Prove di sostenibilità nel Nord Europa Mentre scrivo delle “prove di sostenibilità” messe in atto dai cinema nel Nord Europa, scorrono in tv le immagini dell'ennesima alluvione in Italia, con le annesse discussioni sulle indispensabili misure di prevenzione. Il legame tra i due argomenti è più stretto di quello che si possa pensare: uno dei più moderni edifici destinati allo spettacolo e alla cultura recentemente costruiti a Oslo, il Vega Scene, è stato progettato con una speciale copertura “blu/verde” di ben 750 metri quadrati che è finalizzata alla tutela ambientale. Se da una parte, infatti, la soluzione ideata dallo studio di architettura Asplan Viak e realizzata con i materiali di Protan, offre un habitat ideale a esemplari della flora autoctona e alle relative colonie di insetti, dall'altra svolge una funzione molto importante in caso di piogge eccezionali, sempre più frequenti anche alle latitudini decisamente settentrionali. È infatti in grado di trattenere l'acqua per 24 ore, per poi filtrarla e scaricarla direttamente nell'Akerselva, il principale fiume della capitale norvegese, evitando di pesare sul già sovraccarico sistema di drenaggio dell'acqua piovana. Ida Hauge Johanessen, la responsabile della comunicazione del Vega Scene, complesso che ospita un cinema con tre schermi e 510 posti votato ai film di qualità, nonché una sala teatrale ed uno spazio per dibattiti e conferenze, ci spiega l'idea che ha ispirato il progetto concretizzatosi nel 2018: “Per noi la sostenibilità ambientale non è uno strumento per promuovere l'immagine del cinema, bensì una componente essenziale del nostro modo di operare in tutti i campi. Per questo fin dalla progettazione dell'immobile abbiamo puntato alla certificazione Breeam adottando soluzioni che riducono le emissioni di anidride carbonica, favoriscono la biodiversità, prediligono l'uso di materiali durevoli e stimolano il riutilizzo. Dal punto di vista pratico usiamo il teleriscaldamento, abbiamo installato proiettori laser che consumano meno elettricità, limitiamo l'uso della carta adottando poster e biglietti elettronici, forniamo ai dipendenti divise confezionate con materiale riciclato, ma stimoliamo anche comportamenti verdi presso i nostri clienti, offrendo per esempio la ricarica delle biciclette elettriche o praticando uno sconto a chi si porta la propria tazza per il caffè. Per quanto riguarda noi dipendenti, molta attenzione è posta sulle modalità dei viaggi e degli spostamenti: tendiamo per esempio, se dobbiamo proprio recarci fisicamente lontano da Oslo per una riunione, a preferire il treno rispetto all'aereo. Inoltre cerchiamo di tenere sotto controllo l'applicazione e l'effetto di queste soluzioni amiche dell'ambiente, in modo da migliorarle e renderle sempre più efficienti.” La consapevolezza che i cinema possano svolgere un ruolo positivo nella società anche stimolando il rispetto dell'ambiente presso i dipendenti, il pubblico e gli stakeholders emerge pure nella strategia di Trondheim Kino. Questo operatore dello spettacolo è il più importante della Norvegia centrale, grazie a due grandi complessi – Nova e Prinsen – a Trondheim ed un terzo a Stjørdal. Allo stesso tempo ha dato vita alla catena KinoNor, grazie all'alleanza con l'Aurora Kino nella Norvegia settentrionale e all'Edda Kino di Haugesund, sede del più importante festival norvegese. Una delle aree su cui Trondheim Kino, che dispone della Lighthouse Certification finalizzata all'aumento della sostenibilità ambientale, si è maggiormente concentrata è quella della gestione dei rifiuti, particolarmente impegnativa per un circuito di 22 schermi, 150 dipendenti e oltre 800.000 spettatori l'anno. Non solo sono stati adottati dei contenitori che facilitano la selezione, da parte non solo degli adulti ma anche dei bambini, ma vengono costantemente proiettati dei filmati che sensibilizzano gli spettatori sull'importanza di ridurre i rifiuti e di gettarli correttamente in modo da consentire il loro riciclo. I risultati di questa iniziativa, condotta con Rørøs Produkter, fornitore di materiali per la selezione degli scarti e per la pulizia, sono stati particolarmente incoraggianti, visto che il peso dei rifiuti per spettatore è sceso di circa un terzo, per giunta in un periodo in cui è aumentata la vendita di snacks e bevande, come ha affermato Arild Kalkvik di Trondheim Kino. Nuovi o vecchi, dunque, i cinema possono fare molto per partecipare allo sforzo comune che appare sempre più necessario ed indifferibile per rendere compatibile la presenza e l'attività umana con la sopravvivenza del Pianeta, ma, rispetto ad altri settori economici, l'esercizio cinematografico, grazie alla sua vicinanza col pubblico e alla forza ideale dei contenuti che propone, può in maggior misura positivamente influenzare i comportamenti individuali e collettivi. Questo articolo è stato pubblicato nel numero di ottobre 2024 di Cinema & Video Int'l, media partner di MEDIA Salles. |