Milano, 10 febbraio 2016

COMUNICATO STAMPA

Nel 2015 aumentano gli spettatori (+5,2%) nei cinema d'Europa, mentre la digitalizzazione
tocca il 95% degli schermi

Un'anticipazione dei dati che MEDIA Salles porta alla Berlinale

Dalle statistiche elaborate da MEDIA Salles emerge che, nei 32 paesi i cui dati sono già disponibili, dall'Islanda a Cipro, dalla Russia al Portogallo, gli spettatori sono stati 1.210,5 milioni con un incremento del 5,2% rispetto ai 1.151,0 milioni del 2014.

"Il 2015 è stato per le sale cinematografiche europee un anno buono, anzi ottimo. L'aumento delle presenze e degli incassi, infatti, riguarda praticamente tutti i paesi che MEDIA Salles ha analizzato, a differenza degli anni in cui - come nel 2014 - un risultato complessivamente positivo per l'Europa celava marcate diversità, con territori in crescita e paesi in calo anche sensibile", commenta Paolo Protti, Presidente di MEDIA Salles.

I 18 paesi dell'Europa Occidentale - totalizzando 866,0 milioni di presenze rispetto agli 816,5 del 2014 - registrano un aumento del 6,1%, mentre i 14 dell'Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo chiudono l'anno con il 3,0% di aumento e un totale di 344,5 milioni di biglietti venduti, da confrontare con i 334,5 milioni del 2014. Per quest'area dell'Europa si tratta del decimo aumento consecutivo che ha consentito, nel giro di un decennio, di praticamente raddoppiare i propri spettatori.

Europa Occidentale

Eccezionali aumenti dei biglietti venduti si riscontrano in Portogallo (20,4%), in Finlandia (20,3%) e Danimarca (15,8%).

La principale ragione dello straordinario incremento di spettatori in Finlandia è dovuto agli ottimi risultati non solo dei film di Hollywood, ma anche dei titoli finlandesi. Questi hanno venduto 2,6 milioni di biglietti (il 29,5% del totale) superando anche il record del 2012 (2,4 milioni di biglietti) e ottenendo così il miglior risultato dal 1970.

Anche nei 5 mercati principali si registra un incremento particolarmente lusinghiero: è quello della Germania dove, secondo i dati diffusi dalla FFA, gli spettatori sono stati 139,2 milioni, in crescita del 14,3% rispetto al 2014. Con questo balzo la Germania torna ad un livello che dopo il 2009 non aveva più raggiunto.

Al di sopra della media è anche il tasso di crescita del Regno Unito (9,2%). Una delle ragioni di questo risultato (oltre 14 milioni di spettatori in più rispetto all'anno precedente) è il successo dei film "homemade" tra cui Second Best Exotic Marigold Hotel (Ritorno al Marigold Hotel), Suffragette, Spectre - l'ultimo 007 - e The Lady in the Van. E benché Star Wars non fosse un film da ascrivere come nazionalità ufficiale al Regno Unito, il suo lato "British" (è stato girato nei leggendari Pinewood Studios come la serie degli 007) ha fatto sì che la "forza fosse con il numero dei biglietti venduti nel Regno Unito", come ci tiene a sottolineare Mike Vickers, uno dei più reputati programmatori indipendenti del Paese.

In Italia, le stime elaborate da MEDIA Salles parlano di un incremento delle presenze dell'8,1% con un totale di biglietti venduti negli schermi con almeno 60 giorni di attività pari a 104,5 milioni.

La Spagna, che cresce dell'1,2%, cioè meno della media, ottiene però il secondo incremento consecutivo dopo la serie negativa iniziata nel 2005.

Tra i 5 maggiori mercati dell'Europa Occidentale risulta in controtendenza la Francia che perde l'1,4% degli spettatori, ma che si conferma come il mercato più importante d'Europa mantenendosi ben al di sopra della soglia dei 200 milioni. A pesare sul risultato è stato il calo di spettatori dei film nazionali, rispetto ad un 2014 davvero eccezionale.

Mantengono una sostanziale stabilità il mercato olandese (-0,2%), che ormai dal 2011 si colloca tra i 30 e 31 milioni di spettatori, e quello del Liechtenstein, che conferma i suoi 19 mila spettatori.

Segnali più positivi vengono da Danimarca (+15,8%), Lussemburgo (+15%), Svizzera (+11,3%), Grecia (+9,3%) e Norvegia (+8,6%), tutti territori che crescono più della media dell'Europa Occidentale.

Crescite meno marcate si registrano in Irlanda (+5,6%), Austria (+4,9%), Svezia (+4,6%) e Islanda (+2,8%).

Benché non siano ancora disponibili cifre ufficiali complessive, anche la stima per il Belgio è al rialzo. Tuttavia, si può già dire che i film fiamminghi hanno ottenuto nel 2015 un positivo risultato di pubblico.
 

Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo

In Europa Centrale e Orientale e nel Bacino del Mediterraneo, se complessivamente la situazione è positiva, si segnalano delle leggerissime flessioni nei due mercati numericamente più importanti: la Russia (-0,2%) e la Turchia (-1,5%). Si tratta comunque di territori che negli ultimi anni sono stati i protagonisti delle più elevate crescite di spettatori in tutto il Continente. Peraltro, nonostante il lieve calo delle presenze, gli incassi registrati sia in Russia sia in Turchia - se calcolati in moneta nazionale - risultano in crescita rispettivamente dell'1,9% e del 4%.

Sul fronte degli incrementi di presenze, si registrano livelli eccezionali in Estonia (19,0%), Romania (18,0%) e Ungheria (18,3%). In questo paese il successo del 2015 è dovuto anche al cinema "made in Hungary", grazie in particolare al film Saul Fia (Figlio di Saul) che, dopo il premio ottenuto a Cannes e la nomination agli Oscar, si è affermato soprattutto nel circuito d'essai.

Tassi di crescita superiori alla media si riscontrano anche nella Repubblica Ceca (12,1%), in Slovacchia (11,4%), in Polonia (10,7%), in Bulgaria (6,9%), in Slovenia (6,3%), Cipro (5,9%) e in Croazia (3,9%).

Più contenuti gli incrementi in Lituania (3,0%) e in Lettonia (2,0%).
 

La digitalizzazione si avvicina al completamento: ecco i dati al 1° gennaio 2016

Nel corso del 2015 gli schermi digitalizzati hanno continuato ad aumentare: le prime statistiche disponibili mostrano che l'Europa inizia il 2016 con 36.200 proiettori digitali, circa il 95% del totale, con un incremento rispetto al 1° gennaio 2015 del 6%.

Nei 12 mesi del 2015, in alcuni degli ormai pochi paesi che ancora non hanno digitalizzato la totalità degli schermi, si è verificata una netta accelerazione della conversione alle nuove tecnologie. E' questo il caso di un grande mercato come la Turchia, che è passata da un tasso di digitalizzazione del 55% ad oltre l'80%, con una crescita particolarmente significativa soprattutto nel primo semestre del 2015. Un aumento analogo si è verificato anche in un mercato di minori dimensioni come la Lettonia, che è passata dal 69% ad oltre il 90%. Pure l'Estonia ha registrato una rilevante crescita: gli schermi digitali che all'inizio del 2015 rappresentavano il 49% sfiorano adesso il 70%. A questo livello si colloca ora la Grecia, mercato dove all'inizio del 2015 i proiettori digitali erano stati installati nel 46% degli schermi.

Tra i sei maggiori mercati del Continente, la Russia (circa 99,9%), seguita a ruota da Italia (circa 97%) e Spagna (circa 92%), si è ormai praticamente allineata a Francia, Regno Unito e Germania, che già vantavano un tasso di digitalizzazione pressoché totale.

In sintesi con i suoi 36.200 schermi digitali, l'Europa rappresenta il terzo mercato mondiale dopo il Nord America, che conta circa 43.000 proiettori digitali, e l'area dell'Asia e del Pacifico balzata, nel corso del 2015, in testa con oltre 46.000 unità.
 

Gli schermi digitali nel mondo al 1° gennaio


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Europa Occidentale
Western Europe

Presenze (2010-2015)
Admissions (2010-2015)
(x 1 000)


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Il dato del 2011 si riferisce a 52 settimane dal 30/12/2010 al 29/12/2011 per i seguenti Paesi: Grecia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Svizzera e Liechtenstein.
The 2011 figure refers to 52 weeks from 30/12/2010 to 29/12/2011 for the following countries: Greece, Netherlands, United Kingdom, Sweden, Switzerland and Liechtenstein.

Italy: dati relativi agli schermi operanti per più di 60 giorni l'anno. Le presenze relative al totale degli schermi (esclusi arene e ambulanti) erano 96 448 505 nel 1996; 102 566 523 nel 1997; 118 425 865 nel 1998; 103 483 150 nel 1999; 103 367 832 nel 2000; 109 535 939 nel 2001; 114 805 678 nel 2002; 109 312 788 nel 2003; 115 845 480 nel 2004; 104 689 099 nel 2005; 103 931 247 nel 2006; 115 467 872 nel 2007; 109 857 051 nel 2008; 108 263 184 nel 2009; 120 192 276 nel 2010; 112 119 910 nel 2011; 99 412 919 nel 2012; 105 039 259 nel 2013; 97 657 890 nel 2014.
Relevant to screens with more than 60 days of activity per year. The total admissions relevant to all screens (not including arenas and travelling screens) were 96 448 505 in 1996; 102 566 523 in 1997; 118 425 865 in 1998; 103 483 150 in 1999; 103 367 832 in 2000; 109 535 939 in 2001; 114 805 678 in 2002; 109 312 788 in 2003; 115 845 480 in 2004; 104 689 099 in 2005; 103 931 247 in 2006; 115 467 872 in 2007; 109 857 051 in 2008; 108 263 184 in 2009; 120 192 276 in 2010; 112 119 910 in 2011; 99 412 919 in 2012; 105 039 259 in 2013; 97 657 890 in 2014.
 
Iceland: 1996-2010: fonte Hagstofa Íslands; 2011-2012: fonte SMAIS-The Association of film rights-holder in Iceland; 2013-2015: fonte Icelandic Film Centre.
1996-2010: source Hagstofa Íslands; 2011-2012: source SMAIS-The Association of film rights-holder in Iceland; 2013-2015: source Icelandic Film Centre.

 

Incasso lordo (2010-2015)
Gross box office revenues (2010-2015)

(EURO x 1 000)


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Italy: dati relativi agli schermi operanti per più di 60 giorni l'anno. L'incasso lordo in milioni di ECU relativo al totale degli schermi del paese (esclusi arene e ambulanti) era 457,2 nel 1996, 495,6 nel 1997 e 587,7 nel 1998.
Nel 1999: 532,9 milioni di EURO. Nel 2000: 544,3 milioni di EURO. Nel 2001: 576,5 milioni di EURO. Nel 2002: 641,6 milioni di EURO. Nel 2003: 610,4 milioni di EURO.
Nel 2004: 658,1 milioni di EURO. Nel 2005: 598,0 milioni di EURO. Nel 2006: 596,6 milioni di EURO. Nel 2007: 660,8 milioni di EURO. Nel 2008: 633,7 milioni di EURO. Nel 2009: 660,1 milioni di EURO. Nel 2010: 771,1 milioni di EURO. Nel 2011: 687,8 milioni di EURO. Nel 2012: 634 milioni di EURO. Nel 2013: 640,4 milioni di EURO. Nel 2014: 597,5 milioni di EURO.
Relevant to screens with more than 60 days of activity per year. The total gross box office in millions of ECU relevant to all screens in the country (not including arenas and travelling screens) was 457,2 in 1996, 495,6 in 1997 and 587,7 in 1998.
In 1999: 532,9 million EURO. In 2000: 544,3 millions of EURO. In 2001: 576,5 millions of EURO. In 2002: 641,6 millions of EURO. In 2003: 610,4 million EURO.
In 2004: 658,1 million EURO. In 2005: 598,0 millions of EURO. In
2006
: 596,6 millions of EURO. In 2007: 660,8 millions of EURO. In 2008: 633,7 million EURO. In 2009: 660,1 millions of EURO. In 2010: 771,1 millions of EURO. In 2011: 687,8 millions of EURO. In 2012: 634 millions of EURO. In 2013: 640,4 millions of EURO. In 2014: 597,5 millions of EURO.
Iceland: 1996-2010: fonte Hagstofa Íslands; 2011-2012: fonte SMAIS-The Association of film rights-holder in Iceland; 2013-2015: fonte Icelandic Film Centre.
1996-2010: source Hagstofa Íslands; 2011-2012: source SMAIS-The Association of film rights-holder in Iceland; 2013-2015: source Icelandic Film Centre.
 
 

Quote di mercato dei film nazionali (coproduzioni incluse) (2007-2015)
Market shares of domestic films (incl. co-productions) (2007-2015)


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Europa Centrale e Orientale e Bacino del Mediterraneo
Central and Eastern Europe and Mediterranean Rim

Presenze (2010-2015)
Admissions (2010-2015)
(x 1 000)
 


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Il dato del 2011 si riferisce a 52 settimane dal 30/12/2010 al 29/12/2011 per Polonia e Romania.
The 2011 figure refers to 52 weeks from 30/12/2010 to 29/12/2011 for Poland and Romania.

Russia: Dato riferito al mercato CIS esclusa l'Ucraina stimato come percentuale del mercato CIS complessivo: il 95,6% nel 2008; il 95,2% nel 2009, il 95,9% nel 2010, il 94,7% nel 2011 e il 95,5% nel 2012. 2011-2014: anno solare.
Figure refers to the CSI market, not including Ukraine estimated as a percentage of the overall CIS market: 95,6% of the market in 2008; 95,2% in 2009, 95,9% in 2010; 94,7% in 2011 and 95,5% in 2012. The period over which data was collected regarded 52 weeks, from November one year to November the next. 2011-2014: calendar year.

Turkey: Dal 2011 fonte Antrakt Sinema Gazetesi che rileva i dati su base settimanale.
From 2011 onwards the source is Antrakt Sinema Gazetesi, which collects data on a weekly basis.

 

Incasso lordo (2010-2015)
Gross box office revenues (2010-2015)

(EURO x 1 000)


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Il dato del 2011 si riferisce a 52 settimane dal 30/12/2010 al 29/12/2011 per Polonia e Romania.
The 2011 figure refers to 52 weeks from 30/12/2010 to 29/12/2011 for Poland and Romania.

Russia: Dato riferito al mercato CIS esclusa l'Ucraina stimato come percentuale del mercato CIS complessivo: il 95,6% nel 2008; il 95,2% nel 2009, il 95,9% nel 2010, il 94,7% nel 2011 e il 95,5% nel 2012. 2011-2014: anno solare.
Figure refers to the CSI market, not including Ukraine estimated as a percentage of the overall CIS market: 95,6% of the market in 2008; 95,2% in 2009, 95,9% in 2010; 94,7% in 2011 and 95,5% in 2012. The period over which data was collected regarded 52 weeks, from November one year to November the next. 2011-2014: calendar year.

Turkey: Dal 2011 fonte Antrakt Sinema Gazetesi che rileva i dati su base settimanale.
From 2011 onwards the source is Antrakt Sinema Gazetesi, which collects data on a weekly basis.
 

Quote di mercato dei film nazionali (coproduzioni incluse) (2007-2015)
Market shares of domestic films (incl. co-productions) (2007-2015)

 


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Mentre pubblica le più recenti statistiche e annuncia la presentazione del nuovo DiGiTalk, che avverrà il 13 febbraio a Berlino, MEDIA Salles ricorda il Dottor Joachim Ph. Wolff, scomparso il 10 gennaio 2016 nella sua residenza di Bilthoven (NL). Al Dottor Wolff, socio fondatore di MEDIA Salles e per diversi anni membro del comitato esecutivo e tesoriere, va il merito di aver dato inizio all'attività di ricerca e informazione di MEDIA Salles e di averne seguito lo sviluppo con passione e professionalità.


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