La freccia azzurra
di Enzo D'Alò
Sinopsi
Analisi della struttura
Itinerari didattici
Elementi per la discussione
Idee
Dati generali
Produzione: Produttore esecutivo: Produttori associati: |
La Lanterna Magica (I), Fama Film AG (CH),
Monipoly Productions (LUX) Maria Fares Rolf Schmid & Vreni Traber, Paul Thiltges |
Soggetto: | dal racconto omonimo di Gianni Rodari |
Sceneggiatura: | Enzo D'Alò e Umberto Marino |
Musiche originali: | Paolo Conte |
Tecnica: Personaggi: Direttore delle animazioni: |
animazione Paolo Cardoni Silvio Pautasso |
La voce di 'Scarafoni': La voce della 'Befana': |
Dario Fo Lella Costa |
Distribuzione internazionale: Distribuzione italiana: |
Sacis Mikado |
Durata: 92 minuti. Formato 35mm
'Sinopsi
PROLOGO: sull'immagine di un mondo
che gira e si fa via via sempre più grande, una voce fuori campo
recita:"Nella notte di Natale, Babbo Natale porta i doni a tutti i
bambini del mondo. Ma i bambini più fortunati sono quelli italiani,
perchè in Italia nella notte dell'Epifania ricevono degli altri
doni. Li porta loro la Befana, una vecchina che vola di casa in casa a
cavallo di una scopa. Un cinque gennaio di tanti anni fa però i
bambini italiani rischiarono di non aver nessun dono..."
E' il pomeriggio del cinque gennaio. Nevica
e in una piccola cittadina tantissimi bambini con i loro genitori si affrettano
per le ultime compere. In moltissimi si accalcano anche davanti alla vetrina
del negozio della Befana che durante tutto l'anno riceve ordinazioni e
lettere dai bambini e , proprio nella notte fra il 5 e il 6 gennaio, porta
i doni a chi è stato buono.
Quell'anno però molti bambini rischiano di non veder avverato il
loro desiderio. Infatti il malefico assistente della Befana, il dottor
Scarafoni, dopo aver costretto a letto la vecchina con una "strana
inflenza", ha incominciato a sua insaputa ad accettare ordinazioni
solo dietro un profumato compenso e ha deciso di portare i doni solo a
chi ha i soldi per pagarglieli.
I bambini molto ricchi come Carlo Alberto e Filippo Maria possono perciò
consegnare, molto pomposamente, la lunga lista dei regali nel negozio,
pagare e andarsene soddisfatti e sicuri di ricevere tutto quanto richiesto.
Ben diversa è invece l'accoglienza per Francesco, un bambino povero,
orfano del papà, che aiuta la famiglia vendendo caramelle in un
cinema; passando davanti al negozio della Befana si è innamorato
di uno dei tanti giocattoli che popolano la vetrina: uno splendido treno,
la Freccia Azzurra. Dentro al negozio ha però scoperto che quell'anno
per ricevere i doni della Befana, bisogna pagarli! E' stato inoltre trattato
molto duramente da Scarafoni, che lo ha addirittura minacciato e sbattuto
in strada in malo modo.
Per fortuna però i giocattoli che, si sa, hanno un cuore grande,
quando scoprono la cattiva intenzione del dottor Scarafoni, decidono di
organizzare una vero e proprio piano contro di lui. Ognuno di loro ha voglia
infatti di finire nelle mani di un bambino che lo desideri veramente e
lo tratti con amore e cura e non nelle mani di quei bambini viziati che
si stufano di tutto dopo pochissimo tempo.
Vediamo così i giocattoli, che ovviamente sono tutti magici e animati,
discutere tra loro e organizzare un piano di fuga. Quasi tutti sono d'accordo
che l'unica possibilità sia quella di scappare dal negozio per raggiungere
da soli Francesco e gli altri bambini che li aspettano.
Così, poco prima che Scarafoni li prenda per consegnarli ai proprietari
che hanno pagato, i giocattoli se la filano in colonna, approfittando di
un passaggio segreto- un buco nel muro- che collega il retrobottega del
negozio con l'esterno.
Inizia a questo punto la grande avventura dei giocattoli e in testa a tutti
c'è il cane di pezza Spicciola che, con il naso nella neve, fiuta
le tracce di Francesco.
Non appena però Scarafoni si accorge della scoparsa dei giocattoli,
si lancia alla loro disperata ricerca: deve assolutamente trovarli e consegnarli
al più presto ai genitori che hanno sborsato i quattrini. Perciò,
a cavallo della scopa della Befana, Scarafoni inizia a esplorare la città
dall'alto. Intanto i giocattoli proseguono nel loro viaggio e, come in
ogni "on the road" che si rispetti, lungo il percorso incontrano
amici che li aiutano come Arturo, il metronotte, o la Statua nella piazza,
ma si trovano anche a dover affrontare numerosi pericoli e a superare molti
ostacoli: una pozzanghera diventa per loro un terribile gorgo che sta per
inghiottire una bambolina, ma per fortuna il Capitano Mezzabarba riesce
a salvarla grazie alla sua ancora; Scarafoni - grazie al tradimento del
mago- sta per riprenderli tutti, ma arriva il pilota a sbarrargli la strada,
sprandogli in pieno viso una raffica di cicche; la Freccia Azzurra sta
per essere distrutta da un tram e solo all'ultimo minuto riesce a fuggire
dai binari....
Mentre i giocattoli molto coraggiosamente cercano di raggiungere il loro
obiettivo, in città succedono tante altre cose interessanti...
La Befana, svegliata da una telefonata di protesta di un genitore ricco,
scopre l'inganno di Scarafoni e decide dunque di entrare in azione: sveglia
i giocattolai della città per far loro costruire nuovi giocattoli
da distribuire prima dell'alba.
Lesto e Scarpa, due maldestri e litigiosi ladruncoli che hanno visto Scarafoni
nascondere molti soldi nella cassaforte, decidono di compiere una rapina,
ma non riuscendo a entrare dall'unica piccola e stretta finestrella che
dà accesso al negozio della Befana, decidono di servirsi di un bambino
e rapiscono Francesco che, a quell'ora di notte - terminato il suo lavoro
al cinema- è l'unico in giro per la città.
Passa un po' di tempo e Scarafoni riesce a raggiungere un'altra volta i
giocattoli e sta per catturarli, quando Spicciola lo assale... Gli altri
riescono così a fuggire, in compenso lui finisce nel bidone dell'immondizia.
Intanto i bambini, sia ricchi che poveri, sono sempre più agitati
perchè le ore passano e della Befana non c'è alcuna traccia...Solo
qualche fortunato vede avverarsi il proprio desiderio perchè certi
giocattoli ( che ormai hanno perso Spicciola e non sono perciò più
in grado di seguire le tracce di Francesco), quando trovano sul loro percorso
qualche bimbo interessante, scelgono di staccarsi dal gruppo e di fermarsi
in dono. Così l'orsetto giallo resta nel lettino di un bimbo che
vive in una cantina, le due bamboline si fermano a casa di Barbara, il
Capitano Mezzabarba finisce per errore nelle mani di Marina, le matite
colorate riempiono la casa di disegni magici a un tenero bimbo e la Freccia
Azzurra con i macchinisti e il capostazione si ferma da Roberto, il figlio
di un ferroviere..
Nel frattempo Francesco, rinchiuso nel negozio della Befana, chiama la
polizia per denunciare i due ladruncoli, ma viene creduto complice e arrestato.
Per fortuna il metronotte Arturo- che è amico di Francesco- convinto
dell'innocenza del ragazzo, corre a chiamare la Befana la quale si precipita
in commissariato e, grazie alla sua autorità, lo fa immediatamente
rilasciare.
E' ormai l'alba, Francesco stanco morto se ne sta tornando a casa e un
vetturino che lo vede solo e affranto gli offre un passaggio sulla sua
carrozza.
La Befana, dopo aver ritirato i nuovi giocattoli da Mastro Simone, parte
a razzo per la distribuzione dei regali e riesce ad accontentare tutti
i bambini.
Spicciola, che nel frattempo è riuscito - grazie all'aiuto di un
altro cane - a uscire dal bidone dell'immondizia e, magicamente, si è
trasformato in un cane in carne ed ossa, vaga triste e malinconico per
la città deserta....
Ad un tratto, quando ormai tutto sembra finire male, Spicciola s'imbatte
nella carrozza e rincontra così finalmente Francesco che, felicissimo
d'aver trovato un nuovo amico, pensa che quello sia il miglior regalo che
la Befana potesse fargli.
E Scarafoni? Ormai stanco d'inseguire i giocattoli, decide di tornare al
negozio, prendere i soldi dalla cassaforte e scappare velocemente. Ma proprio
mentre sta fuggendo, inseguito dai genitori infuriati per non aver ricevuti
i regali già pagati, succede l'irreparabile: la valigia si apre
e tutte le banconote si spargono in cielo e in terra e lui si accascia
al suolo disperato.
Per Scarafoni è davvero la fine, mentre per Francesco è l'inizio
di una nuova vita: la Befana gli propone di diventare il suo nuovo aiutante
di fiducia.
Analisi
della struttura
"...Mentre leggevo il libro
di Gianni Rodari a mia figlia, ho incominciato ad immergermi nella storia
della Freccia Azzurra...e inventavo delle nuove parti sul momento, quando
sentivo che potevano aumentare la sua magia poetica. Cinque lunghi anni
con La Freccia Azzurra hanno significato per me veramente un'esperienza
coinvolgente, mistica, totalizzante"( E. D'Alò)
"...L'idea alla base del mio lavoro con Enzo era quella di non voler
ricreare un linguaggio bambinesco e una dimensione semplificata, come spesso
si usa nei cartoni animati. Abbiamo cercato di scrivere come per un film
"normale", mantenere una naturalezza di dialogo, usare un linguaggio,
concependo sequenze, primi piani, ecc. Abbiamo cercato di scrivere un vero
film e credo che ci siamo riusciti" (U. Marino)
"Quando ho creato la musica per la Freccia Azzurra, ho cercato di
entrare il più possibile nel film, lavorando con Enzo sul senso
del colore, emozionandomi nel cercare nella musica i colori più
caldi o più freddi a seconda del carattere dei disegni" (P.
Conte)
Così si sono espressi a proposito del film il regista E. D'Alò,
il cosceneggiatore U. Marino e il compositore delle musiche P. Conte.
E in effetti la "Freccia Azzurra" è proprio un'opera filmica
che, partendo dalle forti suggestioni narrative del racconto omonimo di
Gianni Rodari, riesce a mettere in scena una storia conosciuta, ma al tempo
stesso nuova e fantastica e a costruire un concerto visivo e sonoro in
molte parti davvero ricco di poesia e di magia.
Il film, realizzato con la tecnica dell'animazione, presenta una struttura
tripartita ( fase preparatoria: antefatto nel negozio della Befana; fase
centrale: il viaggio-fuga; fase conclusiva: il ritorno nel negozio della
Befana) che può essere definita ciclica: epilogo e prologo sono
collocati in uno spazio e in un tempo reali che racchiudono, come in una
prolungata parentesi, l'intera vicenda che si svolge tutta in una notte:
quella magica dell'epifania.
Il negozio della Befana costituisce il punto di partenza/fuga per il lungo
viaggio in un mondo "altro", quello della fantasia, dove ogni
cosa è possibile, dove tutto può accadere, dove anche i giocattoli
possono diventare "vivi e veri", capaci di fare, agire e cambiare
il corso degli eventi...
Ed è proprio in questo mondo "altro"che i nostri protagonisti
vivono numerose e affascinanti avventure e affrontano innumerevoli ostacoli
e prove prima di tornare nel mondo reale.
Elementi "soglia" che segnano il confine fra una dimensione spazio-temporale
ben definita e un'altra atemporale e immaginaria sono proprio i due universi
messi in scena. Da una parte l'universo degli umani con la Befana che sogna
di regalare a tutti i bimbi buoni montagne di doni, ma non può farlo
perchè è ammalata, con il malefico e avido Signor Scarafoni
che invece non ama per niente i bambini e vuole arricchirsi a loro spese,
con il dolce e povero Francesco che sogna la sua Freccia azzurra, ma non
ha i soldi per comprarla, con i due ladruncoli dall'età imprecisata
che in modo goffo e maldestro cercano di approfittare della situazione
per impossessarsi di un po' di quattrini , con i bambini ricchi, antipatici
e prepotenti che non sanno più nè sognare, nè desiserare
e quelli poveri invece che aspettano ancora con ansia l'arrivo della vecchina
buona ...
Dall'altra l'universo dei giocattoli, magici e animati, ognuno con delle
peculiarità e caratteristiche ben precise: Spicciola il cane di
pezza coraggioso e caparbio, il capitano Mezzabarba apparentemente burbero,
ma di fondo molto sensibile e tenero, il capo sioux Penna d'Argento saggio
e riflessivo, le due inseparabili bamboline chiaccherone e un po' pettegole,
l'orsetto meccanico tutto giallo, dolcissimo e molto timido, il pilota
d'areoplano coraggioso e spericolato, la scatola di pastelli "artisitici
e fantasiosi", il mago pauroso e traditore non per volontà
sua, ma perchè è stato costruito senza cuore e poi ancora
i suonatori di una banda, il treno Freccia Azzurra con i macchinisti e
il capostazione, la scatola del meccano e una batteria di cannoni con i
rispettivi artiglieri e il loro generale, sempre desideroso di affrontare
qualche battaglia...
Mescolando filoni e generi, il film si presenta come una narrazione che
ha in sè gli elementi fantastici, iperbolici, onirici della fiaba,
ma anche gli ingredienti topici dell'avventura e del viaggio e si presta
dunque a essere analizzato e smontato sia secondo le invarianti narrative,
linguistiche e iconiche del genere fantastico che di quello avventuroso.
Nel primo caso si potrà porre l'attenzione soprattutto sulla tipologia,
sul ruolo e sulla funzione dei diversi personaggi che, come in ogni fiaba
che si rispetti, sono perfettamente caratterizzati, tipicizzati e gerarchizzati
(l'eroe, l'antagonista, gli aiutanti...). Sarà bello allora provare
a immedesimarsi in ognuno di loro, recitarne la parte, costruirne una 'carta
d'identità', cambiarne degli aspetti.... Nel secondo caso invece
si potranno ripercorrere e analizzare le tappe del viaggio-avventura (
partenza, incontro di aiutanti e/o ostacoli, superamento di prove, vittoria
finale, ritorno...) e ci si potrà divertire a ricostruire graficamente
le fasi più importanti e a giocare a riordinarle o, al contrario,
a disordinarle, cambiando così la logica degli eventi e quindi il
senso della storia. E a partire da ciò si potranno anche inventare
nuovi viaggi, nuove avventure.
Un'attenzione particolare potrebbe anche andare ai due universi messi in
scena: quello degli umani e quello dei giocattoli.
Quest'ultimi infatti, pur essendo marcatamente antropomorfizzati (parlano,
si muovono, agiscono, pensano...), hanno in sè elementi che li differenziano
profondamente dagli umani (in particolare dagli adulti): sono molto sensibili,
capaci di provare sentimenti "buoni" e agiscono ascoltando prima
di tutto la voce del cuore, con l'unico fine di far felici i bambini che
li amano.
Questa contaminazione/contrapposizione fra i due mondi, questa attribuzione
ai giocattoli di una sensibilità capace di cogliere i bisogni-desideri
dell'infanzia, può costituire un forte elemento di discussione e
può stimolare i bambini, attraverso la mediazione della dimensione
simbolico-fantastica, a "raccontarsi" agli altri, a parlare di
sè, del proprio rapporto con i giocattoli e con gli amici, con gli
adulti, dei propri sogni e desideri.
Itinerari
didattici
Lettura e interpretazione
del film
- la trama e la struttura narrativa lettura
interpretativa del film
- disegno del momento preferito;
- ricostruzione collettiva della trama e rappresentazione grafica delle
sequenze;
- riordino delle sequenze (l'insegnante fornisce delle 'carte' su cui sono
disegnati i momenti principali del film e propone ai bambini di rimetterle
in ordine); - associazione didascalia-disegno;analisi della struttura narrativa
in base alle invarianti di genere e/o alle funzioni della fiaba classica
(vedere "morfologia della fiaba" di Propp);
- invenzione e rappresentazione grafica di un finale nuovo e diverso;
- continuazione delle avventure: cosa succederà in futuro a Francesco
e alla Befana? Quali altre vicende vivranno insieme?;
- drammatizzazione della storia (usando travestimenti vari si può
mettere in scena la vicenda narrata nel film. L'esperienza può essere
documentata con fotografie che serviranno per un nuovo racconto per immagini
- i personaggi del film
- costruzione della carta d'identità
dei personaggi ( si disegna ogni personaggio e si scrive di fianco tutto
ciò che si ritiene importante sul suo conto);
- gioco "mi metto nei panni di..."( si prova , attraverso il
mimo e la recitazione, ad immedesimarsi nei vari personaggi, cercando di
rispettare caratteristiche e ruolo e si discute intorno a un argomento);
- il gioco "del più" (l'insegnante fornisce dei bigliettini
con scritte alcune qualità come: prepotente, generoso, simpatico...
e i bambini le associano ai vari personaggi del film).
- narrazione filmica e narrazione letteraria
- lettura del libro di Gianni Rodari e rappresentazione
grafica di personaggi, ambienti, situazioni come i bambini se li immaginano;
- conseguente visione del film e confronto con il libro: somiglianze e
differenze nell'uso dei codici linguistici, rapporto fra modalità
descrittive scritte e modalità descrittive visive, funzione del
montaggio nel film e comparazione con il libro; gli effetti e le emozioni
provocate dal libro e dal film ( livello di immaginazione, partecipazione,
identificazione con i personaggi,
- il manifesto del film
- prima della visione, osservazione attenta
della locandina del film e formulazione di ipotesi sul contenuto del film.
Dopo la visione, verifica di quanto detto.
- Realizzazione di un manifesto per pubblicizzare e proporre il film a
utenze varie: bambini che adorano le fiabe, adulti che non amano i film
fantastici...Che immagini creare? Quali slogan utilizzare?
Elementi
per la discussione
Sul piano tematico il film offre
numerosi spunti per indagare sul rapporto fra mondo adulto e mondo bambino,
per esplorare la dimensione del sogno, dell'immaginazione, della fantasia
nel gioco, per ragionare sulle modalità di gioco individuale e/o
di gruppo, sul ruolo/importanza dei giocattoli e sui tipi di giocattoli
preferiti dai bambini.
Alcuni nuclei tematici:
- i bambini i il Natale: aspettative, desideri, elementi di 'magia'
- i bambini e i giocattoli: chi li sceglie, quali vengono usati di più,
come vengono usati, con chi....
- i giocattoli di 'oggi' e i giocattoli di 'ieri': testimonianze di nonni
e genitori
- i bambini e i personaggi del film: figure in cui identificarsi, figure
che "infastidiscono"
- se partissi per un viaggio, nella mia valigia metterei questi giocattoli....
Idee
- Approccio alla tecnica del cinema
d'animazione: costruzione di semplici "macchine per l'animazione":
taumatropio, fenachistoscopio, zootropio, flip-book...per far comprendere
ai bambini come è possibile far muovere i disegni.
- Visione di altri film d'animazione che parlino del Natale ( es. "La
vigilia di Natale" di Brian Cosgrove e Mark Hall vedere catalogo Arrivano
i film 1995/96).
- lettura di fiabe e/o racconti in cui i giocattoli siano i protagonisti
( es. "Il soldatino di piombo", "Lo schiaccianoci"
ecc.).