Sulla tecnologia è
stato rilevato come essa sia oggi pronta o almeno sulla strada per quella
che è stata definita la interoperatività tra i diversi mezzi.
Interoperativita di cui sono strumento principale:
Più complesso
resta il problema dell’interoperatività tra gli operatori che fa
passare il problema sul terreno delle modalità del consumo (esistono
ancora due modi di consumare tra PC e TV) e delle opportunità di
equilibrio generale del sistema. È questo il passaggio logico al
secondo e terzo tema: Contenuti e Regole.
Sui contenuti larga è
stata la convergenza nel giudicare inadeguata la loro evoluzione rispetto
alle novità tecnologiche. Inadeguata in "verticale": non vi è
sufficiente spinta per il mutamento all’interno dei singoli comparti, anche
se in questa posizione dovrebbe spingere mutamento della concezione dei
modi di fruizione della TV a cominciare dal palinsesto: il linguaggio della
neo-TV e l’uso del telecomando sono ormai inscindibili e portano un’offerta
dove generi tradizionali perdono specificità e coscienza.
Ma soprattutto l’inadeguatezza
appare rilevante in senso "orizzontale"’: la creazione di prodotti specifici
per la multimedialità. I prodotti multimediali oggi vanno approntati
per un mercato dove non c’è più una Biancaneve (la tv generalista)
e sette nanetti; ma dove la TV generalista - destinata peraltro a durare
in eterno - avrà in un universo segnato da mille canali un ruolo
ridimensionato, e si potrebbe dire che sarà una TV "tematizzata
al generalismo del prodotto". Tutti nani quindi, o tutti giganti.
Questa nuova rete di distribuzione
in ogni caso accanto al tradizionale prodotto tv, pur esso rinnovato e
da rinnovare veicolerà centinaia di pacchetti multimediali compressi
da Internet, indirizzate ai Personal Computer di un’utenza domestica ma
anche commerciale e professionale. Si va quindi verso un’integrazione di
prodotto e la creazione di una nuova domanda questo complesso rappresenterà
appunto come suona il titolo dell’atelier la nuova struttura dell’offerta
dei programmi in dotta dalle tecnologie. Ma, appunto non soltanto la giusta
posizione di vecchia tv e nuova confezione dei dati per computer ma anche
un prodotto nuovo e sincretico che serva vecchia e nuova domanda. Perché
non cominciare a pensare a sperimentare le sue caratteristiche. Si potrebbe
cominciare dagli archivi delle televisioni che rappresentano una straordinaria
ricchezza il cui valore aumenta ogni giorno e che potrebbero rappresentare
la base non solo dei canali memoria, divenuti un po’ stucchevoli, ma di
un nuovo prodotto proveniente dall’uso creativo della post-produzione,
così come potrebbero essere considerati elementi fondamentali per
il nuovo prodotto specificamente intermediale. Trattando questo secondo
tema nell’atelier si è anche accennato a due temi trasversali:
Nell’ultimo tema è
stato il tentativo di rispondere a quale domanda: nel quadro di quali regole
può avvenire questo sviluppo.
Ricordati i processi in
parte ineludibili ma non privi di rischi delle progressive concentrazioni
si a verticali che orizzontali e la necessita di sviluppare un sistema
a piattaforme aperte è stato affermato da parte della maggioranza
dei partecipanti all’atelier che forse non basta una regolazione "leggera"
(relativa cioè agli accessi, alla non discriminazione ecc…) ed è
stata piuttosto prospettata la necessità di una regolazione pesante
"almeno per certi problemi" che senza soffocare il libero mercato tenda
proprio a impedire che si creino condizioni di impedimento di distorsione
al suo libero sviluppo attraverso concentrazioni naturali e distorsioni
forzate del consumo. Purtroppo la mancanza di tempo ha impedito di approfondire
questo delicatissimo tema che è rimasto appena accennato.