"DigiTraining Plus: New Technologies for European Cinemas"
Kuurne, Belgio
31 Marzo - 4 Aprile 2004

 

Milano, 1° aprile 2004
COMUNICATO STAMPA

"Per il cinema, la più grande transizione tecnologica dall'avvento del sonoro": così John Fithian, Presidente NATO (l'associazione degli esercenti americani) ha definito il cinema digitale nel suo intervento di oggi durante il secondo giorno del corso di MEDIA Salles "DigiTraining Plus: New Technologies for European Cinemas" che si sta svolgendo a Kuurne, in Belgio. Molti i temi discussi nella giornata di oggi, che ha dato voce alle aspettative e ai dubbi degli esercenti europei nei confronti del cinema digitale, attraverso i rappresentanti delle principali associazioni del settore: Guy Morlion, Vice-Presidente vicario UNIC e, per le sale d'essai, Pierre Todeschini, Presidente CICAE.
Per Morlion, il digitale è in una fase di sviluppo interessante visto che, benché ancora tra molte incertezze, è stato fatto un significativo progresso nella definizione degli standard e dei modelli di business.
Todeschini ha posto in particolare l'accento sulla necessità di comprendere se e in che misura il cinema elettronico e digitale sia d'aiuto alle sale d'essai, che riconoscono come principali finalità "scoprire e far vedere il maggior numero di film di buona qualità al maggior numero possibile di spettatori, diffondere il patrimonio cinematografico, presentare film sperimentali, scoprire e sostenere i giovani autori".
Nel pomeriggio ampio spazio è stato lasciato al racconto di esperienze concrete: Rickard Gramfors di Folkets Hus och Parker ha illustrato il progetto "Digitala Hus", nato in Svezia a fine 2002 con 7 sale, allestite per proiezioni digitali ed elettroniche, e pronto ad aggiungerne altre 9 nel corso del 2004. L'obiettivo, consentire anche agli abitanti di piccoli centri urbani di godere delle stesse opportunità, in termini di scelta di film e di offerta di eventi, finora riservate solo a chi vive nelle grandi città. E proprio l'esperienza di questo circuito è diventata un libro, che Gramfors ha presentato ai partecipanti al corso: "Focus sul cinema elettronico". Realizzato dall'Università di Göteborg come una raccolta di studi con un approccio interdisciplinare (dall'etnologia all'architettura, dall'economia alla sociologia), è questo probabilmente il primo volume che un'università dedica a un circuito di cinema elettronici.
Sul fronte dei contenuti alternativi, poi, sono stati presentati il progetto Docu-Zone avviato dal Fondo Cinematografico Olandese ed esposto da Kees Ryninks, Capo della sezione Documentari, e quello di Euro1080, provider europeo di contenuti alternativi per il cinema elettronico, raccontato da Rob de Vogel, Responsabile del Progetto.
In serata, i partecipanti al corso avranno l'opportunità di osservare da vicino, al cinema Kinepolis di Kortrijk, alcune possibilità del cinema digitale ed elettronico: dopo aver visto due estratti di Brother Bear, uno su pellicola e uno in versione digitale, assisteranno, infatti, a una delle novità del gruppo Kinepolis sul versante dei contenuti alternativi: un assaggio del serial televisivo realizzato da VTM, la maggiore TV commerciale fiamminga del Belgio, ispirato ai romanzi noir del popolare scrittore Pieter Aspe, le cui puntate vengono proiettate in sala in anteprima rispetto alle uscite televisive.

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