Eurocinema Expo, la convention che presenta le tecnologie digitali ai rappresentanti dell'industria cinematografica polacca.

Tra i cinema visitati a Varsavia, la seconda location del corso, citiamo innanzitutto il Kinoteka, un cinema d'essai con 8 sale e 2 foyers situato nell'imponente Palazzo della Cultura e delle Scienze, costruito nel 1955. La programmazione del Kinoteka - dove i partecipanti hanno potuto assistere a "Varsavia 1935", un suggestivo cortometraggio d'animazione in 3D che ricostruisce l'aspetto della città prima della guerra - unisce una selezione di blockbusters e film indipendenti, accompagnata da festival tematici ed eventi speciali. Il sistema di proiezione è stato digitalizzato a marzo di quest'anno.

Totalmente diverso il Multikino Złote Tarasy, un lussuoso multiplex di ultima generazione, situato in un grande centro commerciale, con un carattere unico che sembra studiato per stupire, a cominciare dalla zona VIP e dal Velvet Bar - dove è stato servito un pranzo a buffet.
La tecnologia all'avanguardia dello Złote Tarasy ha permesso di proiettare una dimostrazione in High Frame Rates (48 fotogrammi al secondo), realizzata grazie alla collaborazione di Barco e Arri.
L'ultima tappa della giornata a Varsavia, all'insegna della diversità, è stata l'Iluzjon, un cinema con due schermi che offre una programmazione per la maggior parte incentrata sui film di repertorio della Cineteca Nazionale. L'Iluzjon è un bellissimo edificio ad un piano, circondato da un piccolo parco e completamente ristrutturato nel 2010.

Come saranno le sale del domani?
Lo sguardo sulla sala del futuro è emerso nell'intervento - che ha concluso il corso - di Ron Sterk, Direttore dell'Associazione Olandese degli Esercenti (NVB) e di Cinema Digitaal, l'iniziativa che ha permesso ai cinema dei Paesi Bassi di raggiungere l'obiettivo della digitalizzazione al 100%.
Sterk ha messo l'accento sull'importanza di cominciare a "pensare in digitale". Staccarsi dai vecchi modelli legati alla pellicola, scoprire nuove potenzialità e modi di lavorare innovativi è una sfida ben più ambiziosa - ma anche più appassionante - che cambiare il macchinario. E' questo nuovo modo di pensare, secondo Sterk, che consentirà di dar lunga vita alle sale. E a chi ritenesse di non averne le forze necessarie Sterk indica una via sperimentata con successo nei Paesi Bassi: quella della cooperazione. E' stato unendo le forze che gli esercenti olandesi - anche quelli dei cinema più piccoli - sono riusciti a digitalizzarsi attraverso un modello di VPF collettivo ed è ancora grazie alla collaborazione che hanno creato "Cinéville", l'abbonamento mensile che consente il libero accesso alle sale d'essai di Amsterdam e di altre nove città. Così anche i cinema indipendenti si sono dotati di uno strumento che in passato era stato appannaggio dei maggiori circuiti europei.

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