Conclusioni dell'atelier 1
"L'evoluzione delle politiche di sostegno alla produzione in Europa"

Presidente: Carole Tongue
Rapporteur: Jean-Nokl Dibie

L'atelier, su proposta del suo presidente, ha lavorato sulla base di due domande:

  1.  sostegno ai progetti o alle imprese?
  2. come migliorare la circolazione dei film e dei programmi audiovisivi europei?
Sulla prima domanda, è chiaramente apparso dal dibattito che non c’è opposizione ma complementarità tra il progetto e l'impresa, l'opera e il produttore, perché non ci può essere un progetto senza impresa e vice-versa. Bisogna perciò sostenere parallelamente i progetti e le imprese secondo una gerarchia adatta alle diversità culturali e ai livelli di sviluppo nazionali e/o regionali.
COMPLEMENTARITA' è stata la parola chiave del dibattito.
Complementarità tra il progetto e l'impresa.
Complementarità tra il cinema e la televisione
Complementarità tra i meccanismi di sostegno nazionali, regionali e comunitari, che h importante armonizzare anziché omogeneizzare, e non tanto i meccanismi, adatti a certe specificità, quanto i loro obiettivi e le loro finalità.
Complementarità tra le politiche di sostegno a finalità culturali ed economico-industriali. Non è il caso chiamare in causa gli obiettivi culturali, ma di accompagnarli sistematicamente attraverso meccanismi di sostegno e di incoraggiamento all'industria audiovisiva. Sembra perciò necessario aprire all'industria audiovisiva, i meccanismi tradizionali di sostegno ai settori industriali, come le garanzie di credito, il capitale a rischio, gli incentivi fiscali e l'insieme dei fondi comunitari appropriati.
 
Se complementarità è stata la parola chiave della prima parte del dibattito, la circolazione delle opere, oggetto della seconda parte è stata al centro degli interventi. E' una priorità incentivare, sostenere, agevolare la circolazione dei film e delle opere audiovisive europee non nazionali in Europa, ed europee fuori dell'Europa. Perciò, offrire delle produzioni di qualità e disporre di strumenti e di mezzi di promozione e di diffusione adatti è un imperativo.
 
Delle produzioni di qualità, che passano attraverso dei sostegni alla creazione (il creatore è l'interprete di una cultura) e un finanziamento sufficiente in funzione del livello d'investimento. E' apparso essenziale sostenere l'investimento, combinando misure d'incentivo e obblighi.
Una politica di promozione delle opere europee, perché prima di guardarle, bisogna conoscerne l'esistenza.
 
Nel sottolineare l'importanza di assicurare questa promozione presso i consumatori, spettatori, telespettatori, navigatori Internet, il dibattito ha evidenziato un vero bisogno di promozione anche presso i bambini e i giovani che debbono essere sensibilizzati alle opere europee sin dall’età scolare.
 
I meccanismi attuali di sostegno o d'incitamento, nazionali e comunitari, non soddisfanno questo bisogno di promozione, anche se i festival partecipano a quest'obiettivo. E' quindi essenziale accordare una priorità alla realizzazione di sostegni alla promozione tanto nelle scuole quanto presso i consumatori. Due proposte sono state fatte in tal senso, la creazione di uffici comuni di rappresentanza all'estero, l'attribuzione, ai migliori film europei, di finanziamenti destinati a coprire una parte significativa dei costi di promozione e di marketing di questi film all'estero.
 
Delle misure d'incitamento e d'accompagnamento alla circolazione delle opere europee:


Consapevoli dei limiti di bilancio del programma Media della Commissione, i partecipanti hanno sottolineato l'importanza che ci sarebbe, in complemento, ad aprire all'industria audiovisiva altri programmi comunitari culturali e industriali. Si è anche auspicato che i meccanismi nazionali e comunitari di sostegno all'industria audiovisiva non possano esser chiamati in causa dai negoziati OMC/GATS.