Dati generali
Produzione: | Antonio e Pupi Avati per Duea Film |
Soggetto: | Lucio Gaudino, Ivan Orano |
Sceneggiatura: | Lucio Gaudino, Ivan Orano, Claver Salizzato |
Direttore della fotografia: | Cesare Bastelli |
Montaggio: | Amedeo Salfa |
Musica: | Antonio Di Pofi |
Interpreti: | Franco Nero (maggiore Ferri)
Laura Morante (Beatrice) Azzurra Fiume Garelli (Matilde) Philippe Lerois (Conte) Carlo Delle Piane (il Re) Maria Monsè (Maria) Angiola Baggi (Anna) Marzio Honorato (principe Umberto) Simone Melis (Tonio) Andrea Scorzoni (maggiore Litta) Carla Calò (la Regina) Mario Prosperi (Badoglio) |
Distribuzione: | Istituto Luce |
Sinopsi
Matilde, una ragazza di tredici anni figlia
di nobili, partecipa alle nozze della sua cameriera Maria che sposa il
medico del paese. La situazione è davvero particolare perchè
Maria ha già un bambino, che non è figlio del dottore. Matilde
eccitata dalla festa ricorda un'altra giornata assai speciale vissuta un
anno prima, il 9 settembre 1943.
Matilde è nella casa del nonno, dove
si sta preparando il pranzo di nozze della sua cameriera. Maria spiega
alla ragazzina di come sia già rimasta incinta, sorprendendola non
poco. Il fidanzato di Maria, Tonio, chiacchierando con Matilde le offre
una sigaretta perchè ormai la considera adulta. Il padre di Matilde
è in guerra in Africa; la sua nave è stata affondata e si
teme il peggio. Il nonno cerca di mettersi in contatto telefonico col figlio,
senza riuscirvi.
Matilde ha un fratello minore del quale è
piuttosto gelosa. Quel giorno decide di fargli uno scherzo veramente atroce:
gli fa credere di essere figlio di qualcun'altro. Il bambino si deprime
e perde la parola, preoccupando non poco i suoi famigliari, ignari di quanto
accaduto tra i fratelli. Nel parco della villa arriva un'auto che trasporta
alcuni componenti dello Stato maggiore dell'esercito, che sono venuti a
chiedere ospitalità per il re ed il suo seguito, in viaggio da Roma
verso l'Adriatico. Fra di essi c'è il maggiore Ferri, un uomo che
colpisce Matilde per il suo fascino e che deve essere in qualche modo già
noto a suo madre.
Per garantire la massima segretezza la maggior
parte della servitù viene chiusa nelle cantine e nei solai ed il
pranzo di nozze di Maria verrà offerto agli illustri ospiti.
Matilde riesce ad entrare nella stanza del
re. Chiede notizie del padre a quell'uomo che ha il potere di determinare
il destino dei suoi sudditi. Il re non risponde, per lui parla la regina.
All'ora di pranzo, su richiesta di Maria,
Matilde va in solaio per portare del cibo a Tonio e lo scopre mentre fa
all'amore con un'altra donna della servitù. La delusione è
profonda.
La madre di Matilde è molto nervosa
e la ragazzina capisce che cio non è dovuto esclusivamente al comportamento
del fratello e alla mancanza di notizie del marito, ma anche alla presenza
del maggiore Ferri. Quando li scopre abbracciati l'ipotesi diviene certezza.
Gli uomini del governo e dell'esercito che
accompagnano il re decidono il piano di fuga.
Matilde, intanto, incontra nuovamente il re.
Questa volta l'uomo parla e le racconta della sua triste infanzia, trascorsa
sempre lontano dai genitori. Matilde scopre che la sua idea di re è
solo una costruzione fantastica; il pover'uomo che le sta davanti non è
in grado di determinare neppure il suo destino.
Gli ospiti lasciano il palazzo e con essi
parte anche il maggiore Ferri. In casa non si trova più il fratellino
di Matilde, che viene cercato a lungo e dovunque. Ferri lo scopre addormentato
sul sedile posteriore della sua macchina e lo riporta alla madre.
Il maggiore riparte. E' molto indeciso sul
da farsi. Vorrebbe tornare a Roma e combattere contro i fascisti, ma non
sa scegliere. Giunto ad un posto di blocco tedesco, decide di forzarlo
e muore ucciso dai militari Termina così il racconto di Matilde.
La ragazza ricorda che il nonno venne arrestato
dai tedeschi e dopo un certo tempo fu rilasciato.
Siamo di nuovo alle cerimonia nuziale già
vista in apertura del film. Matilde, contenta, tiene in braccio Giovanni,
il bambino di Maria.
Analisi
della struttura
Era il 9 settembre 1943 e Matilde, la protagonista,
aveva dodici anni, quando al palazzo del nonno cercò riparo il re
Vittorio Emanuele con la regina, il principe Umberto, il governo e lo Stato
maggiore dell'esercito. Quella fu una giornata per molti versi speciale
e Matilde la racconta in un lungo flash-back.
Il film ha una struttura circolare. Inizia
e finisce nel giorno delle nozze della cameriera Maria. Per Matilde anche
quello è un giorno molto particolare perchè Maria sposa una
persona diversa dal padre naturale del bambino che ha partorito. Fra le
due parentesi narrative si inserisce il suo racconto.
Il regista sceglie l'uso del bianco e nero
come colore della memoria; tutta la vicenda narrata dal film costituisce
infatti un "passato" che è presente nella mente della protagonista
e che viene narrato a noi, spettatori di più di cinquant'anni dopo.
Il tono della narrazione oscilla fra la meraviglia
e lo sconcerto e pertanto anche le immagini utilizzano un gioco di luci
e ombre particolarmente mirato a costruire un clima corrispondente a questi
stato d'animo.
La vicenda si svolge per intero nella villa
del nonno di Matilde. Il palazzo diviene pertanto una specie di teatro
dove viene messa in scena la successione dei fatti della giornata.
Nella vita della ragazzina, quel giorno ha
rappresentato sotto tutti i punti di vista una sorta di svezzamento dall'infanzia.
Seguendo l'ordine della narrazione vediamo che Matilde:
-viene promossa nel gruppo degli adulti sia
da Tonio, che le offre una sigaretta, che da Maria, che la introduce ai
misteri dell'amore e della procreazione
-si scontra con la realtà della possibile
morte del padre
-rimane affascinata dalla bellezza del maggiore
Ferri
-scopre il tradimento in amore
-intuisce e verifica una relazione particolare
fra la madre e Ferri
-conosce un re come figura umana e non più
fiabesca
Proprio relativamente a quest'ultimo punto
occorre notare come il re Vittorio Emanuele III, splendidamente interpretato
da Carlo Delle Piane, venga qui rappresentato nella luce in cui la ragazzina
lo ha visto e conosciuto. La sua figura di uomo politico non viene quindi
sottoposta a giudizio. Attraverso il racconto del re, Matilde scopre che
l'immagine onnipotente che aveva in testa, che le deriva dal mondo delle
fiabe ma anche dalla sua appartenenza nobile, non esiste e ne è
delusa; il re non è in grado di determinare neppure il suo destino.
Il film fa suo il giudizio della ragazzina che alla delusione unisce la
pietà per l'uomo segnato da un'infanzia infelice.
Mostrando il film ai ragazzi è bene
sottolineare questi aspetti affinchè si rendano ben conto di come
la rappresentazione filmica, subita senza un approfondimento degli intenti
del regista (e qui sono onestamente dichiarati), rischi di fatto di fuorviare
da un giudizio più complessivo (in questo caso su una figura storica)
perchè il film è necessariamente parziale.
L'incontro col re ha rappresentato il culmine
di quella giornata speciale nella quale Matilde per la prima volta comincia
a vedere il mondo degli adulti per quello che è, segnato anche da
incoerenza e mancanza di sincerità.
Tutti gli adulti del film, seppure in modi
diversi, sono figure poco determinate e ambigue agli occhi della ragazza.
La morte finale del maggiore Ferri, che non sapendo decidere da che parte
stare compie un gesto probabilmente eroico dal suo punto di vista, ma assurdo
per un uomo della sua età, che si presume consapevole dell'esito
finale di un'azione, può apparire una forzatura del soggetto. Un'altra
lettura proponibile è che il regista scegliendo proprio questa fine
per la figura di adulto più affascinante, abbia voluto sottolineare
proprio l'irresponsabilità e la superficialità di tutti questi
uomini. Mostrando il film ad un pubblico di adolescenti vale sicuramente
la pena di soffermarsi su questi aspetti proponendoli alla loro discussione.
Itinerari
didattici
Il 9 settembre 1943. Analisi di documenti
storici
Elementi
per la discussione
- Analizzare gli atteggiamenti dei vari personaggi
adulti rispetto al tema della responsabilità verso la famiglia,
nell'amore di coppia e verso la nazione.
- Osservando il mondo degli adulti: le delusioni
e le impressioni positive
- Una tredicenne di cinquant'anni fa e una
tredicenne d'oggi. Ci sono differenze?