15 febbraio 2008
COMUNICATO STAMPA
CINEMA NEL 2007:
CALO DEGLI SPETTATORI EUROPEI, MA CON ECCEZIONI.
CONTINUA LA LENTA CRESCITA DEI MULTIPLEX IN EUROPA.
QUASI 6.000 GLI SCHERMI DIGITALI NEL MONDO.
Tendenza al calo, ma non ovunque: questo
in sintesi l’andamento del 2007 quanto a spettatori nelle sale cinematografiche.
Cioè proprio l’opposto del 2006, quando il segno più
era stato la norma, sebbene anche allora con eccezioni.
E’ questo il quadro che emerge dalle
rilevazioni di MEDIA Salles che, come l’anno scorso, ha anticipato
al Festival di Berlino l’annuncio dei dati sul consumo di cinema
in Europa nel 2007, nel corso della presentazione dell’Annuario
“European Cinema Yearbook – 2007 final edition” avvenuta
oggi 15 febbraio.
L’Annuario – contenente lo “speciale
Berlino” con le anticipazioni 2007 - può essere consultato
sul sito web di MEDIA Salles: http://www.mediasalles.it/yearbook.htm
Gli spettatori nell’Unione
Europea in leggera flessione
Sulla base dei dati sinora disponibili, che riguardano 25 paesi, di cui
22 appartenenti all’UE, emerge che i biglietti venduti diminuiscono
mediamente del 2,1% nell’Unione Europea, passando da 911,5 milioni
a 892,2. Nell’Europa Occidentale il calo è del 2,6% (da 869,6
milioni a 846,9), mentre nella parte centro-orientale del Continente e
nel bacino del Mediterraneo del 3,5% (da 105,1 milioni a 101,4).
La situazione dell’Europa
occidentale: risultati contrastanti dai cinque mercati maggiori
Analizzando i dati paese per paese, a cominciare dai cinque principali
mercati, emergono risultati decisamente difformi, analogamente a quanto
avvenuto nel 2006. Francia, Spagna e Germania chiudono il 2007 con decrementi
importanti, mentre il Regno Unito cresce e l’Italia vola. Il primo
mercato europeo continua ad essere la Francia, che, pur perdendo oltre
10 milioni di spettatori (da 188,7 milioni a 178,1), ottiene un risultato
migliore che nel 2005. La Germania si lascia alle spalle 11 milioni di
biglietti, scendendo a 125,4 milioni e ritornando alla situazione del
1995. Undici milioni di spettatori in meno anche per la Spagna, che soffre
del terzo calo consecutivo e si ferma a poco più di 112 milioni
di spettatori: per trovare un risultato analogo bisogna risalire al 1998.
Chiude invece felicemente il 2007 il Regno Unito (+3,8%) che recupera
buona parte del pubblico perso nel 2006 e, con 162,4 milioni di spettatori
(di cui oltre 38 ottenuti nei due soli mesi di luglio e agosto), si conferma
secondo mercato europeo. L’Italia cresce addirittura di quasi il
12%, stando alle stime basate sulle rilevazioni di Cinetel che coprono
circa il 90% del mercato, portandosi a oltre 114 milioni di spettatori.
Con questo lusinghiero risultato – il migliore dal 1986, dovuto
soprattutto all’affermazione del cinema “made in Italy”,
che arriva a rappresentare il 34% del mercato, l’Italia realizza
il sorpasso sulla Spagna e abbandona l’ultima posizione tra i cinque
principali mercati europei. Andamento positivo, ancora in Europa Occidentale,
anche per un territorio di minori dimensioni come l’Irlanda, che
cresce del 2,9%, superando per la prima volta la soglia dei 18 milioni
di spettatori.
Sostanziale stabilità o lievi cali
caratterizzano Portogallo (-0,3%), Danimarca (-0,8%), Svezia (-0,9%) e
Finlandia (-1,3%), mentre gli altri paesi accusano diminuzioni anche sensibili,
che vanno dal -6,2% del Belgio al -12,5% della Svizzera, passando per
il -9,5% dell’Austria e il -10,4% della Norvegia. Un’attenzione
speciale meritano i Paesi Bassi dove la comparazione tra il 2007 e il
2006 deve tener presente che nel 2006 erano state contate 53 settimane.
La differenza del 5,4%, facendo il paragone sulla base di 52 settimane,
si riduce di circa 2 punti.
La situazione dell’Europa
centro-orientale e del bacino del Mediterraneo: sul calo il peso della
Turchia.
In Europa centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo resta sostanzialmente
stabile uno dei due mercati maggiori, cioè la Polonia (32,6 milioni
di spettatori rispetto ai 32,4 del 2006), mentre sono caratterizzate dal
segno positivo Estonia (+2,5%), Lettonia (+3,9%), Bulgaria (+4,6%) così
come la Repubblica Ceca, che deve l’aumento, stimato superiore al
4%, anche al buon risultato del cinema nazionale. La crescita di spettatori
che è avvenuta nella maggior parte dei paesi non riesce peraltro
a compensare la diminuzione registrata in Romania (circa -14%), in Slovacchia
(-19%) e nel secondo maggior mercato - la Turchia - che, secondo le prime
stime, scende da quasi 35 milioni di biglietti a 31 (-11%).
Una prima considerazione che
emerge da questa situazione che, se si guardasse solo alla flessione media
di un paio di punti percentuali, non desterebbe grandi preoccupazioni,
è il ripetersi di andamenti negativi in mercati che nel corso degli
anni Novanta avevano fatto sperare in un trend di crescita continuo e
duraturo.
Continua la lenta crescita
dei multiplex
Sul fronte delle infrastrutture, l´Europa Occidentale mantiene stabile
il numero degli schermi, mentre segni di crescita si registrano in Europa
centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo.
Continua a cambiare la composizione del parco delle sale che vede aumentare
gli schermi collocati in complessi con almeno 8 schermi. Al 31 ottobre
2007 gli schermi nei multiplex di tutt’Europa sono 11.883, rispetto
agli 11.393 di dodici mesi prima. Si tratta di un incremento del 4,3%,
di poco inferiore a quello registrato tra il 2005 e il 2006, ma decisamente
più basso di quello riscontrato tra il 2004 e il 2005 (+7,5%).
La distribuzione geografica dei complessi aperti nel corso del 2007 mostra
che sono i territori dove il fenomeno multiplex è iniziato più
di recente a mostrare la maggior vitalità: si tratta soprattutto
di Italia, Turchia e Polonia (4 nuovi complessi per ciascuno), ma anche
di mercati di minori dimensioni come Croazia e Grecia. Tra i paesi che
erano stati all’avanguardia del fenomeno, Francia e Irlanda sono
i più dinamici (rispettivamente 6 e 3 nuovi siti), seguiti da Spagna
(2 complessi). Un nuovo complesso è nato in Belgio, ugualmente
uno in un grande mercato come il Regno Unito. Non trascurabile peraltro
il fenomeno delle chiusure – di cui due avvenute in Italia e quattro
in Spagna, a riprova che la competizione si svolge a tutto campo, sull’insieme
del mercato.
Schermi digitali nel mondo: nel corso
del 2007 raddoppiano e sfiorano quota 6.000
Nel corso del 2007 gli schermi digitali nel mondo sono praticamente raddoppiati,
passando da 2.866 a 5.829. La parte del leone spetta al Nord America –
e in particolare agli Stati Uniti - dove alla fine del 2006 c’erano 1.957
installazioni, diventate 4.576 nel giro di dodici mesi. Si tratta del
79% del parco mondiale dei proiettori dotati della tecnologia DLP Cinema
o 4K e di oltre il 10% degli schermi statunitensi. Nello stesso periodo
l’Europa è passata da 531 a 829 installazioni con un incremento
del 55%. Sostanzialmente stabile è rimasto il numero dei proiettori
digitali in Asia, che nell’anno sono aumentati solo del 7,8%, arrivando
a 374 unità.
MEDIA Salles, progetto
che opera nell’ambito del Programma MEDIA dell’Unione
Europea con il sostegno del Governo Italiano,
incoraggia la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei,
sia attraverso iniziative che coinvolgono gli esercenti cinematografici
europei, sia attraverso eventi intesi ad accrescere la visibilità
delle produzioni europee tra gli operatori e il pubblico potenziale, creando
canali di informazione specifici su scala mondiale. Le azioni attualmente
sviluppate da MEDIA Salles si collocano in tre aree principali –
formazione, promozione e informazione – integrandosi a vicenda.
MEDIA Salles
Piazza Luigi di Savoia 24 - 20124 Milano, Italy
Tel. +39 02 6739781 - Fax +39 02 6690410
E-mail: infocinema@mediasalles.it
e mediasalles@alice.it (indirizzo
temporaneo per febbraio 2008)
website: www.mediasalles.it
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