Io e il re
di Lucio Gaudino
 
Sinopsi
Analisi della struttura
Itinerari didattici
Elementi per la discussione
 

Dati generali
 
Produzione: Antonio e Pupi Avati per Duea Film
Soggetto: Lucio Gaudino, Ivan Orano
Sceneggiatura:  Lucio Gaudino, Ivan Orano, Claver Salizzato 
Direttore della fotografia:  Cesare Bastelli
Montaggio: Amedeo Salfa
Musica: Antonio Di Pofi
Interpreti: Franco Nero (maggiore Ferri) 
Laura Morante (Beatrice) 
Azzurra Fiume Garelli (Matilde) 
Philippe Lerois (Conte) 
Carlo Delle Piane (il Re) 
Maria Monsè (Maria) 
Angiola Baggi (Anna) 
Marzio Honorato (principe Umberto) 
Simone Melis (Tonio) 
Andrea Scorzoni (maggiore Litta) 
Carla Calò (la Regina) 
Mario Prosperi (Badoglio)
Distribuzione:  Istituto Luce
Durata: 87' - Italia, 1995

Sinopsi
Matilde, una ragazza di tredici anni figlia di nobili, partecipa alle nozze della sua cameriera Maria che sposa il medico del paese. La situazione è davvero particolare perchè Maria ha già un bambino, che non è figlio del dottore. Matilde eccitata dalla festa ricorda un'altra giornata assai speciale vissuta un anno prima, il 9 settembre 1943.
Matilde è nella casa del nonno, dove si sta preparando il pranzo di nozze della sua cameriera. Maria spiega alla ragazzina di come sia già rimasta incinta, sorprendendola non poco. Il fidanzato di Maria, Tonio, chiacchierando con Matilde le offre una sigaretta perchè ormai la considera adulta. Il padre di Matilde è in guerra in Africa; la sua nave è stata affondata e si teme il peggio. Il nonno cerca di mettersi in contatto telefonico col figlio, senza riuscirvi.
Matilde ha un fratello minore del quale è piuttosto gelosa. Quel giorno decide di fargli uno scherzo veramente atroce: gli fa credere di essere figlio di qualcun'altro. Il bambino si deprime e perde la parola, preoccupando non poco i suoi famigliari, ignari di quanto accaduto tra i fratelli. Nel parco della villa arriva un'auto che trasporta alcuni componenti dello Stato maggiore dell'esercito, che sono venuti a chiedere ospitalità per il re ed il suo seguito, in viaggio da Roma verso l'Adriatico. Fra di essi c'è il maggiore Ferri, un uomo che colpisce Matilde per il suo fascino e che deve essere in qualche modo già noto a suo madre.
Per garantire la massima segretezza la maggior parte della servitù viene chiusa nelle cantine e nei solai ed il pranzo di nozze di Maria verrà offerto agli illustri ospiti.
Matilde riesce ad entrare nella stanza del re. Chiede notizie del padre a quell'uomo che ha il potere di determinare il destino dei suoi sudditi. Il re non risponde, per lui parla la regina.
All'ora di pranzo, su richiesta di Maria, Matilde va in solaio per portare del cibo a Tonio e lo scopre mentre fa all'amore con un'altra donna della servitù. La delusione è profonda.
La madre di Matilde è molto nervosa e la ragazzina capisce che cio non è dovuto esclusivamente al comportamento del fratello e alla mancanza di notizie del marito, ma anche alla presenza del maggiore Ferri. Quando li scopre abbracciati l'ipotesi diviene certezza.
Gli uomini del governo e dell'esercito che accompagnano il re decidono il piano di fuga.
Matilde, intanto, incontra nuovamente il re. Questa volta l'uomo parla e le racconta della sua triste infanzia, trascorsa sempre lontano dai genitori. Matilde scopre che la sua idea di re è solo una costruzione fantastica; il pover'uomo che le sta davanti non è in grado di determinare neppure il suo destino.
Gli ospiti lasciano il palazzo e con essi parte anche il maggiore Ferri. In casa non si trova più il fratellino di Matilde, che viene cercato a lungo e dovunque. Ferri lo scopre addormentato sul sedile posteriore della sua macchina e lo riporta alla madre.
Il maggiore riparte. E' molto indeciso sul da farsi. Vorrebbe tornare a Roma e combattere contro i fascisti, ma non sa scegliere. Giunto ad un posto di blocco tedesco, decide di forzarlo e muore ucciso dai militari Termina così il racconto di Matilde.
La ragazza ricorda che il nonno venne arrestato dai tedeschi e dopo un certo tempo fu rilasciato.
Siamo di nuovo alle cerimonia nuziale già vista in apertura del film. Matilde, contenta, tiene in braccio Giovanni, il bambino di Maria.

Analisi della struttura
Era il 9 settembre 1943 e Matilde, la protagonista, aveva dodici anni, quando al palazzo del nonno cercò riparo il re Vittorio Emanuele con la regina, il principe Umberto, il governo e lo Stato maggiore dell'esercito. Quella fu una giornata per molti versi speciale e Matilde la racconta in un lungo flash-back.
Il film ha una struttura circolare. Inizia e finisce nel giorno delle nozze della cameriera Maria. Per Matilde anche quello è un giorno molto particolare perchè Maria sposa una persona diversa dal padre naturale del bambino che ha partorito. Fra le due parentesi narrative si inserisce il suo racconto.
Il regista sceglie l'uso del bianco e nero come colore della memoria; tutta la vicenda narrata dal film costituisce infatti un "passato" che è presente nella mente della protagonista e che viene narrato a noi, spettatori di più di cinquant'anni dopo.
Il tono della narrazione oscilla fra la meraviglia e lo sconcerto e pertanto anche le immagini utilizzano un gioco di luci e ombre particolarmente mirato a costruire un clima corrispondente a questi stato d'animo.
La vicenda si svolge per intero nella villa del nonno di Matilde. Il palazzo diviene pertanto una specie di teatro dove viene messa in scena la successione dei fatti della giornata.
Nella vita della ragazzina, quel giorno ha rappresentato sotto tutti i punti di vista una sorta di svezzamento dall'infanzia. Seguendo l'ordine della narrazione vediamo che Matilde:
-viene promossa nel gruppo degli adulti sia da Tonio, che le offre una sigaretta, che da Maria, che la introduce ai misteri dell'amore e della procreazione
-si scontra con la realtà della possibile morte del padre
-rimane affascinata dalla bellezza del maggiore Ferri
-scopre il tradimento in amore
-intuisce e verifica una relazione particolare fra la madre e Ferri
-conosce un re come figura umana e non più fiabesca
Proprio relativamente a quest'ultimo punto occorre notare come il re Vittorio Emanuele III, splendidamente interpretato da Carlo Delle Piane, venga qui rappresentato nella luce in cui la ragazzina lo ha visto e conosciuto. La sua figura di uomo politico non viene quindi sottoposta a giudizio. Attraverso il racconto del re, Matilde scopre che l'immagine onnipotente che aveva in testa, che le deriva dal mondo delle fiabe ma anche dalla sua appartenenza nobile, non esiste e ne è delusa; il re non è in grado di determinare neppure il suo destino. Il film fa suo il giudizio della ragazzina che alla delusione unisce la pietà per l'uomo segnato da un'infanzia infelice.
Mostrando il film ai ragazzi è bene sottolineare questi aspetti affinchè si rendano ben conto di come la rappresentazione filmica, subita senza un approfondimento degli intenti del regista (e qui sono onestamente dichiarati), rischi di fatto di fuorviare da un giudizio più complessivo (in questo caso su una figura storica) perchè il film è necessariamente parziale.
L'incontro col re ha rappresentato il culmine di quella giornata speciale nella quale Matilde per la prima volta comincia a vedere il mondo degli adulti per quello che è, segnato anche da incoerenza e mancanza di sincerità.
Tutti gli adulti del film, seppure in modi diversi, sono figure poco determinate e ambigue agli occhi della ragazza. La morte finale del maggiore Ferri, che non sapendo decidere da che parte stare compie un gesto probabilmente eroico dal suo punto di vista, ma assurdo per un uomo della sua età, che si presume consapevole dell'esito finale di un'azione, può apparire una forzatura del soggetto. Un'altra lettura proponibile è che il regista scegliendo proprio questa fine per la figura di adulto più affascinante, abbia voluto sottolineare proprio l'irresponsabilità e la superficialità di tutti questi uomini. Mostrando il film ad un pubblico di adolescenti vale sicuramente la pena di soffermarsi su questi aspetti proponendoli alla loro discussione.

Itinerari didattici
Il 9 settembre 1943. Analisi di documenti storici

Elementi per la discussione
- Analizzare gli atteggiamenti dei vari personaggi adulti rispetto al tema della responsabilità verso la famiglia, nell'amore di coppia e verso la nazione.
- Osservando il mondo degli adulti: le delusioni e le impressioni positive
- Una tredicenne di cinquant'anni fa e una tredicenne d'oggi. Ci sono differenze?