Prefazione di Jens Rykær

 

 

 

 
 

Cari lettori,

mi fa particolarmente piacere annunciare questa edizione dell’Annuario – la sedicesima – che, rinnovando la collaborazione con Eurovisioni,  viene presentata a Roma, la città che ha ospitato molti momenti importanti della vita di MEDIA Salles. Primo e fondamentale, il suo atto di nascita, il 16 ottobre 1991, ma anche, nel 2003, uno dei primi corsi di formazione che, nell’ambito del Programma MEDIA, siano stati rivolti agli esercenti cinematografici europei. Ma per noi, che da sempre lavoriamo per valorizzare quella particolare espressione della diversità culturale dell’Europa che è il cinema, essere a Roma nel 2007 non può non farci pensare al cinquantesimo anniversario dei Trattati che, firmati qui il 25 marzo 1957, rappresentano l’inizio di una nuova idea di Europa, unita intorno a ideali comuni di pace, di benessere e di democrazia.
L’impegno che abbiamo assunto agli inizi degli anni ’90 – quando l’Unione Europea, istituendo il Programma MEDIA, si è data il primo strumento a favore del settore dell’audiovisivo – può essere considerato un contributo non solo alla creazione di un mercato comune e trasparente, ma pure ad una più estesa conoscenza e ad un maggiore scambio, anche sul piano culturale e sociale, delle molteplici sfaccettature dell’identità e della cultura dell’Europa.

Il nostro angolo di visuale è quello del cinema – per essere ancora più precisi del cinema visto nel suo “ambiente naturale”, cioè la sala cinematografica. Uno spazio che nel 2006 è stato “abitato” da circa un miliardo di cittadini europei. Documentare questo fenomeno nei suoi aspetti quantitativi – come stiamo facendo con puntualità e passione da ormai sedici anni – vuol dire non solo far emergere ed allineare una mole impressionante di cifre, ma anche rispecchiare tutta una serie di mutamenti sociali, economici e culturali.

L’Annuario che presentiamo oggi raccoglie le cifre essenziali del consumo di cinema in 34 paesi europei coprendo un periodo che va dal 1989 al 2006. In questi anni l’Unione Europea è passata da 12 a 27 membri, il crollo del Muro di Berlino ha segnato l’inizio di un’era nuova per i paesi dell’Europa centro-orientale, il trattato di Maastricht ha disegnato nuovi contorni per la politica culturale in Europa, la conoscenza, come dice il Trattato di Lisbona, è diventata la cifra dello sviluppo europeo.
Il cinema non è rimasto impermeabile ai mutamenti della società e del quadro politico, economico e tecnologico. Parallelamente l’Annuario European Cinema Yearbook ha continuato ad evolvere estendendo il suo campo d’osservazione e analizzando ciò che di nuovo emergeva. Nel filo del tempo i paesi rilevati sono così passati dagli originari 17 a 34,  è stata introdotta una sezione dedicata al multiplex, al tempo stesso una struttura e un modello di offerta che hanno segnato un profondo cambiamento del mercato, più di recente si è deciso di offrire dati affidabili e completi sull’avvento della proiezione digitale. Per raggiungere questo obiettivo ci si è resi conto della necessità di collocarsi in un’ottica mondiale, viste le dimensioni planetarie e le interdipendenze di questa nuova frontiera tecnologica. L’internazionalizzazione dell’industria cinematografica, non riducibile al ruolo seppur dominante di Hollywood, ci ha ugualmente portati ad ampliare il confronto tra la situazione dell’Europa e quelle di importanti mercati del resto del mondo.

Questi sforzi testimoniano della volontà di MEDIA Salles di offrire a imprese e istituzioni strumenti di conoscenza utili per impostare  e orientare strategie e politiche. In una prospettiva analoga si colloca anche lo sviluppo dell’attività di formazione rivolta specificamente agli esercenti, un profilo professionale per il quale non esistevano percorsi formativi specifici. In questi ultimi anni l’attenzione si è concentrata sulla transizione al digitale. Ci auguriamo che in un futuro prossimo anche i progetti che abbiamo messo a punto su tematiche legate alla gestione, al marketing e alla programmazione delle sale trovino il supporto del Programma MEDIA e del Governo Italiano, consentendoci di essere ancora di maggior aiuto agli esercenti. Non ci nascondiamo infatti che, se dovesse perdurare la situazione di minori risorse messe a disposizione di MEDIA Salles, sarebbe molto difficile dare continuità all’attività svolta finora con l’obiettivo di potenziare la competitività delle imprese di esercizio europeo e sviluppare quella particolare vocazione delle sale che, alla nascita di MEDIA Salles, avevamo espresso col motto “L’Europa si incontra al cinema”.
Nel sottolineare questa valenza delle sale europee, vorrei ricordare con voi una persona che ha creduto fermamente nel cinema come occasione di incontro, di scambio, di conoscenza reciproca: Pierre Todeschini, presidente della CICAE, membro del Comitato Esecutivo di MEDIA Salles, cofondatore del festival Annecy Cinéma Italien.  Pierre ci ha lasciati quest’estate, ma il ricordo della sua passione e del suo impegno per il cinema di qualità continuerà ad accompagnare il nostro lavoro a favore dei film e delle sale d’Europa.

 

Jens Rykær
Presidente di MEDIA Salles