Prefazione di Giancarlo Galan

 

 


 

 

L’annuario statistico European Cinema Yearbook pubblicato da MEDIA Salles col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel contesto del Programma MEDIA dell’Unione Europea, è diventato, nel corso degli anni, elemento fondamentale di confronto che, attraverso precisi indicatori, rileva il consumo di cinema in ben trentaquattro paesi europei. Un sismografo fondamentale per l’industria cinematografica che si concentra su snodi cruciali utili al futuro del settore. Si va, ad esempio, dall’analisi dello sviluppo dei multiplex e dell’equipaggiamento tecnologico delle sale, al monitoraggio delle produzioni di lungometraggi e cortometraggi, passando per presenze e incassi, fino alle quote di mercato dei distributori americani, europei e nazionali.
Ho riscontrato uno studio preciso, meticoloso, utile e ricco di dati che consentono, quindi, di analizzare la situazione dei mercati cinematografici europei, riuscendo comunque a non considerare i film come mero prodotto. Fondamentale anche l’ulteriore utilizzo di questo strumento, che si fa indispensabile almanacco per la previsione di prospettive future dei mercati cinematografici in modo da potersi migliorare sul piano internazionale. Un impegno di raccolta, elaborazione e diffusione di dati di un settore che amo profondamente, sia da privato consumatore d’arte cinematografica, sia da Ministro e per il quale, fin dalla mia nomina, ho avuto un particolare occhio di riguardo.
Sento di poter parlare di un buon momento per il cinema italiano. Il nuovo sistema di sostegno al cinema si articola su due leve di intervento: da un lato abbiamo i contributi diretti, rivisti, corretti, razionalizzati e resi più efficienti dalla riforma del 2004 e dall’altro il sistema delle agevolazioni fiscali introdotte dalla legge finanziaria per il 2008 e recentemente rinnovati fino al 31 dicembre 2013 che, sommati al rifinanziamento del FUS, mi consentono di lavorare con energia e ottimismo. Ci troviamo di fronte a una realtà economica dell’industria cinematografica italiana, da sempre osannata e amata in tutto il mondo, in ripresa. Un miglioramento che, però, deve servire a spronarci e a non abbassare mai la guardia. Le misure intraprese a favore del cinema e della cultura in genere costituiscono uno strumento per assicurare al nostro Paese un adeguato livello di produzione culturale, qualitativo e quantitativo.
Sono fiero di affermare che il cinema italiano sta tornando a essere il nostro biglietto di visita in tutta Europa e in tutto il mondo perché, come affermava uno dei nostri grandi maestri, padre fondatore del moderno cinema italiano, Alessandro Blasetti: “Sono pienamente d’accordo che il film meritevole di un giudizio critico non debba essere solamente un prodotto. Ma affermo che deve essere sempre anche un prodotto”. Prodotto artistico prezioso ed esportabile, aggiungo, a cui si unisce, inevitabilmente, la nostra storia.

Giancarlo Galan
Ministro per i Beni e le Attività Culturali