Dati generali
Produzione: | Corol Hughes per Flyng Films PIY LTD |
Soggetto: | da 'Come back to show you I could fly" di Robin Klein |
Sceneggiatura: | Richard Lowenstein |
Direttore della fotografia: | Graeme Wood |
Musica originale: | Not Drowning Waving |
Montaggio: | Jill Blicock |
Interpreti: | Sudi de Winter (Seymour)
Fiona Ruttelle (Angie) Lynne Murphy (Theima) Michey Comilleri (madre di Seymour) Rebecca Smort (Lynne) |
Distribuzione: | Mikado |
Si segnala che il film presenta momenti di crudezza narrativa (riferita alla droga) e di linguaggio.
Sinopsi
Seymour è un ragazzino di undici anni
che trascorre le vacanze estive praticamente recluso in casa di un'anziano
parente che ha con lui un rapporto piuttosto distante, Seymour coglie ogni
occasione per fantasticare. Quando la donna esce, al mattino, gli è
fatto divieto di uscire a sua volta; anche il televisore non può
essere acceso. Fortunatamente la casa ha un piccolo cortile sul retro ed
è facile scavalcare la recinzione. Cioè il ragazzino può
andare in giro per la città. Un giorno trova, in un negozio di vecchi
oggetti, un libro con disegni su Pegaso. La sua fantasia è particolarmente
colpita dall'immagine del cavallo alato ma questo non gli impedisce di
subire gli scherni di ragazzi più robusti di lui.
Per sfuggire a un inseguimento trova rifugio
in un cortile. Qui conosce la proprietaria, la bionda Angie che non si
scompone per nulla al suo apparire e lo fa entrare in casa. La ragazza
non ha problemi di forma e Seymour scopre sulla sua schiena il tatuaggio
di un cavallo alato. Angie, che è decisamente più grande
di lui (ha circa 20 anni), è simpatica e stravagante. La loro amicizia
si consolida mentre Seymour si fa prendere sempre più dalla storia
del cavallo alato narrata sul libro che è riuscito a sottrarre.
Ma Angie gli nasconde qualcosa. A volte, al mattino, fa più fatica
del dovuto nel trovare le forze per alzarsi, i due vanno in giro insieme
in città e lei si fa accompagnare anche quando va a sottoporsi a
controlli medici o quando decide di rubare un oggetto da regalo in un negozio
del centro. Angie sa leggere le linee della mano e sembra così serena
da poter trasformare anche le visite in ospedale in un musical. La realtà
però è molto più dura e non tarda ad emergere.
Il rapporto della ragazza con la madre non
è dei migliori; la donna critica la vita che la figlia conduce.
Anche la sorella minore preferisce non farsi vedere in giro con lei. In
realtà Angie si droga. Per di più le evasioni di Seymour
vengono scoperte e lui deve vedersela anche con una madre tanto distratta
quanto lontana dai suoi problemi. Seymour continua comunque ad occuparsi
di Angie e a fantasticare con lei. Fino al giorno in cui non la troverà
in piena crisi. Per soccorrerla chiama la sorella. Angie viene ricoverata
e Seymour resta solo. Scopre infine che la ragazza si trova in una clinica
per disintossicarsi e va a cercarla. Angie lo caccia in malo modo perchè
non vuole essere vista in quella condizione ma il ragazzo le lascia ugualmente
una vecchia bambola e il libro sul cavallo alato. Si ritroveranno dopo
qualche tempo. Angie è diventata mamma.
Analisi
della struttura
Sicuramente il film di Richard Lowenstein
sfugge a tutti gli stereotipi del genere 'impegnato'. La storia è
di quelle che stimolano l'analisi cupa e dai toni dolenti. L'incontro tra
un ragazzino con una vita familiare non tra le più felici e una
giovane donna che ha problemi con gli stupefacenti porterebbe molti registi
a calcare la mano sugli elementi drammatici. Il regista australiano, che
nel recente passato ha diretto molti videoclip per musicisti come Pete
Townshend e il film sul tour australiano degli U2 nel 1989, costruisce
invece un film che, sul piano visivo, fa uso di una componente cromatica
molto vivace. Tutto è molto colorato, oggetti, abiti (in particolare
quelli dell'anticonformista Angie), ambienti. Gli stessi vetri della porta
che dovrebbe chiudere, nello spazio angusto della casa di cui è
ospite, il giovane Seymour, sono colorati. Anzi, il titolo originale del
film, Say a little prayer, si riferisce a una canzone di Burt Bacharach,
grande autore di musiche per film e di motivi di successo. La canzone inserisce
nella storia una connotazione da musical. La capacità di fantasticare
può salvare l'uomo, sembra dire il regista, lo può aiutare
anche a non fuggire dalla realtà ma a mutarla in senso positivo.
Seymour è sicuramente un ragazzo dotato
di fantasia (basta un piccolo oggetto scintillante per attirare la sua
attenzione) ma questo non gli impedisce di essere attento anche alle attività
quotidiane. I titoli di testa ci mostrano in dettaglio il succedersi delle
azioni che segnano la preparazione della colazione di cui si occupa personalmente.
Seymour è però capace di fuggire dall'abitazione in cui i
grandi (incapaci di dargli un vero amore) pretenderebbero di rinchiuderlo.
Qui la citazione si fa esplicito: Seymour scopre un libro 'magico' che
ha come protagonista un cavallo alato ma viene anche inseguito da un gruppo
di ragazzi più forti di lui. Non può non tornare alla mente
il Bastian di 'La storia ìnfinita'. Solo che il ragazzo australiano
non si deve preoccupare del mondo di Fantàsia, ma di una piccola
realtà che sta dietro l'angolo: la vita di Angie. L'incontro è
casuale ma Seymour viene subito attratto da quel luogo 'magico' che sembra
essere la casa della giovane donna. Sulla su schiena sta poi il simbolo
più efficace: il cavallo alato. Pegaso irrompe spesso nella mente
del ragazzo ma, alla fine, esso verrà superato: il percorso di maturazione
si sarà compiuto. Si sarà però svolto per tappe successive:
Angie è, al contempo, qualcuno di cui avere cura e con cui condividere
sogni e fantasie.
Per Seymour il superare l'ostacolo fisico
della staccionata del cortile sul retro della casa e coprire la distanza
che lo separa dall'abitazione di Angie significa, ogni volta, crescere
un po'. Questa crescita è incompleta: Seymour non vede (o non vuole
vedere) la reale situazione della ragazza. La visita che compiranno insieme
dalla madre di lei comincerà ad aprirgli gli occhi. Si osservi,
in questo caso, l'ultima inquadratura dedicata alla madre di Angie: viene
ripresa dall'alto mentre piange, incapace di instaurare con lei una vera
comunicazione. Ora Pegaso può ancora intervenire a sollevare l'animo
del ragazzo ma le crisi e le reazioni di Angie si fanno sempre più
dure. Si veda come è delineata la figura della sorella minore. E'
dura, incapace di gesti di affetto, pronta a giudicare ma non a comprendere.
Le distanze sembrono diventare assolutamente
non colmabili quando Angie viene portata via e Seymour è costretto
a sfogliare un altro libro: non si tratta più delle pagine in cui
vola Pegaso ma dell'elenco telefonico da cui emerge la cruda verità
del luogo in cui si trova la ragazza: un centro per la disintossicazione
dalle droghe. Ecco allora che Seymour si trova a coprire un lungo percorso,
questa volta da solo, per raggiungere la ragazza.
Lo attende il pudore della sofferenza che
si manifesta in pesanti insulti. Per la prima volta Seymour si allontana
da Angie, non senza averle prima lasciato qualcosa su cui riflettere: una
vecchia bambola di pezza e il libro del cavallo alato. Il finale del film
potrebbe essere ritenuto eccessivamente consolatorio. In realtà
costituisce il segno di censura che testimonia della crescita di Seymour.
I due si ritrovano come vecchi amici, ma ora Angie ha assunto una responsabilità:
quella di far crescere il suo piccolo. Il cavallo alato non viene rinnegato:
semplicemente si può camminare insieme anche in modo diverso.
Si presti attenzione anche all'uso che il
regista fa della musica. La colonna sonora non si limita a fare da sottofondo
all'azione ma la sottolinea, prestando particolare attenzione agli stati
d'animo dei personaggi.
Itinerari
didattici
Australia. Continente sconosciuto
1) L'aspetto geografico
2) L'aspetto economico-sociale
3) Ciò che conosciamo dello sua cultura
(con particolare riferimento al cinema)
Elementi
per la discussione
1) Sentirsi soli, Un problema che riguarda
esclusivamente gli adulti?
2) Genitori opprimenti/Genitori assenti. Quale
equilibrio è possibile?
3) La fantasia è un mezzo per fuggire
dalla realtà o è uno strumento per comprenderla meglio e
per modificarla?
4) rapporti tra fratelli: solidarietà
e/o litigio?
5) Le 'parolacce' nei film sono sempre un
espediente per accattivarsi parte del pubblico o possono servire per caratterizzare
realisticamente un personaggio?
Idee
incontro con i responsabili di comunità
per il recupero di tossicodipendenti