15
febbraio 2007
COMUNICATO STAMPA
CINEMA NELLE SALE EUROPEE: NEL 2006 AUMENTANO LE PRESENZE, MA NON OVUNQUE.
IN EUROPA RALLENTA IL PASSO LA CRESCITA DEI MULTIPLEX,
PIÙ CHE QUADRUPLICATI GLI SCHERMI DIGITALI NEL MONDO.
Un anno migliore, ma non per tutti. Dopo un 2005 caratterizzato
quasi ovunque nel mondo dal segno negativo, l’anno appena terminato
ha rappresentato una boccata d’ossigeno per l’esercizio
cinematografico europeo nel suo complesso.
Lo rivela MEDIA Salles, che anticipa al Festival di Berlino la pubblicazione
dei dati sul consumo di cinema in Europa nel 2006, includendola nell'edizione
“2006 final” dell'Annuario Statistico “European Cinema
Yearbook”, che viene presentato oggi, 15 febbraio,
durante la tradizionale “Colazione Italiana” presso
il CineStar Imax del Sony Center e può essere gratuitamente
scaricato dal sito di MEDIA Salles all’indirizzo http://www.mediasalles.it/yearbook.htm
L'Annuario raccoglie, per quanto riguarda il 2006,
i dati di 29 paesi europei, che possono essere analizzati in diversi
raggruppamenti: i mercati dell’Unione Europea e quelli, in molti
casi evidentemente coincidenti con i primi, dell’Europa Occidentale
da una parte, dell’Europa Centrale e Orientale e del Bacino del
Mediterraneo dall’altra.
Quello che emerge da questa analisi è un 2006 generalmente migliore
rispetto all’anno precedente, ma non per tutti. Dopo un 2005 caratterizzato
quasi ovunque nel mondo dal segno negativo, l’anno appena terminato
ha rappresentato una boccata d’ossigeno per l’esercizio
cinematografico europeo nel suo complesso.
Nell’Unione Europea, dai dati
finora disponibili, che riguardano 24 territori, gli spettatori risultano
mediamente in crescita del 3,4%, passando da 877,7 a 907,6 milioni.
I 17 paesi dell’Europa Occidentale che hanno
reso noti i loro dati mostrano un incremento medio dei biglietti venduti
di circa il 2,6%. Un buon segno per il futuro, anche se non all’altezza
delle aspettative, se si pensa che in diversi territori il primo semestre
era stato caratterizzato da un incremento a due cifre. Il miglioramento
c’è comunque stato – da 843,9 a 865,8 milioni di
presenze – e a contribuirvi in larga parte sono due dei cinque
grandi mercati continentali. In testa è la Francia che, con oltre
188 milioni di spettatori (+8,2% rispetto al 2005), ottiene il secondo
miglior risultato dal 1984. Segue la Germania, che vede il suo pubblico
crescere del 7,4% rispetto al 2005. Nonostante però un incremento
di oltre 9 milioni di spettatori, questo mercato non riesce ad assorbire
il pesante calo registrato tra il 2004 e il 2005. Il totale di 136,7
milioni di spettatori resta ancora al di sotto della media degli anni
Duemila (oltre 150 milioni). Cresce, seppur di poco, anche un terzo
grande mercato come l’Italia, dove le stime, riferite agli schermi
attivi almeno 60 giorni l’anno, parlano di un aumento medio annuale
dell’1,7%, dopo un primo semestre che aveva registrato un incremento
superiore al 10%. Col segno più anche mercati di dimensioni minori,
come la Finlandia (qui le stime parlano di +12%), l’Austria (+10,6%),
i Paesi Bassi (+9,1%), l’Irlanda (+8,9%), il Belgio (+8,7%), la
Svizzera (+8,5%), il Lussemburgo (+8,1%), la Norvegia (+5,5%), la Svezia
(+4,6%), la Danimarca (+2,6%) e la Grecia (+2,4%). In controtendenza
il Liechtenstein, che arretra del 3,8%. A soffrire di un importante
calo di spettatori sono due tra i cinque grandi mercati: il Regno Unito
e la Spagna, accomunati da un decremento del 4,9% rispetto al 2005.
Mentre il primo paese, pur lasciandosi dietro quasi 8 milioni di biglietti,
ottiene un risultato in linea con quelli dei primi anni del Duemila,
la Spagna, perdendo circa 6 milioni di spettatori, scende a 121,4 milioni
di presenze, il risultato più modesto dal 1998. Per il secondo
anno consecutivo si contrae anche il parco sale della Spagna, riducendosi
di oltre 200 schermi nel biennio. Aveva conosciuto un periodo di crescita
ininterrotta dal 1990 al 2004.
L’Europa Centro-Orientale e il Bacino
del Mediterraneo ottengono dei risultati decisamente lusinghieri
nel complesso, registrando – nei 12 paesi di cui si conoscono
i risultati – presenze in aumento del 17,6%. Gli spettatori passano
così da 90,2 a 106,0 milioni. Anche qui non si sfugge però
alla tendenza generalizzata, che vede situazioni assai diverse nei singoli
territori. Crescono la Slovenia (+10,9%) e la Repubblica Ceca (+8,7%).
Più della media aumentano sia grandi mercati come la Polonia
(+28,2%), che recupera quasi tutti gli spettatori persi nel 2005, e
la Turchia (+26,3%) sia territori di dimensioni minori come la Repubblica
Slovacca (+55,7%), l’Estonia (+40,1%) e la Lettonia (+22,7%).
Cali si registrano invece in Serbia e Montenegro (-36,7%) e, in misura
molto più contenuta, in Romania (-4,6%), Ungheria (-3,8%), Bulgaria
(-2,5%) e Cipro (-1,1%).
Multiplex in Europa: poca crescita, molti passaggi
di proprietà. Nell’insieme dell’Europa i
complessi con almeno 8 schermi sono passati, tra ottobre 2005 e ottobre
2006, da 1.013 a 1.060, per un totale rispettivamente di 10.918 e di
11.393 sale (+4,4%).
Si tratta di una crescita che prosegue ininterrotta dalla metà
degli anni Novanta, ma che ha rallentato il suo ritmo nell’ultimo
periodo (il tasso di crescita tra il 2004 e il 2005 era del 7,5%). Se
non si aprono più molti multiplex, la tendenza più recente,
che emerge dall’analisi della situazione paese per paese riportata
nell’Annuario, mostra un forte dinamismo per quanto riguarda i
passaggi di proprietà, con società che lasciano territori
(come Intercom in Ungheria e Romania) ed imprese che consolidano la
propria presenza sul mercato attraverso acquisizioni (per esempio Cinesa
in Spagna e Mediapro in Romania) o fusioni (per esempio, ancora in Spagna,
Abaco e Cinebox).
Boom di schermi digitali nel mondo.
Il secondo semestre del 2006 ha confermato una tendenza che già
si era manifestata all’inizio dell’anno: il forte incremento
degli schermi dotati di proiettori digitali con la tecnologia DLP CinemaTM.
Il totale mondiale, nell’arco di dodici mesi, è più
che quadruplicato, passando da 595 a 2.866, con un aumento del 382%.
I diversi continenti affrontano peraltro la transizione digitale a velocità
molto diverse: nello stesso periodo il Nord America è cresciuto
del 1.031% arrivando a 1.957 installazioni, l’Europa del 168%
(531), l’Asia del 70% (347). I complessi che ospitano gli schermi
digitali sono passati nel 2006 da 456 a 982: questo significa che il
numero medio di proiettori digitali per sito è salito da 1,3
a 2,9. Questo può essere considerato come un’ulteriore
prova del fatto che le imprese di esercizio tendono a considerare l’installazione
del proiettore digitale non tanto un test tecnico finalizzato ad acquisire
familiarità con un nuovo tipo di attrezzatura, ma una scelta
strategica.
MEDIA Salles, progetto che opera
nell’ambito del Programma MEDIA dell’Unione Europea
con il sostegno del Governo Italiano, incoraggia la
distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei, sia attraverso
iniziative che coinvolgono gli esercenti cinematografici europei, sia
attraverso eventi intesi ad accrescere la visibilità delle produzioni
europee tra gli operatori e il pubblico potenziale, creando canali di
informazione specifici su scala mondiale. Le azioni attualmente sviluppate
da MEDIA Salles si collocano in tre aree principali – formazione,
promozione e informazione – integrandosi a vicenda.
MEDIA Salles
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