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Continuano ad aumentare, anzi accelerano,
gli schermi digitali in Europa: la rilevazione condotta semestralmente
da MEDIA Salles mostra che al 30 giugno 2009 i proiettori dotati di tecnologia
DLP Cinema o 4K sono diventati 2.602, con un tasso di crescita del 70%
rispetto al 1° gennaio dello stesso anno. Un incremento decisamente
significativo se si considera che nel solo primo semestre del 2009 è
stato quasi uguagliato il tasso di crescita dell’intero 2008 (+71%).
In termini assoluti quest’anno sono stati installati sistemi digitali
al ritmo di quasi 180 il mese, mentre nel 2008 la cifra corrispondente
era stata di poco più di 50. Sono dunque saliti a circa il 7,5%
del totale gli schermi europei – Russia inclusa – dotati di
tecnologia di proiezione digitale.
La diffusione dei proiettori digitali sul territorio europeo resta peraltro
disomogenea, confermando ancora una volta che praticamente per tutti gli
aspetti che riguardano l’industria cinematografica – infrastrutture
e stili di consumo – ogni mercato europeo ha caratteristiche proprie.
Una crescita generalizzata, ma a
ritmi diversi
Rispetto al tasso di crescita del primo semestre del 2009 – come
si è detto del 70% - si verificano scostamenti molto netti. Restano
immobili la Croazia, l’Estonia, la Slovenia, Malta, l’Islanda
e la Lettonia, mentre si fermano ben al di sotto della media il Lussemburgo
(+5%), la Bulgaria (+12%), il Belgio (+16%), il Portogallo (+16%), la
Norvegia (+21%) e l’Irlanda (+24%) così come uno dei maggiori
mercati del Continente in termini di presenze cioè la Germania,
che vede crescere la sua dotazione digitale del 28%.
Poco sotto o poco sopra la media si collocano i Paesi Bassi (+38%), un
altro dei principali mercati europei come il Regno Unito (+43%), la Svizzera
(+46%), la Danimarca (+50%), l’Austria (+52%), la Polonia (+55%),
la Turchia (+65%), la Romania (+71%), la Russia (+ 79%) e la Grecia (+88%).
A spiccare un balzo sono invece tre dei più grandi mercati europei
in termini di spettatori come l’Italia (+129%), la Francia (+136%),
la Spagna (+224%) e territori di dimensioni minori quali la Finlandia
(+125%), la Svezia (+150%), l’Ungheria (+186%) e la sorprendente
Repubblica Ceca (+1.150%) che in sei mesi passa da 2 a 25 schermi digitali.
Disomogenea anche l’incidenza
del digitale sull’insieme degli schermi
Differenze assai pronunciate riguardano anche il grado di penetrazione
della tecnologia digitale sul parco sale complessivo dei vari paesi. In
testa alla classifica si colloca il Lussemburgo dove ben l’85% delle
sale ha adottato la nuova tecnologia. Rispetto alla media europea del
7,5%, scostamenti elevati si verificano in Austria, Belgio, Bulgaria e
Romania, paesi che registrano un’incidenza del digitale poco sopra
o poco sotto al 20%. Intorno al 15% si collocano l’Islanda e la
Norvegia, mentre il Regno Unito si aggira sul 12%, la Francia sull’11%,
Portogallo e Russia sul 9%. Corrispondono alla media del Continente Finlandia,
Polonia e Slovenia. Tra i territori che restano al di sotto della media
compaiono l’Italia (5%), la Spagna e la Germania (4%).
Sulla crescita influisce il 3D,
ma non solo
Motore dell’accelerazione avvenuta nel primo semestre del 2009 è
sicuramente il cinema 3D: l’industria americana ha sostanzialmente
rispettato il calendario delle uscite annunciate, il pubblico si è
mostrato ricettivo e disposto a pagare un biglietto più costoso
per approfittare della novità, gli esercenti hanno deciso di investire
nella tecnologia che consente di proporre il nuovo tipo di prodotto. L’incidenza
degli schermi dotati di un sistema 3D rispetto al totale degli schermi
digitali è aumentata praticamente ovunque fino a raggiungere, sull’insieme
dell’Europa, il 55%.
Accanto a questo fenomeno si collocano peraltro
anche l’avvio, o il proseguimento, di conversioni al digitale che
riguardano intere catene e – spesso – interi complessi (è
il caso per esempio di CGR in Francia) o l’affacciarsi al digitale
di mercati che erano sinora sprovvisti di tale tecnologia.
Nel primo semestre del 2009 le “matricole” sono state Cipro
(1 schermo), Lituania (4), Repubblica Serba (2) e Slovacchia (4). Il totale
dei paesi digitalizzati in Europa ha quindi raggiunto quota 34.
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