Prefazione di Francesco Rutelli

 

 

 

 

Dopo un periodo senz’altro difficile, il cinema italiano  sta finalmente tornando ad occupare lo spazio perduto con un netto recupero del gradimento del pubblico. Lo dimostrano i dati che in questi ultimi mesi indicano un incremento nel numero di spettatori e negli incassi al botteghino fino ad arrivare oltre il 35% della quota di mercato. Questo mutamento di rotta è dovuto sia all’effetto traino di film di successo che ad un nuovo vigore creativo che il pubblico ha premiato.
Per la prima volta dopo cinquant’anni, la nuova legge di sistema è in Parlamento dove ha iniziato il suo cammino che, mi auguro, dovrebbe completarsi entro la fine della legislatura. Nel testo, fra l’altro, si è posta particolare attenzione all’attività dei produttori indipendenti: un sistema da incoraggiare e promuovere per rafforzare il retroterra creativo che da sempre è la chiave del successo del cinema italiano nel mondo. Un sistema che, attraverso nuovi strumenti legislativi, potrà godere di nuove forme di sostegno e di strumenti mirati e  concreti.
Inoltre, nell’accennare a un bilancio di questo mio primo anno di attività governativa, ricordo che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Oltre all’aumento delle risorse assegnate al  FUS con la Finanziaria 2007 che ha previsto per il 2008 e  per il 2009 un ulteriore aumento del 15% annuo fino al raggiungimento, nel 2009, di 544 milioni di euro, una quantità di risorse finalmente maggiore rispetto al 2001 (516 milioni di euro), è partito il progetto di realizzazione del nuovo Palazzo del Cinema di Venezia, un’opera attesa da moltissimi anni che vedrà la luce nel 2011, centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. E ancora, per sostenere e promuovere la programmazione di film italiani ed europei di elevato livello artistico nei circuiti nazionali,  il nuovo finanziamento all’iniziativa Schermi di qualità, cui hanno aderito oltre 800 sale cinematografiche, e il varo di nuovi meccanismi previsti per la produzione e la distribuzione cinematografica, così come il disegno di legge di riforma della “censura”.
A questi provvedimenti si aggiungeranno nuovi strumenti che sono inseriti nella legge finanziaria 2008  e che riguardano gli attesissimi incentivi fiscali sugli investimenti nel cinema. Provvedimenti, il “tax credit” e la revisione della legge 122, cui tengo molto: sono convinto che produzioni italiane ed europee debbano essere presenti il più possibile nei circuiti internazionali senza perdere una minima parte di quella storica identità  culturale che le ha rese e le rende inconfondibili. Il  cinema italiano deve crescere perché ne ha le potenzialità e conquistare spazi sempre più ampi nel mercato globale, fino a riempire le pagine di questo Annuario di dati e statistiche ancora più positivi e incoraggianti. 

E’ questa la nuova via da percorrere insieme ad una politica di sostegno e di promozione rigorosa e attenta. Il cinema infatti non deve essere protetto, ma semmai liberato da ogni ostacolo che ne possa rallentare lo sviluppo. Il mercato cinematografico ha bisogno di soggetti capaci di potenziare la creatività, di mantenere l’imprenditoria e l’efficienza organizzativa all’altezza della tradizione del nostro cinema.


Francesco Rutelli
Vice Presidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali