Prefazione di Doris Pack

 

 

 

Cari lettori,

In qualità di Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo sono molto onorata di essere stata invitata, ancora una volta, a scrivere questa prefazione.

L’Annuario European Cinema Yearbook è una fondamentale guida di riferimento sulla situazione attuale dell’industria audiovisiva in Europa.

Nel corso dei molti anni passati come Membro del Parlamento Europeo, ho compreso che la cultura è una chiave, se non la chiave, per comunicare con i cittadini dell’EU e per metterli in relazione attraverso il loro patrimonio culturale al contempo diverso e condiviso, un patrimonio di cui l’audiovisivo e il cinema sono parte integrante ed essenziale.

Il mio impegno è di garantire sia il continuo supporto del Parlamento al cinema europeo attraverso iniziative come il Premio Lux, sia il sostegno a nuove idee ed innovazioni, specialmente nel contesto della transizione alle tecnologie digitali.

Il 2011 è un anno importante per il cinema. Quest’anno celebriamo il ventesimo anniversario del Programma MEDIA, che è stato un grande successo e che, sin dal suo avvio, ha contribuito con 1,7 miliardi di euro di investimenti nel cinema dell’Unione Europea.

Il Programma MEDIA ha avuto un impatto incalcolabile sul cinema europeo. Accolgo con piacere l’intenzione della Commissione di rafforzare l’impegno per il prossimo programma (2014-2020). Il settore audiovisivo, e in particolare il cinema, è fondamentale non solo per le nostre identità culturali di Europei, ma per l’Unione Europea nel suo complesso.

L’attuale Programma MEDIA è stato avviato per affrontare le nuove sfide emerse dall’avvento delle tecnologie digitali, così come dall’estensione del mercato europeo dell’audiovisivo dopo i recenti allargamenti dell’Unione. Il Programma ha contribuito in modo significativo all’incremento della circolazione dei prodotti audiovisivi europei dentro e fuori dai confini dell’Unione Europea.

Confido che la proposta della Commissione, che sarà resa pubblica nei mesi a venire, sarà all’altezza delle sfide poste dalle nostre crescenti aspettative.

Il settore audiovisivo e, in particolare, quello cinematografico, ha recentemente subito l’impatto di numerosi e significativi cambiamenti. Lo sviluppo delle tecnologie digitali e la rapida crescita dinuove tipologie di servizi quali il VoD, hanno rappresentato per alcuni paesi una sfida ancora più grande che per noi Europei.

Alla fine dell’ultimo mandato parlamentare, è stato adottato un nuovo programma dell’Unione Europea, il MEDIA MUNDUS 2011-2013, per favorire e supportare la cooperazione audiovisiva con professionisti dei paesi terzi. Con 15 milioni di euro di budget per il periodo 2011-2013, il Programma si prefigge l’obiettivo di incoraggiare lo scambio di informazioni fra i professionisti, di incrementare la competitività e la distribuzione transnazionale dei prodotti audiovisivi nel mondo così come la loro circolazione e promozione.

I primi progetti del MEDIA MUNDUS sono stati ufficialmente lanciati alla Berlinale (61° Festival Internazionale del Cinema di Berlino) il febbraio scorso. Siamo fiduciosi che questo tipo di finanziamenti incoraggerà le coproduzioni internazionali, incentiverà la distribuzione su scala mondiale e renderà più competitiva l’industria, offrendo al pubblico cinematografico una più ampia varietà di contenuti. Sono stati selezionati 34 progetti che il Programma supporterà, contribuendo a superare difficoltà strutturali, quali la scarsità degli investimenti e la frammentazione del mercato. Un secondo bando è stato lanciato in estate.

Nel marzo 2011 la Commissione ha inoltre indetto una pubblica consultazione sul nuovo programma dopo il 2013, che auspico svilupperà il vitale contributo già fornito.

Il Premio Lux, che ho citato poco fa, è il simbolo concreto del supporto del Parlamento Europeo nei confronti dell’industria cinematografica europea. È diventato un riferimento qualitativo per le produzioni cinematografiche, con molti vincitori che hanno goduto di successo sia commerciale sia di critica, in Europa e nel resto del mondo. Assegnato ogni anno dal 2007, il Premio promuove la grande diversità delle cinematografie europee che deriva dalle differenti culture mentre allo stesso tempo evidenzia i valori e le esperienze comuni.

Il Premio Lux affronta in modo specifico la situazione delle barriere linguistiche. Vale circa 90.000 euro da utilizzare per sottotitolare il film vincitore in ogni lingua ufficiale dell’ Unione Europea.

Nel 2010 il Premio è stato assegnato a Die Fremde (La straniera) scritto, diretto e prodotto da Feo Aladag, la prima donna a competere per il Premio. Racconta la storia di una giovane donna turca che lotta per adattarsi alla vita in Germania e costruirsi una nuova esistenza lontana dal codice culturale della sua comunità.

Nel 2011 si è compiuto un ulteriore passo in avanti, ponendosi l’obiettivo di proiettare, nelle capitali dei 27 Stati membri, i tre finalisti.

Molte nuove sfide e opportunità ci attendono e l’Unione Europea non deve perdere l’occasione di rafforzare ciò che ha realizzato in questi ultimi vent’anni. Adottando gli strumenti appropriati, credo che, come ha detto Wim Wenders, il cinema europeo possa fare per l’Europa quello che Hollywood ha fatto per gli Stati Uniti e costruire il “sogno europeo” per unire i cittadini europei nelle loro diversità culturali e permettere a chi vive fuori dall’Europa di conoscere maggiormente le nostre tradizioni, ricche e diversificate.

Doris Pack
Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo