An initiative of the EU MEDIA Programme with the support of the Italian Government Since 1992 MEDIA Salles has been promoting the European cinema and its circulation at theatrical level

 

IL DIGITALE STENTA A DECOLLARE
Relazione di Elisabetta Brunella - Segretario Generale di MEDIA Salles
"New possibilities and challenges arising from new technologies for the circulation of European cinema and the fight against piracy"
Palazzo Labia, Venezia, 30 Agosto 2003.

Workshop:
"New possibilities and challenges arising from new technologies
for the circulation of European cinema and the fight against piracy"

Venezia, 30 agosto 2003

Nell'aprire questa sessione del workshop specificamente dedicata ai cinema digitali, vi porto il saluto di Jens Rykaer, Presidente di MEDIA Salles che non può essere con noi dal momento che proprio oggi lo European Film College, di cui è Direttore, festeggia il decimo compleanno.

Come sapete, MEDIA Salles è stata creata nel 1991, col sostegno del Governo Italiano, nel quadro dell'allora nuovissimo Programma MEDIA, per rivolgersi all'esercizio cinematografico e per promuovere il film europeo nelle sale.
Una delle iniziative più conosciute tra quelle realizzate da MEDIA Salles è l'annuario "European Cinema Yearbook" che rileva il consumo di cinema in 32 paesi europei, a partire dal 1989.
Oltre all'analisi di indicatori fondamentali come biglietti venduti, incassi, frequenza media per abitante, numero di schermi e di posti, quote di mercato dei film a seconda della loro nazionalità, MEDIA Salles ha deciso di dedicare delle sezioni speciali dell'Annuario ai fenomeni che maggiormente hanno esercitato ed esercitano un'influenza sulla trasformazione della struttura dell'esercizio, sulle abitudini di consumo degli spettatori e più in generale sull'economia dell'industria cinematografica.
Per questa ragione, già da diversi anni, l'Annuario rileva la situazione dei multiplex (cioè, secondo la prassi adottata da MEDIA Salles, i complessi con almeno 8 schermi) in tutt'Europa, mentre dalla sua più recente edizione - l'undicesima - dedica una sezione al cinema digitale.
Alla base di questa scelta c'è la volontà di supportare con dati precisi la valutazione e il dibattito che coinvolge operatori e imprese sia all'interno sia all'esterno dell'industria cinematografica sullo sviluppo e l'adozione di tecnologie digitali applicate alla produzione e alla distribuzione di film.
Coerentemente con questo approccio, lo scopo del mio intervento oggi è fornire un inquadramento statistico alla discussione sulla digitalizzazione delle sale. Vediamo subito quanti sono e dove si trovano gli schermi che all'inizio di quest'anno erano attrezzati per la proiezione digitale.
Nel rilevare questo dato ci siamo basati sugli schermi che avessero adottato la tecnologia DLP CinemaTM di Texas Instruments.
Questi schermi risultano essere in totale 154, distribuiti nel Nord America (79), nell'America Latina (7), in Europa (16), in Asia (51) e in Australia (1).
Accanto ai dati del 2003 esaminiamo quelli rilevati alla fine del 2001.

Tab 1. SCHERMI DIGITALI NEL MONDO (con tecnologia DLP CinemaTM di Texas Instruments)

  November 2001 February 2003 Var. % 2003/2001
Western Europe
11
14
+27%
Eastern Europe
 
2
 
North America
21
79
+276%
Latin America
  
7
 
Asia
8
51
+538%
Australia
 
1
 
TOTAL
32
154
+381%

Da questa comparazione emergono delle interessanti osservazioni:

  • nell'arco di circa un anno e mezzo c'è stato solo un lieve incremento degli schermi digitali nell'Europa Occidentale
  • la proiezione digitale ha fatto il suo ingresso - per ora decisamente timido - anche nell'Europa dell'Est, in Australia e in America Latina
  • il Nord America ha visto quasi quadruplicare il suo parco sale digitale
  • l'Asia, ma soprattutto la Cina, dove sono situati 34 degli schermi digitali del Continente, ha dato segni di fiducia in questa nuova tecnologia

Grafico 1. SCHERMI DIGITALI NEL MONDO (con tecnologia DLP CinemaTM di Texas Instruments)

In generale si può osservare un atteggiamento di grande prudenza da parte degli esercenti.
Se si esamina infatti l'andamento del numero degli schermi "convenzionali" si nota, per esempio, che in Europa Occidentale gli ultimi sono stati anni di importanti investimenti che hanno avuto come risultato un sensibile incremento del parco sale. In sette anni la crescita degli schermi è stata infatti del 36%.

Tab 2. SCHERMI NEL MONDO

 
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
Var. %
95/02
Var.%
2000/02
Western Europe
19.583
20.366
21.483

22.698

24.055
24.982
25.932
26.645
+36%
+6.6%
Eastern Europe
4.497
4.232
4.276
4.258
4.452
4.379
4.701
4.657
+4%
+6.3%
USA
27.805
29.690
31.640
34.186
37.185
37.396
36.764
35.280
+27%
-5.7%
Japan
1.776
1.828
1.884
1.993
2.230
2.524
2.585
2.635
+48%
+4.4%
Australia
1.137
1.251
1.431
1.576
1.748
1.817
1.855
1.872
+65%
+3%

 Grafico 2: SCHERMI NEL MONDO

Lo stesso atteggiamento di fiducia non sembra almeno per ora manifestarsi nel settore dei cinema digitali.

Passando al Nord America sembra di trovarsi in una situazione a parti inverse, segnata cioè da una contrazione del numero degli schermi in generale negli Stati Uniti, a cominciare dal 2001, e da un lusinghiero aumento, in termini di variazione percentuale, degli schermi digitali, quasi quadruplicati nel giro di un anno e mezzo. Eppure anche questa crescita si è rivelata di gran lunga inferiore alle prospettive che l'uscita in formato digitale di Star Wars: Episode II, avvenuta nel maggio del 2002, sembrava avrebbe dischiuso. Era infatti diventata opinione diffusa che per quell'evento negli Stati Uniti sarebbero stati disponibili mille schermi digitali.
Anche qui dunque pare abbia prevalso la prudenza.
Una delle ragioni di questo atteggiamento può essere attribuita alle difficoltà di reperimento di film digitali, difficoltà che solo in parte, emergono dalle statistiche che riguardano il numero di film distribuiti con tecnologia DLP CinemaTM di Texas Instruments.
Questi sono stati 4 nel 1999, 12 nel 2000, 18 nel 2001, 20 nel 2002, 3 nei primi due mesi del 2003.

Tab. 3 FILM DIGITALI NEL MONDO (con tecnologia DLP CinemaTM di Texas Instruments)

  1999 2000 2001 2002 2003
(first 2 months)
Number of films
4
12
18
20
3

Ad una prima lettura tali cifre mostrano un incremento. Tale aumento però non ha riguardato tutti i mercati: alcuni film, infatti, sono risultati disponibili per la proiezione digitale solo in uno o pochissimi territori e non hanno avuto una vera circolazione internazionale.
Significativo è il caso di film che sono stati distribuiti in pellicola in tutto il mondo, ma che per la proiezione digitale sono stati disponibili solo nella versione inglese.
Questo elemento in particolare può, almeno in parte, spiegare, la stagnazione della situazione degli schermi digitali in Europa Occidentale.
Osservando la provenienza dei film resi disponibili per la proiezione digitale si nota anche che la stragrande maggioranza è statunitense e che l'Europa, territorio comparabile agli USA in termini di capacità produttiva, ha giocato sinora in questo campo un ruolo marginale.

Tab. 4 FILM DIGITALI NEL MONDO (con tecnologia DLP CinemaTM di Texas Instruments)

 NOVEMBER 2001
 
FEBRUARY 2003
 
32
 
57
 
of which:
%
of which:
%
27 produced in the US
84.4%
46 produced in the US
80.7%
4 produced in Japan
12.5%
6 produced in Japan
10.6%
1 produced in France
3.1%
3 produced in China
5.3%
 
 
1 produced in France
1.7%
 
 
1 produced inItaly
1.7%

In sintesi:

  • la diffusione degli schermi digitali è molto lenta, sicuramente più lenta del previsto;
  • le previsioni secondo cui nel 2004 gli schermi digitali negli Stati Uniti sarebbero stati il 5% del totale si sono rivelate irrealistiche;
  • il costo necessario per attrezzare uno schermo digitale si aggira ancora intorno ai 100.000 euro, cifra lontana da quella (50.000 euro) che viene considerata, nelle analisi economiche del settore, tale da consentire alla proiezione digitale di diventare competitiva rispetto alla proiezione analogica;
  • l'approvvigionamento di film in formato digitale è tutt'ora scarso e irregolare.

Questi fattori fanno sì che la proiezione digitale si trovi ancora in uno stadio sperimentale.
Associando ai dati che provengono dalla rilevazione statistica le informazioni che emergono negli incontri professionali degli esercenti dedicati al tema del cinema digitale sia da MEDIA Salles sia da altri organismi, nonché i risultati di indagine presso il pubblico (per esempio quella recentemente pubblicata da Screen Digest sui cinema digitali in California o quella condotta in Italia presso Arcadia a Melzo) si vede che questa fase sperimentale ha messo in luce alcuni temi cruciali per il futuro della proiezione digitale:

  • una percezione positiva da parte del pubblico per la tecnologia digitale
  • un aumento del livello di fiducia nella capacità della tecnologia di fornire una qualità dell'immagine paragonabile a quella cinematografica, soprattutto in considerazione del fatto che la qualità della proiezione digitale è costante nel tempo
  • la preoccupazione che l'introduzione della tecnologia digitale modifichi gli esistenti modelli di business nonché i ruoli e gli equilibri tra i diversi operatori della filiera cinematografica
  • la domanda sugli effetti per il pubblico generati dai prospettati benefici della proiezione digitale a livello della distribuzione (minor costo e maggiore flessibilità). Questi attesi benefici si tradurranno in un'offerta quantitativamente e qualitativamente migliore per il pubblico? Ovvero le sale potranno proporre un'offerta più diversificata, che comprenda anche film la cui distribuzione risulta attualmente poco economica, o i vantaggi distributivi andranno a favore di una presenza ancora più massiccia dei film che già ora arrivano a coprire anche più del 30% degli schermi di un paese?